Dipper si aggiunge al branco

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Chi Sono:
Salve a tutti, mi chiamo Franco sono un ragazzo di 22 anni di Roma.
Non ho gusti esigenti in fatto di musica, uso il metodo “Se mi piace la ascolto”,dalla classica alla disco,all’ R&B anni 50/60, il mio cantautore preferito è Michele Salvemini(a.k.a. Caparezza).

Nel tempo libero videogioco,sviluppo giochi e app,strimpello una chitarra elettrica(Lei suona me praticamente),e faccio papiri su papiri di testo ai miei amici sul perché un titolo mi sia piaciuto da morire o perché dovrebbero evitarlo come la peste(attività che mi porta inevitabilmente ad avere sempre meno amici ahaha).

Mi piacciono soprattutto i GDR e gli Action non disdegno un buon FPS,TPS anche se l’eccessiva produzione di titoli tutti uguali negli ultimi anni mi ha un po’ stufato.

Il Videogioco nella mia vita:
Ero un videogiocatore ancor prima di nascere(scalciavo come un matto quando mia madre giocava al Sega Megadrive),Il mio battesimo videoludico lo ho avuto (per l’appunto) con un Sega Megadrive il primo gioco che provai fù “Sonic The Hedgehog”,lo giocai così tanto che fin da piccolissimo riuscivo a finirlo in tempi da Speedrun.
Sono stato sempre affascinato dai quei pixel sullo schermo, dalla libertà che provavo nel modificare intricate trame a mio piacimento, al semplice fissare interi minuti squarci di paesaggi mozzafiato(FFX, Dragon Quest VIII, MGS 3) e fin da piccolo cercavo di capire come funzionasse tutto ciò.

Così all’età di 11 anni, cominciai a studiare amatorialmente più linguaggi di programmazione (Vb.Net,Java,Python,JS e più recentemente C#),e ad utilizzare programmi di modellazione 3D e Grafica(Blender,Photoshop etc..), a 14 anni avevo già creato 4/5 mini-giochi con i più svariati editor, dal game engine di Blender a quelli in Flash.
Successivamente abbandonai l’idea di sviluppare e mi diedi al modding, principalmente sui titoli Bethesda e su Minecraft.

Ho modi di recensire che potrebbero risultare bizzarri ai più, ma proprio il fatto di essere stato dall’”altra parte del monitor” mi permette di cogliere dettagli che ad altri danno per scontati e di demolire invece scelte stilistiche e grafiche ultrapompate atte a nascondere un gameplay povero di contenuti e idee.

Questo potrebbe farmi sembrare incoerente, se per esempio criticassi un GTA per la mancata realisticità della guida nei veicoli, e poi elogiassi un Saints Row per lo stesso motivo potrei sembrare quasi matto, ma non sarebbe sbagliato in quanto entrambi i titoli hanno si, un impronta comune, che è l’essere Open World, ma un concetto di gioco completamente diverso.

Spero non vi dispiacerà passare qualche pomeriggio in compagnia delle mie recensioni.

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