Dylan

Dylan Dog #374 – La fine dell’oscurità L'Incubo ha invaso il mondo, e Londra è il campo di battaglia!

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Una luce accecante si accende nel cielo di Londra… Una mistica, terrificante entità, che pare sbucata dall’Incubo più spaventoso, si staglia nella volta celeste… Dylan è alle prese con un mondo impazzito, dove i confini della realtà sembrano essere definitivamente collassati.

Ci tengo a fare una breve considerazione iniziale prima di parlare di questo numero di Ottobre. Il nuovo corso del nostro Dylan o lo si ama o lo si odia. Il lavoro di Roberto Recchioni è tanto criticato quanto acclamato.

I numerosi cambiamenti che ha subito Dylan Dog, dall’addio di Bloch ad alcuni cambiamenti legati alle tematiche, hanno fatto storcere ad alcuni lettori di vecchia data legati (forse troppo) al Dylan Dog di Sclavi.

Io, personalmente, ammiro molto il lavoro che il RRobe sta facendo con il nostro Old Boy sia perchè ha dato una ventata di freschezza ai personaggi che girano attorno all’indagatore sia perchè, come sta succedendo negli ultimi numeri, sta affrontando tematiche moderne e attuali.

Dylan

La Bonelli ci propone per questo numero, in uscita in concomitanza con il Lucca Comics, due copertine. La prima disegnata dall’ormai solito Gigi Cavenago che, anche questa volta, ci propone un cover spettacolare. La seconda è una cover variant, o meglio una Variant da urlo, all’estetica meno bella e più semplice ma che nasconde una piacevole sorpresa.

Una volta aperta sentiremo, finalmente, l’ormai celebre urlo del campanello di Craven Road, 7.

Storia

Come ho detto all’inizio dell’articolo sono pienamente in accordo con il lavoro che sta facendo il RRobe soprattutto perchè i mostri affrontati da Dylan non sono più i classici mostri da horror..i nuovi mostri siamo noi, la nostra società e le nostre paure.

Questo numero però non mi ha convinto fino in fondo, l’ho trovato un pò confusionario e poco concludente. Ha aperto diverse tematiche senza approfondirle del tutto.

Ha parlato di tutto e di niente, cercando di intraprendere un discorso legato alla percezione della realtà e come si possa manipolare questa percezione a seconda di come la si veda e la si interpreti.

Ai testi troviamo Uzzeo che inserisce diversi simbolismi esoterici, introduce una sorta di diario vivente scritto da Dylan e tantissimi altri spunti interessanti che però, secondo me, non sono approfonditi a dovere.

A fine lettura sono rimasto di stucco, con la sensazione di non aver capito del tutto la storia come se qualche passaggio mancasse.

Disegni

Ai disegni troviamo Giorgio Santucci che lavora in maniera sublime con il bianco e nero. Gioca con questi due colori per “parlare” attraverso i disegni del vero e non vero.

Ci regala tavole stupende che sono perfette in bianco e nero. Paesaggi devastati, deserti e in fiamme. Il terrore negli occhi delle persone danno un valore aggiunto alla storia.

I disegni sono il pilastro di questo numero e giocano un ruolo chiave nella storia.

Dylan

Il prossimo numero si prospetta davvero interessante. Ritornerà il duo che ha reso celebre e ha creato Dylan Dog: Sclavi e Stano. La grande novità del numero di novembre è che sarà eccezionalmente a colori.

Non ci resta che aspettare il 29 novembre con l’uscita del numero 375 dal titolo Nel mistero.

  • 8/10
    DISEGNI - 8/10
  • 6/10
    STORIA - 6/10
7/10

Riassunto

Storia disegnata magistralmente ma che dal punto di vista dei contenuti non mi convince pienamente.
Tanta carne al fuoco ma che non viene analizzata e spiegata del tutto.

Andrea Patruno

Nerd certificato dal 1991, ha imparato a leggere con Topolino e romanzi storici. Tutt'ora divora libri, fumetti, film e serie TV. Laureato in comunicazione e marketing, con specialistica successiva in comunicazione, con una tesi dal titolo "Nuovi media e comics nella multicanalitá: la modernità semantica emergente del fumetto".