“Hey, Mr. Lennon”, queste furono le ultime parole pronunciate da Mark Champan prima di aprire il fuoco, per ben quattro volte, contro John Lennon. Era l’8 Dicembre 1980.
Lennon venne immediatamente trasportato all’ospedale ma a causa delle gravi ferite non sopravvisse più di cinque minuti; i medici dichiararono che nessuno avrebbe potuto sopravvivere più di una manciata di minuti dopo aver sostenuto tali ferite.
Immediatamente dopo, le radio locali diffusero la notizia della morte di Lennon e i suoi ammiratori si riunirono nei pressi del Roosevelt Hospital. Il corpo di Lennon fu cremato e le ceneri vennero consegnate a Yoko Ono, compagna del celebre cantante, che scelse di non far celebrare alcun funerale.
Pochi giorni dopo, il 14 Dicembre 1980 milioni di persone di tutto il mondo fermarono ogni attività per 10 minuti di silenzio in onore di Lennon; Trentamila si riunirono a Liverpool e circa 225.ooo persone si recarono a Central Park. In questi dieci minuti ogni stazione radiofonica della grande mela sospese le trasmissioni.
Dopo il drammatico avvenimento alcuni fan dei Beatles si suicidarono; Yoko Ono decise quindi di fare un appello pubblico chiedendo ai fan di non disperarsi per John.
Mark David Chapman venne condannato a vent’anni di prigione; nel 2010 rilasciò una dichiarazione:
“Mi dispiace per aver causato tutto questo dolore”
Aggiunse inoltre che aveva valutato di uccidere anche Johnny Carson ed Elizabeth Taylor ma scelse Lennon poiché “Il suo appartamento a Central Park non era così nascosto”.
Ma quale mistero si cela dietro la morte di Lennon?
Senza dubbio non vi è alcun mistero su chi fu l’esecutore dell’omicidio di Lennon, sparandogli quattro colpi alla schiena davanti al Dakota Bouilding di New York: Mark David Chapman.
Infatti, l’uomo, invece di scappare, si mise a leggere “il Giovane Holden”. Un testimone si rivolse a lui chiedendogli se si fosse reso conto di ciò che aveva appena compiuto, l’uomo rispose “Ho appena sparato a John Lennon”.
Pochi mesi dopo Chapman venne ritenuto “un fan turbato” mosso da “desiderio di attenzione”.
Vi sono però numerose teorie secondo cui l’episodio non fu solo il folle gesto di un fan solitario.
Una teoria avanzata da Fenton Bresler nel libro “Who Killed John Lennon?” ipotizzava che Chapman fosse un assassino della CIA a cui era stato fatto il lavaggio del cervello. Chapman sarebbe stato istigato ad uccidere Lennon dal governo statunitense.
Bresler sosteneva che, mentre Chapman si trovava a Beirut per un incarico di consulente per l’infanzia nei campi profughi, venne plagiato da alcuni agenti della CIA sotto copertura che si trovavano in quelle zone di guerra.
Ad avallare questa tesi fu anche il fatto che Chapman venne visto alle Hawaii, in un centro per agenti segreti della CIA e delle forze speciali nel 1976. Durante questo periodo la CIA potrebbe aver drogato Chapman nell’ambito del programma MK-ULTRA, secondo quanto rivelato al senato nel 1975, facendogli il lavaggio del cervello per fargli uccidere John Lennon.
Ma perché il governo statunitense avrebbe voluto vedere morto John Lennon?
Lennon non era solo un cantante, era un attivista che manifestava contro la guerra in Vietnam, per la CND (Campagna per il disarmo nucleare) e appoggiava lo sciopero degli operai nei cantieri navali.
I federali misero sotto controllo il telefono di Lennon e lo pedinarono per anni. Nel 1972 Lennon arrivò ad affermare: “Se succede qualcosa a Yoko e a me, non sarà un incidente”.
Secondo una fonte vicina alla casa discografica di Lennon, alcune delle sue canzoni contengono indizi alquanto inquietanti che avrebbero fatto presagire la sua morte.
Il testo di Helter Skelter dei Beatles ispirò Charles Manson (vuoi conoscere la sua inquietante storia? leggi qui).
Un altro aspetto sinistro della faccenda fu la dichiarazione della CNN: Lennon aveva previsto la propria morte nella canzone del 1980 “Help Me to Help Myself”, che recita:
“L’angelo della distruzione continua a braccarmi (…) Oh signore aiutami”
Inoltre nell’edizione USA del “Magica Mystery Tour” dei Beatles, si vedeva una foto di Lennon accanto ad un cartello su cui vi era scritto “The best way to go is by M e D C” le iniziali di Chapman.