Prizmatec History: Atto I – Una macchina da Guerra

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L’INIZIO

La realtà è che la vita ti sfida sempre. Nessuno ha mai detto che vivere sia facile: le molteplici difficoltà della vita di tutti i giorni sono difficili da affrontare e spesso ci si chiede come caspita riescano alcune persone a essere sempre allegre e sorridenti. A quanto pare nel Mondo esistono parecchi motivi per cui stare allegri: gli animali soffici e pelosi, le grandi distese verdi dell’Alberta in Canada, le bellezze naturali del nostro “Bel Paese”.. Noi di Project Nerd abbiamo trovato un nuovo motivo per rimanere allegri e sereni e questo motivo si chiama “Prizmatec”.

 

E’ impossibile non rimanere contagiati dall’entusiasmo della famiglia Prizmatec, poiché di famiglia si tratta realmente. Provate a immaginare questo scenario: un padre di una felice famiglia e un giorno decide di visitare una delle ormai tantissime fiere italiane dedicate al mondo del fumetto. Generalmente non sapete che cosa aspettarvi, se non incontrare un sacco di nerd invasati e tantissimi volumi vecchi e polverosi di strane serie a fumetti uscite probabilmente durante la crisi dei missili di Cuba.

Sta di fatto che una buona fiera fumettistica senza sfilata Cosplay non può essere definita tale (mi sembra sia illegale organizzare fiere fumettose senza cosplayer) e così, incuriosito, il padre di famiglia decide di farsi strada nella folla per raggiungere il palco esibizioni, partecipando come spettatore a una “normalissima” sfilata cosplay. Siamo nel 2011 e la cultura del cosplayer da poco si sta radicando nella cultura italiana, sta di fatto che per questo padre di famiglia e la sua prole è la prima volta davanti a una sfilata cosplayer e come accade spesso per le prime volte, viene colpito da un fulmine. Badasi che era una giornata serena e di fulmini in cielo non ve ne erano affatto: la natura energetica del fulmine culmina nell’esoterismo, poiché di un fulmine d’amore si trattò e fu così forte e potente da convincere tutta la famiglia, con un solo colpo, a organizzarsi per diventare loro stessi dei cosplayer.

Vi faccio subito uno spoiler: ci sono riusciti alla grande!

 

IL PRIMO AMORE SI SCORDA SE ARRIVA UN AMORE PIU’ BELLO

 

Essere dei cosplayer non è facile. E’ un po’ come vivere: ti impegni al massimo e poi scopri che alla fine tanto bello il tuo costume non è. In realtà l’arte dei cosplaying non ammette l’idea di bello e brutto, bensì di passione estrema o amore spassionato. E’ quindi questo il caso di Gaetano, nostro padre di famiglia prima citato, che con i suoi due figli, Riccardo ed Elisa e sua moglie Paola hanno messo su società con l’unico scopo di ricercare i costumi più stupefacenti mai creati dall’umana specie italiana.

La combriccola inizia quindi a studiare come creare il primo costume subito dopo la visita della loro prima fiera di settore. Si decide che il miglior modo per celebrare il loro inizio nel mondo del cosplaying sia quello di ricreare una riproduzione fedele di War Machine, il simpatico aiutante di Iron Man nella sua versione cinematografica. Potete ben pensare che per essere alle prime armi, creare una versione funzionante e fedele alla controparte “reale” fosse già in partenza un progetto assai ambizioso, ma l’ambizione non è altro che una motivazione se si vogliono raggiungere davvero risultati. La famiglia si convince che effettivamente questo costume si può creare e così iniziano a raccattare materiali cercando in qualche modo di seguire le confuse guide online le quali si riveleranno molto utili per la costruzione del costume.

Così, giorno dopo giorno, dedicando qualche oretta ogni sera dopo il lavoro quasi fosse una vocazione di vita, Gaetano inizia a studiare i migliori materiali per la realizzazione del suo progetto, arrivando alla conclusione che progettare il tutto su Pepakura, uno speciale software per la modellazione 3D di oggetti cartacei, sia la migliore soluzione (nonché quella più pratica ed economica). Estrae il foam da materassina, quel materiale utilizzato per la creazione di tappetini per ginnastica e lo utilizza per ricoprire l’intero costume, rendendolo più solido, godibile e credibile all’occhio dello spettatore. Per una resistenza ancor più consistente, Gaetano decide che il Laminil sia la miglior soluzione per rendere leggero ed incredibilmente solida l’intera struttura e l’intuizione si rivela assolutamente azzeccata (nonché innovativa). Il tutto viene verniciato con colorazioni a base di vinavil (il buon vecchio Muchacha insegna), con una verniciatura a solvente e acrilica.

Il tutto è stato successivamente impreziosito da dettagli importantissimi, tra cui le luci a led centrali per emulare il nucleo energetico dell’armatura, l’accensione degli occhi e dei cannoni sulle mani e una gatling giocattolo montata sulla spalla (e sostenuta anche grazie al mix di materassina e Laminil), i cui proiettili non sono altro che semplici tappi di sughero: geniale! Sta di fatto che anche la gatling è animata: inutile dire che vederla roteare sulla spalla del costume sia qualcosa di estremamente affascinante. Il tutto funziona grazie a un impianto elettrico semplice e a bassissimo voltaggio: sicuro e vantaggioso poiché permette una spettacolarizzazione suggestiva del costume senza alcun rischio per chi lo indossa.

 

Il risultato è una delle più fedeli riproduzioni di War Machine: inutile dire il successo ottenuto dal costume.

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VITTORIE E PIAGNISTEI

 

Nella creazione dell’intero costume dovete immaginare l’intera famiglia al lavoro. Immaginate tutti e quattro discutere e progettare assieme tutti gli aspetti del costume, disegnarlo su Pepakura e successivamente scegliere i materiali per ricoprirlo. Tutto studiato a pennello per ottenere il miglior risultato possibile, con in testa l’idea di divertirsi nella creazione. Le volontà della famiglia Prizmatec non erano quelle di sbaragliare la concorrenza, ma alla fine il successo è tale che i trofei sono dovuti.

Alla fine ci sono voluti ben sei mesi per assemblare War Machine e il successo sembra meritato. Ad ogni fiera fanno il pieno di foto e apprezzamenti, complice anche la grande popolarità di Iron Man che nel 2012 raggiunse un pubblico vastissimo, rendendo anche “Pop” la creazione di Prizmatec i quali decidono di buttarsi per la prima volta nel mondo più “competitivo” dei cosplayer alla Fiumettopoli di Fiume Veneto nel 2012.

E vincono.

Il successo è inarrestabile, modificano il costume, lo rendono più bello, ancor più fedele alla controparte cinematografica e ancor più suggestivo e così Prizmatec decide di presentare il suo War machine a Lucca Comics & Games dello stesso anno, riuscendo ad aggiudicarsi il primo posto nel più importante contest italiano dedicato ai Cosplayer. La felicità è immensa. 6 mesi di duro lavoro e una minuziosa progettazione, ha portato la famiglia Prizmatec sul posto più in alto del podio lucchese, con una meritata vittoria che convincerà i “fantastici 4” a creare nuovi costumi, scendendo a patti con un destino che sembra assolutamente dalla loro parte.

Iniziano così la produzione di costumi dannatamente complessi, tra cui anche la creazione di una serie di armature di Evangelion le quali portano via tantissimo tempo e tantissime risorse all’intera famiglia. I costumi alla fine risultano essere perfette riproduzioni di quanto già disegnato dalla penna di Hideaki Anno, ma purtroppo il pubblico non sembra apprezzare. Sarà perché Evangelion è una serie animata ormai d’altri tempi e seguita solo da persone davvero appassionate, sarà che le armature paradossalmente sono così complesse da generare l’invidia di tutti gli spettatori, il progetto viene subito fermato gettando nello sconforto nell’intera famiglia.

Certo: Gaetano si scoraggia, ma non poi così tanto. Il cosplaying è un’arte intima, si creano costumi per un piacere personale e successivamente per il piacere di terzi. La creazione della serie di armature dedicate ad Evangelion permette uno sviluppo dell’ingegneria non da poco nel processo produttivo dei costumi successivi, trasformando una parziale sconfitta in un evento positivo e assolutamente utile per il futuro di Prizmatec.

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IN THE CONCLUSION

Come tutti i vincenti, il saper rimboccarsi le maniche per concretizzare i propri sogni è il miglior modo per raggiungerli e la famiglia Prizmatec ne è la prova. La loro costanza e forza di volontà sta già diventando leggenda, così come i loro costumi così incredibili da risultare vera e propria fantascienza. Qui non si tratta di una azienda di milioni di dollari che ingaggia i migliori ingegneri per la creazione del più sorprendente costume di sempre. Qui si tratta di una famiglia come le altre che ha avuto la fortuna e la capacità di essere unita in una passione bella e straordinaria quale è quella del cosplaying.

Una ennesima testimonianza di come l’amore sia effettivamente l’energia più forte e bella di questo universo.

Non è finita quì: nelle prossime puntate tantissime altre interessanti informazioni sulla Prizmatec Family: non mancate!

Ricordiamo che Gaetano & Co. potrà essere incontrato al Game District di Model Expo Italy alla Fiera di Verona il prossimo 21 e 22 Maggio!

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.