Nuovo appuntamento con la rubrica delle tre domande e sono onorato di avere un altro grande ospite, ovvero Alessandro Campaiola, la voce italiana di Barry Allen/The Flash.
Devo ammettere che scrivere mi è sempre piaciuto tantissimo, ma se a questo si unisce l’opportunità di conoscere delle persone splendide come Eleonora Reti e poi Alessandro Campaiola, diventa proprio il massimo.
Alessandro, seppur giovane, si stà già affermando a grandi livelli nella sua professione. Cresciuto in una famiglia che ha dedicato la propria vita a quest’arte, infatti è figlio di Monica Ward, nipote di Luca Ward e Andrea Ward, anche suo nonno Aleandro Ward, era doppiatore.
Prima di passare all’intervista, parliamo della sua storia professionale.
Sul grande schermo ha doppiato, tra gli altri, Jeremy Irvine in War Horse, Nat Wolff in Colpa delle stelle, Justice Smith in Città di carta, Taron Egerton in Kingsman: Secret Service, Gabriel Basso in Super 8, Augustus Prew in Kick-Ass 2, Michelangelo nelle Tartarughe Ninja ed un altro velocista in X Men: Giorni di un futuro passato, ovvero Quicksilver (Evan Peters).
Per quanto riguarda i film di animazione ha doppiato Spiller in Arietty – Il mondo segreto sotto il pavimento e Ted Wiggins in Lorax – Il guardiano della foresta.
Per i film tv ha dato anche la voce a Michael Taber in L.A. Zombie – L’ultima apocalisse e Matthew Finley in Camp Rock 2.
Arrivando alle tanto amate serie tv, tutti saprete che lui è la voce di Grant Gustin in The Flash, poi ha doppiato anche Max Thieriot in Bates Motel, Aaron Tveit in Graceland e Niko Nicotera in Sons of Anarchy.
Alessandro è conosciuto anche nel mondo delle soap opera per aver dato la voce a Pablo Espinosa in Violetta e nel mondo dei cartoni animati, dove tra gli altri, ha doppiato Eren Jaeger ne L’attacco dei giganti.
Adesso passiamo alla parte più bella dell’articolo, ovvero l’intervista.
1) Alessandro, una giovane promessa del doppiaggio italiano, e soprattutto, una famiglia dedicata a questa professione. Ricordiamo che sei il nipote de Il Gladiatore/Il Corvo/Neo ovvero il grande Luca Ward e sei il figlio di ‘Lisa Simpson’ ovvero Monica Ward. Com’è nata questa passione per il doppiaggio?
Come hai detto tu, io sono figlio di Monica Ward, vengo da una famiglia che ha sempre lavorato nel doppiaggio. Oltretutto immagina che, oltre mia madre e i miei zii, ovvero la famiglia Ward, mio padre e mio nonno avevano una società di distribuzione e produzione cinematografica, e quindi sono stato catapultato in questo mondo fin da bambino. A differenza di alcuni colleghi non ne ho fatto tanto quando ero piccolo, diciamo che la mia passione vera e propria è nata intorno ai 14/15 anni. A dire la verità c’era da sempre la passione per il doppiaggio e per la recitazione ma ho capito che volevo fare questo della mia vita a quell’età. Io lavoravo poco e quando ho capito che volevo fare il doppiatore, mi sono rimesso in gioco e ho impiegato tanto per riprendere la tecnica, la pulizia e l’agitazione, perchè comunque sono cose che si devono studiare. Piano piano sono riuscito ad affermarmi, adesso infatti sono un doppiatore professionista, mi piace molto questo mestiere e per concludere, la passione è nata per il contesto artistico in cui ho vissuto. Da ragazzini io e mio fratello ci divertivamo con la telecamera a riprenderci a vicenda, a fare le scenette comiche e tutto il contesto familiare ha avuto una grossa influenza su di me.
2) Nonostante la tua giovane età hai già doppiato diversi personaggi e sei ben noto al pubblico nerd per essere la voce di Barry Allen / The Flash, il noto supereoe della DC Comics, la cui serie è nata come spinoff di Arrow….com’è nata quest’opportunità? Cosa pensi della serie tv e del mondo nerd in generale?
Allora ti premetto che, come dico sempre, io sono un vero e proprio nerd, quindi leggo fumetti e gioco ai videogiochi insieme a tante altre passioni. Ho iniziato a leggere fumetti all’età di 6/7 anni e soprattutto i Marvel e DC Comics li conosco da sempre. Il mio sogno quando ho ripreso a a fare doppiaggio era poter dare la voce ad un supereroe, sogno che ho coronato per la prima volta nel film X Men: Giorni di un futuro passato dove doppiavo un altro velocista, ovvero Quicksilver. Poi è arrivato il provino di Flash ed io ero talmente eccitato all’idea, quasi incredulo, insomma era talmente tanta l’emozione di poterlo vincere che non volevo lasciarmi andare. Quando mi hanno chiamato dicendomi che ero stato scelto, sono stato contentissimo, è stato bellissimo. Ho avuto la fortuna di trovare una persona che ha creduto in me, ovvero Alberto Porto, il curatore delle edizioni Mediaset. Da due anni a questa parte è cresciuta la mia notorietà, prima ero meno conosciuto, lavoravo con i direttori che conoscevo, poi Alberto Porto mi chiamò per fare il provino, ovviamente la Warner Bros e la Mediaset poi mi hanno scelto. Alberto ha avuto fiducia in me, mi conosceva perchè avevo già fatto delle cose con lui, e mi ha permesso di fare il provino. La serie a livello artistico mi ha permesso di crescere tantissimo perhè ho avuto la grande opportunità di lavorare con Michele Gammino, che oltre ad essere un attore fantastico come non ne esistono più, è una persona fantastica e mi ha insegnato veramente tanto. Da quando faccio Flash ho cambiato molto il mio modo di recitare e di doppiare, è cambiata anche la mentalità per questo lavoro. La serie è bella, mi piace molto, la prima mi è piaciuta tantissimo, questa seconda un pò meno, forse perchè è partita un pò a rilento, vedremo andando avanti cosa sarà. Per essere una serie televisiva è fatta molto bene, ha buoni effetti speciali, gli attori sono bravissimi, soprattutto Grant Gustin, l’attore che interpreto io è fantastico. E’ molto più bello lavorare su attori che sanno fare il loro mestiere perchè è più bello e più facile, in modo che noi dobbiamo solo seguire quello che fanno loro e non dobbiamo inventare niente. Lo staff lavorativo è molto bello, mi trovo benissimo con tutti, è una bellissima esperienza che va avanti, visto che sto doppiando la seconda stagione.
3) Potendo per un attimo dare un’occhiata al futuro, al domani..quali sono le tue speranze riguardo al mondo in cui viviamo e quali sogni hai nel cassetto?
Vedendo il futuro, i miei sogni ti dico la verità, li sto piano piano realizzando, ovviamente ce ne sono tanti che porto avanti. Sono riuscito ad affermarmi in un lavoro dove, quando sono entrato, pochi credevano in me, perchè a 15 anni uno è già ‘grande’. Molte persone mi dicevano che non potevo farlo questo mestiere perchè avevo molto il romano, non ero allenato quando ho ripreso a farlo, quindi per me questo è già stato un grande sogno che sono riuscito a far avverare. In realtà mi piacerebbe fare anche altro, infatti oltre ad essere doppiatore sono anche un attore. Sarebbe bello poter lavorare anche nel mondo del cinema, nel mondo televisivo. Ho già lavorato a teatro con mio fratello come duo comico, stiamo facendo delle cose molto interessanti, sotto la mitica guida di Antonio Giuliani, un comico molto noto soprattutto a Roma.
Ringrazio infinitamente Alessandro per la simpatia, disponibilità e gentilezza, e vi lascio con il suo saluto ai fan di Project Nerd.
Alla prossima.