Le parole della capoccia dell’ufficio marketing di Xbox non sono poi tanto sbagliate. A conti fatti Aaron Greenber ha affermato quanto sia inutile pubblicare Crackdown 3 nel 2016, poiché le esclusive in uscita per l’ultimo periodo dell’anno andrebbero sicuramente a danneggiare l’immagine del titolo, rendendolo uno tra i tanti:
Dopo un primo capitolo eccezionale e un sequel disastroso, sembra che M$ stia facendo di tutto per rendere Crackdown 3 non un semplice sequel, bensì una una esclusiva di lusso. Non è un caso che questo terzo capitolo sia effettivamente il primo a sfruttare le tanto celebrate potenzialità di cloud computing di Xbox One, le stesse promesse nel 2013 e capaci, secondo MS, di potenziare Xbox One a tal punto da raggiungere vette impossibili. Il Cloud Computing permetterà una fisica senza pari e soprattutto una distruttibilità totale della città di gioco.
La questione del Cloud Computing è però complessa e si attende l’arrivo di Crackdown 3 per osservare il comportamento di questa feautures esclusiva di X1. Sta di fatto che le parole di Aaron Greenberg sono fredde, ma leali: la strategia di Microsoft di dare il giusto spazio a tutte le sue esclusive è secondo me corretta e proficua e va anche a potenziare l’audience di Xbox One in una ottica più orientata verso le esclusive e non le terze parti come Sony con Playstation 4.
Sta di fatto che io mi aspetto molto da questo nuovo capitolo: con il rimando al 2017, gli sviluppatori avranno sicuramente modo di migliorare ancor di più il codice di gioco.