Il Japan Expo di Parigi è uno dei festival nerd / otaku più grandi del mondo, forte di ospiti di massimo livello e centinaia di migliaia di visitatori. Ha sempre avuto tra gli invitati illustrissimi artisti: mangaka, videogame designer, e musicisti giapponesi tra i più famosi del mondo. Le sue gare cosplay sono tra le più alte, come livello, in Europa, e i videogamer e youtuber più incalliti si trovano nei suoi corridoi ogni anno a scambiarsi soffiate e consigli su nuove uscite e tecniche infallibili di gioco.
Ma a volte alcune delle attività più belle proposte dal Japan Expo sono meno evidenti all’occhio del visitatore non attento, come il progetto sovvenzionato da J-LOP, con l’aiuto del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Giappone. L’agenzia CLUBHOUSE con l’aiuto di +JAPAN ha organizzato una serie di eventi a tema “La nascita dell’animazione in Giappone”, indirizzata a tutto coloro che amano gli anime e si interessano a come questa forma d’arte è nata in Giappone, centinaia di anni fa.
Tra le attività proposte, la proiezione di varie opere tra le quali Kanjinchô, un’opera teatrale sull’evasione di Yoshitune, un samurai leggendario per i suoi atti eroici, vissuto durante il XII secolo, e del suo compagno Benkei. Quest’opera è stata messa in scena da Minwa-za, una compagnia contemporanea giapponese che si serve di un’antica tecnica di animazione chiamata Utsushi-e, utilizzata per la prima volta nel 1803 a Ushigomekagurazaka. Alto evento interessante era la proiezione di «prestigiose animazioni Giapponesi del pre-guerra» degli anni ’30.
La proiezione di un’opera d’animazione storica, una delle primissime con audio, intitolata Nobara, scritta da Mimei Ogawa, un celebre scrittore giapponese di fiabe e storie per bambini.
Uno degli incontri più interessanti è stato “La storia degli Anime Giapponesi” con la partecipazione della cantante ufficiale dello Studio Ghibli Azumi INOUE. Azumi Inoue ha cantato le canzoni di Totoro, Nausicaa, e altre pietre miliari dei film di Miyazaki Hayao.
Infine, Kô Nakajima, un artista cineasta conosciuto in tutto il mondo il cui lavoro risale agli anni ’60, presente a commentare una retrospettiva delle sue opere.
Insomma il Japan Expo 2015 è stata una vera miniera di informazioni per chi ama gli anime e vuole approfondire il discorso anche dal punto di vista storico.