Segnali di ripresa per Gotham nella puntata “Burn the Witch”, ma non è ancora abbastanza..
Tanto fumo e poco arrosto? E’ questa la sensazione dopo aver visionato la 3×02 di Gotham intitolata “Burn the Witch”. Ma quel poco c’è e – per il momento – ci accontentiamo.
Bruce viene rapito da quei turpi cattivoni della Corte dei Gufi e subito liberato grazie ad un accordo. Ma quanto durerà?
Fish Mooney nel tentativo di rintracciare Strange viene braccata dalla polizia ma riesce a fuggire, prima, tramite lo stratagemma di Jim Gordon, e poi, grazie alla recente magnanimità di Pinguino. Scelta poco furba: in momenti diversi, i due personaggi si sono risparmiati la vita a vicenda, giustificando il tutto con una sorta di (incomprensibile e forzato) rapporto materno. Il rapporto creatore-creatura sembra senz’altro il leit-motiv delle ultime puntate ma per questi due personaggi – forse i meglio rappresentati di tutta la serie per background e character – l’analogia sembra non stare in piedi vista la cupidigia che li ha portati a scannarsi nelle stagioni addietro. Senza contare che – in divenire – uno escluderà l’altro per chi vorrà regnare su Gotham. Insomma hanno messo un cerotto su una ferita da granata della sceneggiatura, ma i fiotti di sangue sgorgano ovunque.
Le poche novità nella Mad City sono rappresentate dalla matura Poison Ivy, anche lei sedotta dalla follia che aleggia per la bruma di Gotham e che nel tempo di una ravviata di capelli si rende conto della sua avvenenza e quale arma può essere nella più deviante delle città.
I mostri sono, possiamo dirlo, ad oggi, una delusione vera e propria. Ma forse anche necessaria dato che sono tutti (o quasi) morti e quindi non ci si poteva bruciare (nuovamente) villain di spessore del DC franchise.
Assente ingiustificato ancora Nygma, ma è chiaro ormai che lo terranno in caldo per la seconda parte di stagione.
Pinguino è diventato il nuovo eroe della città: capzioso, demagogico, ammaliatore. Diventerà sindaco di Gotham a breve? La strada sembra spianata e anche scontata. Lieti di essere smentiti.
Valerie Vale è un personaggio odioso, poco da dire. E tutti quei dispettucci e battutine sarcastiche erano foriere di ciò che poi è accaduto: lei e Gordon sono andati a letto insieme. Per la gioia di tutti, altra love story in arrivo. E con il ritorno di Lee speriamo di non piombare in una vera soap opera. Nonostante il suo imperituro cipiglio da uomo impossibile Jim le seduce tutte, chapeau.
Inoltre è riapparso Hugo Strange, detenuto in periferia in una “prigione” a dir poco bizzarra, appropriata per un genio della sua levatura. Hugo è stata una delle poche note liete della seconda parte di stagione scorsa e non può che far piacere il suo ritorno.
Il finale di puntata è corale e coinvolge gran parte del cast attuale – mancano solo Tigress, Barbara e Nygma all’appello – e ha saputo senz’altro intrattenere.
Commento finale:
In “Burn the Witch” la trama orizzontale si è sviluppata ben poco, anzi, l’unica storyline che ha avuto una discreta evoluzione è stata quella di Pinguino finalmente alla ribalta e al centro della serie. Rispetto alla prima puntata un passo in avanti, incerto, ma pur sempre un passo. Attendiamo la terza puntata dove presumibilmente verrà sviscerata nella sua interezza la trama di questa prima parte di stagione sperando che nel frattempo Poison Ivy non diventi una macchietta alla Mr.Freeze.