#CupOfLondon: ecco il secondo resoconto di CupOfPino sul London Super Comic Convention 2016
Dopo avervi parlato di quanto può essere bello essere un lettore di comics durante il London Super Comic Convention , proviamo a vedere la cosa da altri punti cercando anche di capire le differenze che passano tra la fiera londinese e quelle italiane .

La prima nota “di colore” che noti arrivando in fiera è che l’aria, anche nella zona “cosplay “, è molto più rilassata di quella che trovi in quasi tutte le fiere italiane di grosso livello. I cosplayer guest hanno il loro spazio dove incontrare i followers e vendere le loro stampe. Guardandosi attorno la mistura di cosplayer perfetti e quelli “della domenica” è quasi divertente. Per ogni Captain Marvel perfetta nella sua divisa ecco arrivare un Doctor Strange con una bella panza e con il vestito in simil flanella.

Tre però sono le cose che colpiscono ancora di più il mio occhio :
- la varietà dei soggetti interpretati è davvero vasta e molto comic oriented (cosa che in Italia sta prendendo piede adesso, anche se più basata sui cinecomics che sulle pagine disegnate)
- quasi tutti i cosplayer hanno buste di fumetti in mano e tanti fanno anche le file per avere le firme degli autori sugli albi
- c’ è un continuo chiacchierare tra loro e una gran voglia di festa.
Questi tre punti sono cose che spesso non trovo nella community italiana e forse dovremmo imparare molto dagli amici inglesi in questo .
E gli youtuber? C’erano anche loro anche se noto che il format che va per la maggiore non è quello della web star che incontra il pubblico ma più quello dei reporter che fanno domande divertenti ad autori e cosplayer. Anche in questo caso una cosa modesta e molto rilassata.

La vera ressa invece sapete dove era? Agli stand di vendita… e non tanto per i gadget ma per i fumetti. Sfruttando i prezzi vantaggiosi in fiera e il fatto che tanti albi vengano direttamente distribuiti dall’America con un cambio molto conveniete, ai pochi ma enormi stand fumettari c’era una vera ressa! Una cosa che di noi si vede solo allo stand Panini a Lucca o allo stand Bao o Shockdom quando c’ è qualche ospite notevole!
Vi aspetto alla terza parte di questo piccolo “diario di bordo” per tirare le conclusioni di questa piccola trasferta londinese…credo che ci siano alcune cosa da dire ancora.
La parte 1 del resoconto di Pino lo trovate qui.
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