Il servizio di videogiochi On Demand di Microsoft sta riscontrando pareri positivi, anche se non ancora diffuso. Ci vuole infatti molto tempo affinché Microsoft possa davvero proporsi attivamente con un servizio di gaming “On Demand” sul mercato, ma se consideriamo che Netflix è stato fondato il 29 agosto del 1997 e che solo in questi anni è riuscito a battere la televisione tradizionale per volume di utenti, non ci vuole molto per capire come il servizio di MS strizzi l’occhiolino a un futuro molto lontano. E se con film e serie tv siamo già abituati a fruire di nuovi contenuti mensilmente al modico prezzo di un DVD al mese, in futuro è molto probabile che potremo giocare i videogiochi appena usciti spendendo una frazione del prezzo di vendita dei titoli retail tradizionali. In tal senso esistono sul mercato diversi servizi che offrono un sistema simile a quello di “Netflix” applicato ai videogiochi e i più concreti sono Utomik e Xbox Game Pass. Il primo è un servizio che permette di giocare a un catalogo di oltre 700 videogiochi sempre in costante aggiornamento, potendo streamare i videogiochi in attesa che gli stessi vengano scaricati. In poche parole, con Utomik è possibile giocare ai propri videogiochi preferiti inseriti nel suo catalogo mentre il gioco è ancora in download. Dicorso diverso invece per Xbox Game Pass.
Diversamente da Utomik, Xbox Game Pass, lanciato qualche settimana dopo l’E3 2017, permette di giocare a un parco titoli man mano più vasto con il vincolo di dover scaricare ogni videogioco sull’hard disk locale. Pertanto, diversamente da Netflix o Utomik, non vi è attualmente possibilità di fare streaming del gioco nel corso del suo download. Una condizione che ai molti potrebbe non essere osservata come una penalità e infatti è proprio così. A non convincere i milioni di utenti Xbox ad abbonarsi al servizio di Microsoft è però il suo “striminzito” catalogo. Nella realtà dei fatti Xbox Game Pass offre titoli importanti a un prezzo di 9.90 euro al mese, tra cui Halo 5, la quadrilogia di Gears of War, Dead Rising 3, Recore. i due MGSV, ma anche ottimi titoli del passato tra cui Bioshock: Infinite, Banjo Kazooie Nuts and Bolts, i due Borderlands e altro ancora. Un catalogo che a conti fatti vanta di una offerta ludica di tutto rispetto. Vi è però un grande ostacolo da considerare: molti degli utenti Xbox che quotidianamente accendono la loro console, hanno già giocato tutti quei bei videogiochi.

Per ovviare a questo problema, Phil Spencer ha ben pensato di divulgare in rete una notizia, a mio dire, epocale. Secondo il team di Xbox, il servizio Xbox Game Pass offrirà l’accesso garantito a tutte le prossime esclusive in arrivo per la console verde sin dal loro giorno di lancio. Tradotto: tutte le volte che uscirà una nuova esclusiva Microsoft, la si potrà giocare sin dal Day One pagando solamente la modica somma di 9.90 euro al mese. Una cifra irrisoria e capace di far risparmiare tempo e denaro tant’è che se consideriamo il prezzo di uscita di tali giochi proposti solitamente a 70 euro, per eguagliare il loro prezzo di acquisto passerebbero ben 7 mesi di puro godimento. Una mossa davvero coraggiosa e che fa capire quanto Microsoft voglia fare sul serio con il suo servizio di gaming on demand. Partendo da questo presupposto, è quindi lecito pensare che Xbox Game Pass non sia più il futuro, bensì il presente della divisione gaming dell’azienda di Redmond.

Ma la mossa di Phil Spencer riuscirà a ottenere adeguati consensi? A mio dire si, ma non istantaneamente. Certo è che i forum sono già pieni di consensi da parte di videogiocatori entusiasti della mossa di Microsoft, ma vi è un grande zoccolo di videogiocatori che proprio non ne vuole sapere di abbandonare il formato fisico. Senza considerare il fatto che molto probabilmente gli sviluppatori di terze parti impiegheranno anni (se non decenni), a supportare servizi come Xbox Game Pass sin dal Day One dei loro prodotti. Una grande ironia, se consideriamo che sul piano economico Microsoft guadagnerebbe molto di più vendendo copie fisiche delle sue esclusive. Ma se pensiamo all’aspetto finanziario della situazione, possiamo ben immaginare un futuro di milioni di iscritti a Xbox Game Pass con un introito milionario mensile garantito nelle casse di Microsoft. Una mossa che a conti fatti pone vantaggi sia ai videogiocatori che potranno godere di tutte le esclusive Microsoft con una spesa annua di 118.80 euro, che a Microsoft che si vedrebbe carica di 118.80 euro annui da parte di ogni acquirente Xbox. Ma dove sta la fregatura?

La fregatura sta nell’idea stessa del servizio. In realtà non è una vera e propria “fregatura“, ma soltanto un dettaglio tecnico per altro già presente nel materiale fisico. Infatti, nello scenario in cui Microsoft dovesse in futuro terminare il servizio, tutti i videogiochi giocati e scaricati non saranno più disponibili e fruibili da parte dei videogiocatori. In poche parole, semmai Xbox Game Pass dovesse perire sotto i colpi della concorrenza, per i giocatori che avranno aderito al servizio sarà come non aver mai giocato (o quanto meno posseduto), i videogiochi con cui hanno passato interi pomeriggi (o nottate). Un dettaglio tecnico che, dal mio punto di vista, può essere considerato come ininfluente rispetto all’esperienza di gioco, ma che a molti collezionisti e cultori del fisico potrebbe invece dar fastidio. Certo è che il Gaming On Demand può essere un reale scenario futuro: poca spesa, tanta resa. Io stesso sono entusiasta di questi servizi di gioco “All Inclusive” ed entusiasta di poter in futuro poter videogiocare anche ai videogiochi appena usciti sul mercato con una spesa mensile minima: un ottimo modo per rendere il gaming ancor più democratico e accessibile.
In definitiva, faccio i miei complimenti a Microsoft: la sua mossa visionaria si dimostrerà essere corretta e a vantaggio di tutti noi. Ne sono sicuro, nella speranza che il servizio venga totalmente esteso anche agli utenti Pc.
AGGIORNAMENTO
Aaron Greenberg ha confermato tramite un Tweet che tutti i videogiochi presenti nel catalogo Xbox Game Pass con funzionalità Xbox Play Anywhere, se abbonati a Xbox Game Pass potranno essere fruibili anche su Pc.
@majornelson @XboxP3 @XboxQwik @Xbox @aarongreenberg will Play Anywhere be supported these same games? Basically if I play Sea of Theives via the pass will it still be playable on my windows 10 PC at no additional cost to the $10 a month? https://t.co/IFX65K6idv
— Commander Shonuff79 (@VH_Villains) 23 gennaio 2018