Ciao a Tutti e Benvenuti alla prima puntata di “Caffè con ProjectNerd” ospite di questa prima edizione è Rob Di Salvo che verrà torturato dalle domande di Zenon e Annina.
Per quei pochi che non lo conoscessero Rob Di Salvo dal 2012 collabora con la “Walt Disney co.” realizzando tra gli altri il fumetto interattivo “Hero’s Duty” tratto dal film Ralph Spaccatutto, diversi numeri degli storybook di Cars e altre serie parallele che lo portano nel 2014 a realizzare lo storybook ed altri progetti tratti dal film “Big Hero 6”. Sempre per Disney ha lavorato sulle illustrazioni del film “Zootropolis”.
Z: Rob benvenuto raccontaci un po’ di te… come hai iniziato?
R: Come ho iniziato nel mondo del fumetto… Beh ho disegnato da sempre, come penso chiunque faccia questo lavoro, quindi l’innamoramento per il fumetto c’è sin da quando ero bambino, poi è stata una scelta naturale, ho fatto sempre quello e poi piano piano è diventata la mia passione e quando son stato abbastanza grande da dovermi cercare un lavoro, beh era lì che volevo lavorare, quindi tra le fiere e i contatti ho iniziato.
Z: Qual è stato il momento in cui hai capito, si da grande voglio fare il fumettista?
R: Penso da piccolo, si credo che la mia fortuna sia stata averlo capito sin da subito, quindi ho avuto la strada diciamo spianata o meglio indirizzata sin da bambino, quindi a 20 anni ho fatto il corso di fumetto ed indirizzato subito per quel mercato quindi tra America, Supereroi etc.
Z: Quando leggi un fumetto, naturalmente non tuo, cosa preferisci? Manga, Supereroi, Francese o Italiano?
R: Ho un background Americano, ho letto tantissimi fumetti di Supereroi in genere e sono innamorato di alcuni di loro tipo Daredevil, Batman, Spiderman, ma quello che mi ha portato al mondo dei comics è Superman, tra i film e i fumetti dell’epoca. In questo periodo anche l’autoriale mi sta prendendo molto, ci sono autori davvero bravi che sanno raccontare storie in modo fantastico come Blankets di Craig Thompson.
Z: Hai iniziato con Avalonia un Fantasy di un piccolo editore italiano “Le Cronache di Topolinia” passando per X-Campus e uno spin-off di Jonathan Steel, poi piano piano è arrivata la Marvel: cos’è successo quando ti hanno detto “Mister Di Salvo we need you”?
R: Beh le gambe hanno iniziato a tremare e ovviamente all’inizio non ci credi perché è quello a cui aspiri da sempre! E quindi ho lavorato per quello, ho conosciuto C.B. Cebulski, talent scout che gira le fiere italiane e internazionali alla ricerca di talenti, gli feci vedere inizialmente X-Campus, era interessato al mio stile e mi ha tenuto d’occhio per un annetto circa e poi mi ha cercato un lavoro in Marvel e da lì ho iniziato con loro.
Z: E poi è arrivata mamma Disney…
R: Beh si casualmente la Disney ha acquistato tutto quello che mi piace, Marvel, Lucas Art, quindi lavorare per loro è lavorare per le mie passioni.
Z: Progetti futuri professionali e personali?
R: Ci sono storie in cantiere da proporre agli editori, ho in mente un progetto… hai presente queste cose romantiche, una storia di amore verso il fumetto con parallelismi con l’amore vero? Ho in mente questo progetto da portare avanti, poi mi muovo tra case editrici e ci son sempre progetti in ballo sotto.
Z: Qual è il personaggio che hai disegnato a cui sei rimasto più legato?
R: Spiderman, ho fatto un percorso professionale legato al suo personaggio e, anche se ho disegnato la serie per ragazzi, sono rimasto legato al personaggio.
A: Cosa pensi di questa conversione alle Eroine femminili che sta avvenendo in questo periodo, Thor, Iron Man, ti sembrano poco originali, nascendo comunque da personaggi maschili?
R: Per quanto mi riguarda, più personaggi femminili… più cosplayers femminili no? Credo che il ciclo narrativo abbia il suo peso e quindi è anche possibile che la casa editrice possa scrivere storie anche più belle rispetto al personaggio originale e poi come dicevo prima… l’occhio vuole la sua parte quindi ben vengano le cosplayers 🙂
Z: Quindi tu vedi comunque un exploit delle eroine?
R: Si penso di si, certamente negli ultimi anni la figura dell’eroe femminile, anche per esempio nell’ultimo film di Star Wars con la protagonista Rey, credo stia portando la figura della donna più emancipata portando questo messaggio oltre il mondo dei fumetti. Il messaggio che secondo me si vuol portare è quello della Principessa che non deve più aspettare il Principe Azzurro per essere salvata.
Z: Consigli per i ragazzi che vorrebbero intraprendere questo lavoro, come migliorarsi e farsi notare?
R: Questo è un discorso molto ampio, principalmente credere in sè stessi, come dicevo prima la mia fortuna è stato capire da subito che volevo fare questo lavoro, quindi ogni scelta fatta nel corso degli anni è stata fatta secondo un percorso già stabilito, perché quando sai dove vuoi andare è più facile, quindi se avete un obiettivo perseguitelo e lavorate per raggiungerlo.
Z: Un personaggio o un fumetto che ti piacerebbe disegnare?
R: Uno dei miei personaggi preferiti è Daredevil e un giorno mi piacerebbe poterlo disegnare.
Z: La Versione Rossa o quella Gialla e Nera?
R: La versione Rossa perché le storie più belle che ho letto erano con quella versione.
Z: Un disegnatore che ti ha ispirato?
R: Ma guarda mi son sempre ispirato a fumettisti tra lo stile mangheggiante americano, come Ramos e Madureira.
Z: Grazie della tua enorme pazienza, il primo episodio di “Un Caffè con ProjectNerd” finisce qui, un saluto da Zenon e Annina, alla prossima!
R: Un Saluto ai ragazzi di ProjectNerd Ciaooooo!