Golem Gates Recensione: un tris ben riuscito Golem Gates è il gioco sviluppato da alcuni veterani dell'industria che hanno coniugato tre generi videoludici diversi

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Se dovessi definire Golem Gates all’interno di un determinato genere videoludico, mi risulterebbe parecchio difficile. Questo perché l’opera di Laser Guided Games, software house indipendente statunitense formata da alcuni veterani dell’industria, risulta essere un piacevole mix tra RTS, MOBA e Card Game. Tre generi che apparentemente non condividono nulla sulla carta, ma che a conti fatti sono stati ben armonizzati in Golem Gates. L’esperimento ludico, al momento ancora in Early Access, sarà disponibile a tutti i giocatori a partire dal prossimo 28 marzo. Ma constatando che la build che abbiamo potuto testare a fondo non è altro che la release praticamente finale del gioco, abbiamo deciso di proporvi una recensione anticipata di quello che sarà Golem Gates al suo giorno d’esordio. E se ancora non avete compreso come uno strategico, un derivato dai medesimi e carte da gioco collezionabili possono essere incastrati assieme per formare un unico prodotto, allora non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione.

 

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Pronti per conoscere Golem Gates?

 

MIXA CHE TI PIACE

Come spesso accade in questi casi, la trama di gioco risulta essere un’ accozzaglia di idee utili al fine di delineare un contesto narrativo al gioco. Questo perché Golem Gates è soprattutto un videogioco da intendere in Multiplayer, ma che sa dare ore di divertimento anche nella sua modalità offline. La campagna di gioco è composta da 15 missioni in totale intervallate di tanto in tanto da filmati che riassumono a grandi linee i progressi compiuti dal giocatore. In parole povere, in un mondo devastato da antiche guerre si personifica l’Harbinger (in Italiano “L’Araldo”), potente essere vivente sopravvissuto alla desolazione del suo mondo. Attingendo potere dall’atmosfera del medesimo riesce a evocare arcane creature utili a sconfiggere i cattivoni provenienti dai Golem Gates. Niente di davvero speciale, ma l’obiettivo della campagna in singolo non è tanto quello di sorprendere con intricate trame al limite della fantasia, bensì di proporre scenari di gioco interessanti e divertenti.

 

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In Golem Gates si personifica l’Araldo, un sopravvissuto capace di evocare strane macchine per combattere i cattivi dei Golem Gates

 

Il Core Gameplay di Golem Gates è preso direttamente dagli RTS “Close Quartiers”, ovvero quegli strategici in cui il giocatore è chiamato a gestire un numero limitato di unità in uno spazio piuttosto ristretto (si pensi a Starcraft, per esempio). Ma se nei giochi tipici del genere si è tenuti a costruire edifici utili al fine di spawnare nuove unità, in Golem Gates tutto sarà affidato all’Araldo, l’unico che può effettivamente evocare gli Ash, le antiche creature belliche dell’universo descritto da Laser Guided Games. Basterà infatti la presenza del medesimo per poter chiamare tutte le unità possibili a rapporto, a patto di avere a disposizione abbastanza energia per farlo e soprattutto le carte adeguate per evocare unità nel modo corretto. In questo caso entra in scena il concetto di “Carte Collezionabili”, poiché ogni unità presente in-game (circa 100 attualmente), è rappresentata da una carta da gioco da inserire nel proprio deck da utilizzare in battaglia. Le carte rappresentano unità, costruzioni, trappole e tecnologie da impiegare in combattimento per  sconfiggere il proprio avversario. Per farlo, oltre a dover necessariamente selezionare alcune tra le carte disponibili nel proprio archivio (carte che si devono comunque sbloccare/acquistare), bisogna pianificare attentamente il proprio piano d’azione cercando di capire come sfruttare al meglio le varie mappe di gioco presenti in-game per utilizzare le carte giuste al momento giusto.

Un piano d’azione che deve tener conto di alcune meccaniche presenti, appunto, nei MOBA.

 

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Il gameplay di Golem Gates è frenetico e appagante

COMBATTI E CONQUISTA

Il level design delle mappe presenti in Golem Gates tanto ricorda quelle proposte nei vari MOBA presenti sul commercio. In particolare le mappe si compongono solitamente di lunghi corridoi da percorrere con le proprie macchine seminati da punti di interesse come le utilissime fontane di energia. Queste ultime risultano essere fondamentali al fine del corretto prosieguo della battaglia, poiché necessarie al fine di accumulare più energia in minor tempo potendo quindi evocare macchine più forti ad un rateo più alto. Non solo: le fontane di energia sono anche utili per avere una chiara visione del territorio circostante, potendo quindi monitorare gli spostamenti del giocatore avversario ottenendo quindi un vantaggio tattico. Inutile dire che la conquista delle fontane energetiche occupa la maggior parte delle preoccupazioni in partita, tant’è che la loro conquista è decisamente necessaria per vincere il match. Riuscire quindi a gestire il campo di battaglia in modo intelligente e strategico, dovendo per giunta decidere anteriormente quali carte portare in-game dovendo necessariamente poi capire come sfruttarle nel modo corretto nella mappa di gioco, creano le supposizioni di un gameplay ben più profondo di quello che ci si può aspettare.

 

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Riuscire a vincere un match non è cosa affatto facile, anche se seguendo le vicende narrate nella campagna in singolo è possibile comprendere le tattiche più utili grazie alle missioni ideate come una sorta di grande tutorial. Nonostante tutto però, gli scontri non durano mai uno sproposito ed è usuale riuscire a concludere una partita entro la mezzora. Una mezzora densa, veloce e frenetica che mette a dura prova anche chi di RTS ne mastica tantissimi quotidianamente, creando le supposizioni di match decisamente appaganti ed elettrizzanti. In definitiva, posso assolutamente dire che il gameplay mix di Golem Gates è sorprendentemente riuscito. In ultimo luogo, è giusto specificare che le nuove carte sono spesso ricevute alla fine del match come loot della vittoria, soprattutto se si riesce a sconfiggere al meglio l’avversario.

 

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Per vincere bisogna impegnarsi molto, ma il tutto risulta essere sempre divertente e intuitivo

 

UNA BELLEZZA ANTICA

Laser Guided Games è una software house formata da veterani dell’azienda che hanno partecipato allo sviluppo di videogiochi quali Unreal Tournament e Gears of War. Insomma: non parliamo di bruscolini. Se pensiamo che lo studios è stato supportato da Hollow Earth, ufficio formato da concept designer che hanno collaborato alla produzione di film quali Spiderman: Homecoming, Iron Man, The Avengers e in videogiochi come Red Faction e MachAssault 2, non è difficile capire come mai Golem Gates proponga un colpo all’occhio così gradevole. Non stiamo parlando di un lato tecnico da urlo, nè di modelli poligonali da milioni di triangoli. Piuttosto parliamo di una modellazione armoniosa e ben contestualizzata, che ben si sposa con l’atmosfera di gioco. Oltre alle unità tutte rappresentate in-game con modelli 3D dedicati, è inoltre possibile ammirare discreti effetti speciali che impreziosiscono l’immagine finale.

 

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artisticamente parlando, Golem Gates è molto gradevole

 

Che sia l’esplosione di qualche torretta, le scintille di qualche graffio tirato da qualche mechalupo, o i proiettili di un gigante robot, nel pieno della battaglia è impossibile rimanere indifferenti dalla particolare direzione artistica di Golem Gates. Il tutto gira alla perfezione e senza stressare troppo hardware anche un po’ datati, sebbene una discreta potenza di calcolo è sempre necessaria al fine di godere al meglio del titolo di Laser Guided Games. Non voglio certo asserire che Golem Gates non sia a sufficienza ottimizzato, ma trattandosi di una produzione indipendente è lecito aspettarsi che i suoi algoritmi non siano progettati allo stato dell’arte per favorire la loro fruizione sui tanti componenti hardware presenti sul mercato. Lode invece al sonoro del titolo. La colonna sonora della produzione di Laser Guided Games è davvero lodevole e capace di evocare un’atmosfera adeguata e coerente al contesto del gioco. Al proposito mi aspetto che gli sviluppatori rendano presto disponibile una raccolta delle tracce utilizzate nel titolo: sono davvero gradevoli e farebbero felici anche i cultori della Synthwave.

 

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L’atmosfera di Golem Gates è coerente con lo spirito del gioco. La colonna sonora poi, è eccezionale

 

IN THE CONCLUSION

Il lavoro di Laser Guided Games mi ha davvero sorpreso. Ero inizialmente dubitante riguardo all’idea di mischiare assieme tre generi completamente diversi di gioco, ma a quanto pare l’esperienza degli sviluppatori ha giocato un ruolo importante nella fase di sviluppo del titolo. Golem Gates è divertente da giocare, graficamente appagante e abbastanza User Friendly per essere giocato anche dai giocatori più occasionali. Certo l’idea è quella di creare un videogioco che possa poi in futuro evolversi in qualcosa di mastodontico a livello multiplayer, ma Laser Guided Games ha ben pensato di rimanere coi piedi per terra concentrandosi soprattutto a offrire una campagna in singolo solida e interessante. Se poi Golem Gates prenderà piede anche in forma multiplayer, beh: quello lo decideranno i giocatori. Sta di fatto che Golem Gates è un videogioco intelligente e sviluppato in modo intelligente: lo consiglio praticamente a chiunque, anche perché ad un prezzo previsto di 19,90 euro è davvero un peccato lasciarlo sullo scaffale virtuale di Steam.

 

  • Direzione artistica
  • Sonoro
  • Gameplay
  • Fattore "Supermix"
4.5

In Breve

Golem Gates è un gioco riuscito. Non siamo davanti ad alcuna rivoluzione, ma alla concretizzazione di un ottimo cocktail shakerato a dovere. Il gioco di Laser Guided Games è divertente, appagante e discretamente originale. Sa regalare ottime partite online e non lascia insoddisfatti nella sua campagna in singolo. In poche parole: consigliato!

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.