AMD RYZEN 1800X è una bomba: ecco i nostri VERI risultati [video]

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Torna come ogni settimana l’appuntamento settimanale con Project Hunter, la rubrica ultra high-tech dedicata alle ultime tecnologie in ambito di Pc Gaming, ovvero quella piattaforma che a breve dominerà l’intero settore videoludico [muahahah]. Quest’oggi tratteremo del nuovo AMD Ryzen 1800X, arrivato in redazione da poco tempo e che stiamo snocciolando per benino. In sede di Pc Hunter abbiamo voluto testarlo velocemente, scoprendo risultati davvero sorprendenti.

Per una esperienza migliore consiglio di guardare il video proposto qui sotto, mentre vi consiglio anche di iscrivervi al canale di Project Hunter per rimanere sempre aggiornati sull’hardware in arrivo sul mercato.

Ma bando alle ciance, ecco il nostro videotest:

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Come detto nel video io sarei un fanboy AMD. Tuttavia non sono mai stato una di quelle persone che supportano un’azienda in qualsiasi condizione pratica, perché alla fine non è salutare cercare di convincere il prossimo all’acquisto di prodotti che ottimi proprio non sono. Insomma: se c’è da dire che l’architettura Bulldozer non fu una grande invenzione, lo dico. Tuttavia affermo che i miei dieci anni con AMD sono stati davvero piacevoli. La mia storia “rossa” è stata molto semplice: ho acquistato un Athlon 64 X2, successivamente un Phenom II x4 965 BE che scaldava più della mia caldaia (ma tarellava di brutto) e successivamente un FX 6300 BE, che poi ho sostituito per ovvie ragioni con un processore Intel.

I processori AMD mi hanno sempre servito bene, a patto di mantenerli nel miglior modo possibile. Perché è vero: consumano di più e scaldano di più rispetto alla controparte Intel, ma non mi sono mai trovato d’accordo nell’affermare che fossero “nettamente inferiori” rispetto alla concorrenza. Anzi: passando all’i5 6600K attuale di differenze non ne ho notate molte, se non nella bolletta a fine mese dell’Enel. Questo dettaglio è in realtà molto importante, perché AMD, da dieci anni a questa parte, non si è mai preoccupata dell‘efficienza energetica, aspetto che io curo moltissimo. Perché alla fine è vero: tutti sono capaci di creare un’automobile da 400 KM/H con un motore grosso quanto un intero TIR, ma pochi sanno creare un’automobile da 400KM/H con un motore grande quanto un motorino. Inoltre ammetto che la mia sensibilità nei confronti delle scelte “green” è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, il che mi ha portato a preferire una soluzione Intel.

Insomma: nel 2017 per vincere non serve più la sola potenza, ma efficienza energetica e prezzi bassi ed è proprio per questo motivo che è nato Ryzen.

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Lisa T. Su durante la presentazione di Ryzen

NON E’ SEDE PER TECNICISMI

Attualmente PJN non è il sito internet per tecnicismi e statistiche da capogiro. In ambito informatico, attualmente, ci piace fare più divulgazione che formazione. Ci piace così, anche perché tante volte ci si dimentica che è l’esperienza finale a fare la differenza e non tanto il numerino successivo a una voce analitica di un lungo elenco di freddi dati. Nel video abbiamo voluto velocemente testare l’AMD RYZEN 1800X con una soluzione AM4 con chipset 370X (quindi di fascia Enthusiast) con  i due classici benchmark utili al fine di giudicare una CPU: Time Spy di 3DMark e Cinebench di Maxon.

Per quanto riguarda l’utility di 3DMark, abbiamo potuto osservare prestazioni ottime in tutti gli ambiti di lavoro. Accoppiato a una Nvidia GTX 1080, il Ryzen 1800X è riuscito a esprimere il suo potenziale senza problemi, riuscendo per altro a gestire la soluzione grafica di Nvidia nel modo ottimale.

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Il risultato in Time Spy con una GTX 1080 è stato di 7508 punti. Davvero ottimo

Il risultato di Time Spy è stato un bel 7508 punti segnati in accoppiata con una GTX 1080 alla risoluzione di 1440p. Il punteggio, se rapportato agli intel i7 7700K, risulta essere del tutto simile alle proposte concorrenziali (in tal caso i valori oscillano tra i 5500 punti e i 7600 punti). Da notare sono anche altre informazioni. Innanzitutto la CPU Ryzen ha un design termico di 95W, che non sono affatto male per una CPU che viaggia costantemente sui 4 GHz. Niente male anche le temperature, stabili sui sessanta gradi Celsius ottenuti con un comunissimo dissipatore ad aria, il che sottolinea come AMD abbia davvero lavorato sull’efficienza energetica. Per chi non lo sapesse infatti, l’elettricità non utilizzata o “sprecata” nei componenti elettronici si trasforma in calore. Quindi: più efficienza energetica = meno calore.

 

In ogni caso la CPU, da sola, è riuscita a segnare un punteggio di 7808 punti sempre nel benchmark Time Spy. Davvero notevole. Di seguito le immagini:

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7808 di CPU Score è un punteggio davvero ottimo
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Le temperature si aggirano attorno a 60 gradi. Considerando che Time Spy spreme al massimo la CPU, le possiamo considerare come buone
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Grazie alla funzionalità di Turbo Boost, il Ryzen 1800X ha raggiunto con facilità di 4 GHz

CINEBENCH

Una piccola parentesi su Cinebench. L’utility di benchmark di Maxon è diventata molto popolare grazie alla sua immediatezza e facilità di utilizzo. Abbiamo deciso di utilizzarla anche noi per avere un dato indicativo poiché, alla fine, i benchmark non restituiscono altro che numero i quali, molte volte, non corrispondono nemmeno all’esperienza di utilizzo. Tuttavia è sempre affascinante osservare come si comporta un processore davanti a un programma creato appositamente per stressarlo, pertanto ecco il risultato:

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1588 punti..WOW

1588 sono i punti ottenuti dal nostro AMD Ryzen 1800X il quale distacca letteralmente ogni soluzione Intel che si rispetti con clock stock e lo fa con una media di 300 punti superiore. Questo non vuol dire che il Ryzen è più veloce di un qualsiasi processore Intel di un 15/20%, bensì che è riuscito a gestire le istruzioni di Cinebench con più facilità.

COSA FARE CON QUESTI DATI?

I dati rilevati non sono tantissimi, ma già ci danno un ritratto più che adeguato di quello che è questo AMD Ryzen 1800X. Data l’architettura octa-core, è facile comprendere che non è una CPU progettata per il gaming attuale. Gli sviluppatori di videogiochi sono soliti ottimizzare le proprie produzioni per processori Dual-Core e raramente Quad-Core. Questo accade in quanto solitamente gli sviluppatori non sono stimolati a ottimizzare il proprio titolo per i processori multi-core per ragioni di mercato (i dual-core e i quad-core sono attualmente i più diffusi). I videogiochi infatti sarebbero molto più leggeri di quanto non sembrino se fossero ben programmati e la capacità di un processore di rielaborare al meglio le informazioni ludiche dipende esclusivamente da come gli sviluppatori decidono di utilizzarlo. A tal proposito, sapendo come ragionano le attuali software house, è naturale pensare che il Ryzen 1800X non esprime il suo massimo nel gaming.

Cinebench ci da però un ottimo feedback. Già: perché se sfruttato al massimo, l’AMD Ryzen 1800X sa regalare prestazioni elevatissime. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che in ambienti di utilizzo che sono soliti sfruttare tutti i core di un processore, come l’editing video, Autocad e simili, il Ryzen può fare davvero la differenza. A tal proposito Ryzen è la migliore CPU per professionisti di ambienti grafici con il rapporto qualità prezzo migliore del mercato, mentre per il gaming risulta essere una ottima soluzione che forse (e dico forse [Cit. Bioshock]), verrà sfruttata in futuro (magari con giochi in 4K ben ottimizzati per processori multi-core).

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I Ryzen arriveranno in vari formati. Per il gaming meglio puntare sul 1500X, un quad-core che sembra promettere molto bene

IN THE CONCLUSION

L’AMD Ryzen 1800X conferma praticamente tutte le promesse fatte da AMD, o almeno dai nostri brevi test. Veloce, consuma poco, è molto stabile e possiede prestazioni in certi casi migliori della concorrenza. Certo approfondiremo la questione nelle prossime settimane, ma il processore “rosso” ci ha fatto una ottima impressione. Quello che abbiamo capito è che l’1800X è un processore molto potente e adatto ad applicazioni molto pesanti, mentre non potrà dare il meglio di sè in gaming a causa della sua architettura multi-core. In generale pensiamo sia un ottimo processore e sicuramente un rivale tosto da battere e di questo non possiamo che esserne felici: con una concorrenza così forte, Intel dovrà davvero impegnarsi per battere AMD, proponendo processori migliori a un prezzo inferiore. La concorrenza alla fine va sempre a vantagigo del cliente.

Il prossimo aprile usciranno anche le versioni “depotenziate” dell’attuale ammiraglio di linea. Io ho già messo gli occhi sul 1500X, un processore quad-core dal prezzo di 189 dollari che potrà fare davvero la differenza. La concorrenza spietata è servita? Forse, ma almeno ne siamo certi sin da questi primi e brevi test: AMD è tornata (e non è una frase da fanboy).

Attualmente AMD Ryzen 1800X puà essere acquistato su PcHunter.it al prezzo di listino di 579.90 euro

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.