La Torre Nera ha dimenticato il volto di suo padre ( Letterario )
Jake Chambers, un ragazzino newyorkese di undici anni che vive con la madre ed il patrigno, ha delle visioni sul Medio-Mondo, un luogo fantastico nel quale il malvagio Uomo in Nero cerca di distruggere la Torre Nera, sacro edificio su cui regge l’intera esistenza. Gli si oppone Roland Deschain, ultimo Cavaliere di Gilead.
La saga de La torre nera, scritta dal maestro Stephen King e composta da 8 volumi usciti dagli anni 80 fino al 2012 è annoverata da tempo immemore nell’elenco delle letture che prima o poi dovrò recuperare, mancanza mia lo ammetto, ma questo mi permette sicuramente di avere una vista esclusiva sul film, togliendo dai giochi il paragone scomodo con l’opera originale.
La storia che ha portato a questo film è lunga e travagliata, progetto partito tanti anni fa sotto la gigantesca insegna di J.J “Lost” Abrams poi rimaneggiato a lungo fino ad uscire in sala in un versione diretta dal meno conosciuto Nikolaj Arcel regista del film Royal Affair.
Nella mia mente, forse per mancanza di informazioni, La torre nera era un film introduttivo, il capitolo uno di una saga e quindi mi sarei aspettato una trama che rispettasse la prassi, illustrare il background della storia,introdurre i personaggi buoni e cattivi e preparare la strada ai seguiti successivi.
Niente di più sbagliato in 95 minuti infatti troviamo inizio.svolgimento,fine e saluti finali; un opera di condensazione che prende l’autostrada del blockbuster contromano con gli occhi bendati, dove tutti da un racconto cercano la trilogia lui fa di tanti volumi un sol boccone. Un idea fra l’ambizioso e il folle il cui risultato finale mi ha visto in uno stato confusionale come non provavo dai tempi di Warcraft L’inizio.
L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì
La torre nera a parere mio non si prende la briga di calare lo spettatore nel suo sconfinato universo, veniamo sballottato in altri mondi,vediamo bambini con poteri sconosciuti usati probabilmente come armi e facciamo la conoscenza con i motti dei pistoleri, ma senza libretto d’istruzioni necessario a capirne il valore dei termini o le motivazioni delle azioni,ho avuto l’impressione di un percorso frettoloso e riuscito a metà.
In casi come questi nemmeno il cast può salvare del tutto la nave, Matthew McConaughey ( Interstellar ) e Idris Elba ( Luther ) giocano una loro personale partita a scacchi per decidere chi e il più bravo in scena,le loro prove cosi come quella del giovane Tom Taylor sono buonissime,nonostante i ruoli avrebbero meritato forse qualche minuto extra per essere approfonditi.
Sia chiaro, non siamo davanti ad un brutto film, La torre nera raggiunge la sufficienza piena, ma viste le premesse ed il bacino sconfinato da cui potevano pescare oltre che alla bontà dei 2 attori principali il risultato è un action abbastanza semplice e banale che ha deluso le mie aspettative.
Il finale sembrerebbe conclusivo, ma di questi tempi nulla è scontato quindi non mi sento di cancellare l’ipotesi di un eventuale sequel, tempo fasi vociferava di una possibile serie Tv collegata a La torre nera.Ora bisogna verificare che il risultato di questo film non faccia cambiare idea alla produzione.
-
6/10