Il nuovo Need for Speed è costruito sui feedback degli utenti. Ecco i miei nel dettaglio

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es ha annunciato proprio in queste ore che lo sviluppo del nuovo Need for Speed terminerà prima della fine del 2017, il che vuol dire che lo potremo giocare molto probabilmente in autunno. L’annuncio è stato divulgato tramite una interessante lettera scritta da Ghost Games stessa in cui la Software House ha anche spiegato quello che effettivamente sarà il nuovo capitolo della serie corsistica di EA Games per eccellenza.

La lettera mi ha sinceramente colpito: l’idea di scriverla e divulgarla in rete tradotta in più lingue (tra cui l’italiano), crea una piacevole sensazione di intimità e appartenenza a una passione come quella per Need for Speed. La serie, ormai più che ventennale, ha visto alternarsi capitoli estremamente apprezzati (come i primi Need for Speed o la serie Underground), e pubblicazioni più di nicchia e più sofisticate (come la serie Shift o quella dedicata alle Porsche), capaci di convincere oltre 100 milioni di giocatori in tutto il mondo. Incredibile!

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Clicca sull’immagine per andare a leggere la lettera di Ghost Games

Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori, il nuovo Need for Speed è stato costruito dando ascolto alle tonnellate di feedback ricevute dai giocatori del Reboot del 2015. L’attuale Need for Speed è stato infatti molto criticato quanto apprezzato. No: non voglio dire che il titolo in questione ha diviso il pubblico, bensì che letteralmente Need for Speed 2015 lo si odia e lo si ama allo stesso tempo.

La recensione che ho pubblicato nel corso del 2016 che fa riferimento alla versione Pc uscita a Marzo dello scorso anno, oltre ad aver assegnato alla produzione di Ghost Games un voto di 1.5/5, ho evidenziato quelli che secondo me sono stati gli aspetti estremamente positivi e gli aspetti estremamente negativi del gioco. Di fatti Need for Speed è un gioco di estremi e senza vie di mezzo, sebbene abbia gettato le fondamenta per una nuova serie capace sicuramente di stupire ancora, pertanto:

ASPETTI ESTREMAMENTE POSITIVI

  1. Grafica: graficamente Need for Speed è incredibile. I modelli delle automobili sono fuori di testa, così come la modellazione di strade ed elementi decorativi. Fantastico il fatto che le auto del traffico sono curate tanto quanto quelle guidabili nel gioco
  2. Modello di Guida: Le automobili sono tutte molto divertenti da guidare, complice l’ enorme quantità di settaggi da adoperare. Utile la sintesi degli assetti veloci, divisi per favorire la tenuta di strada o il drifting più selvaggio
  3. Quantità di Modifiche: la mole di contenuti presenti per ogni auto è davvero devastante e ci si può sbizzarrire in tantissimi modi. La creatività, in Need for Speed, è ben accetta
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Need for Speed si mangia coi occhi.. e con il pad

ASPETTI ESTREMAMENTE E TREMENDAMENTE NEGATIVI

  1. Non esiste progressione: per quale diavolo di motivo gli sviluppatori permettono al giocatore di poter acquistare auto potentissime a inizio gioco? Le tre automobili proposte nei primi istanti permettono di raggiungere prestazioni altissime già nelle prime fasi di gioco: una Subaru BRZ non è adatta per far sentire il giocatore come l’ultimo arrivato nella scalata al successo perchè con una BRZ come prima auto il successo lo hai già ottenuto. Vi ricordate qual era la prima auto in NFS Underground 2? Una Opel Corsa 1.2 Benzina aspirato da 69 cavalli e bisognava sudare per iniziare a guidare le prime automobili da 150/200 Cv.
  2. Tutto e Subito: l’infrastruttura Always Online è stata fusa assieme a una folle idea “MMO Like” che permette al giocatore di correre in tutti gli eventi di gioco sin dalle prime battute. Tra le altre cose la gestione delle gare risulta molto caotica ed è difficile, se non impossibile, tenere conto dello scorrere degli eventi. Sarebbe stato molto meglio creare una “campagna a zone” come NFS Most Wanted o Carbon.
  3. Tonnellate di contenuti..non sbloccabili: prima ho citato quanto il nuovo Need for Speed offrisse tonnellate di contenuti, ed è così. Peccato che la gestione degli “unlockable” sia pessima perché caotica. Non si riesce a capire quando si sblocca qualcosa e quando si sblocca un componente, lo si sblocca per automobili che probabilmente non abbiamo in garage. L’idea è stata quella di riprendere la gestione dell’inventario e delle risorse tipica degli MMORPG o dei ARPG come Diablo (quindi trovare armi e armamenti casuali da utilizzare per più personaggi diversi), ma il risultato è davvero frustrante. Molto meglio la gestione del già citato NFS: MW, ove è possibile sbloccare nuovi set di personalizzazione per tutte le auto man mano che si procede nella campagna principale del gioco.
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Permettere agli utenti di iniziare a giocare un titolo di corse con un’auto da 200 cavalli e 260 km/h di punta elimina di fatto quella bella sensazione di conquistarsi le migliori auto del gioco

Citando la lettera di Ghost Games sembra che il nuovo Need for Speed proporrà una architettura di gameplay simile al reboot del 2015, il che potrebbe rivelarsi un vero azzardo. Tornerà quindi la polizia anche nelle gare (speriamo con toni più forti e decisi), la personalizzazione della automobili (sebbene sembra che ci saranno delle modifiche nella gestione dei kit estetici o così lascia intuire la lettera), una mappa di gioco più dettagliata e dalle forme probabilmente vicine a quelle di un parco giochi digitale (vi ricordate Paradise City di Burnout Paradise) e soprattutto l’assenza dell’Always Online: i giocatori, pensate un po’, potranno mettere in pausa il gioco.

Che rivoluzione.

In ogni caso Il reboot del 2015 non è un gioco malvagio. Certo io l’ho punito così come hanno fatto tanti altri giocatori davvero appassionati della serie, ma l’ho fatto convinto che Ghost Games avrebbe accettato la sfida per creare un secondo capitolo perfetto. Se Need for Speed avesse proposto una architettura di gameplay simile a Carbon o a Most Wanted, non saremmo nemmeno qui a discutere della probabile qualità del secondo reboot dato che Need for Speed 2015, con quelle caratteristiche, sarebbe stato un vero e proprio capolavoro pertanto spero che con il nuovo capitolo possano risolvere tutti i problemi che io e molti altri giocatori abbiamo evidenziato.

Attualmente mi sento di dare fiducia a Ghost Games e alla volontà di EA Games di iniziare a permettere alle sue software house di prendere in considerazione quello che il pubblico effettivamente vuole. Il 2017 è un anno estremamente positivo per il videoludo e concluderlo con un ottimo Need for Speed farebbe entrare questo particolare anno solare come uno dei migliori in assoluto in termini ludici.

Speriamo bene.

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Ghost Games ci rimanda all’EA Play del 10-12 giugno per ulteriori informazioni sul gioco

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.