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Ema: le tavolette giapponesi dei desideri Preghiere, desideri o ringraziamenti

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Molti di voi le hanno sicuramente viste, non solo chi ha viaggiato fino in Giappone.
Molti di voi passandovi accanto avranno pensato: “ che carine “, “ vorrei poterne fare uno anch’io “…
Come darvi torto, ma molti non hanno la più pallida idea di cosa stia sfilando al loro fianco.
Ema.

Desideri.
Preghiere.
Ringraziamenti.

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Essi vanno scritti su apposite tavolette di legno a forma di pentagono irregolare.
Gli Ema vengono poi appesi in appositi spazi nei templi, dove i Kami, spiriti degli Dei, possono leggerli.
I desideri e le richieste che potete vedervi sfilare di fianco sono davvero variegati, dalla pace nel mondo alla possibilità di superare un esame scolastico.

Come sono nati gli Ema?
Inizialmente donare ai templi un cavallo, meglio se bianco, era simbolo non solo di ricchezza, ma anche una richiesta di fortuna e un desiderio di successo.
Con il susseguirsi dei periodi storici, dal cavallo in carne e ossa, si passò a disegni su tavole di legno.
Non solo cavalli, ma perfino artisti Kabuki dipinti su grandi tavole e donate ai templi, fino ai giorni nostri.

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Oggi sulle tavole vi possiamo trovare diversi disegni, dagli dei, al folklore, a figure tradizionali, fiori fino all’animale zodiacale dell’anno in corso.
Presso ogni tempio è possibile acquistare diverse tipologie di Ema.
Il prezzo varia in base alla ricercatezza della tavoletta, da un minimo di 400 yen a un massimo anche di 1000 yen.
Una volta acquistate, potrete scrivere il vostro desiderio, se volete farlo subito, con un pennarello particolare molto resistente e infine potrete appenderle nelle rastrelliere dedicate.
Tranquilli, potete anche acquistarle per portarle semplicemente a casa come ricordo.

Sempre più, soprattutto nei templi più grandi, si possono trovare tantissimi Ema scritti in innumerevoli lingue straniere.

Nei templi minori ( quelli più isolati ) invece è possibile che non vi siano monaci o comunque personale fisso per cui vi verrà chiesto di lasciare il denaro per le tavolette Ema in un contenitore o sul bancone.
I soldi con cui comprerete i vostri souvenir e la vostra possibilità di lasciare un messaggio ai Kami non saranno male utilizzati.
Essi, infatti, saranno spesi per la manutenzione e il mantenimento del tempio in questione.

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Dove finiscono tutti gli Ema?
Bella domanda, incredibile ma vero, queste tavolette sacre hanno una data di scadenza.
All’inizio del nuovo anno, precisamente il 15 gennaio, le vecchie tavolette sono bruciate nel rito Otakiage, per fare spazio ai desideri del nuovo anno.

Voi cosa ne pensate?

Francesca Bandini

Francesca Bandini

Totalmente avvolta nella sua bolla fatta di letteratura (principalmente fantasy, urban fantasy e distopico), ballo, recitazione, post produzione, cinematografia e fotografia. Cosplayer dal 2008. Dedita al violino come il celebre Sherlock Holmes, innamorata della chitarra come Jimi Hendrix (senza darle fuoco). Entra nel mondo del K-Pop senza passare dal via e fra i suoi gruppi preferiti del genere svettano Super Junior e AOA. Tanti anni prima sposa il genere J-Rock, dove i GazettE resteranno sempre sovrani nella sua playlist.