The Ritual : C’è un film Inglese, diretto da un Americano, ambientato in Svezia e fidatevi non è una barzelletta
4 Amici partono per una gita a base di trekking sulle montagne Scandinave, in onore del quinto membro del loro gruppo, morto durante un tentativo di rapina, durante l’escursione però una deviazione dal percorso trasformerà la scampagnata in una lotta per la sopravvivenza.
The Ritual AkA Il Rituale per noi italiani, è un film horror diretto da David Bruckner su una sceneggiatura che Joe Barton ha adattato a partire da un romanzo horror di Adam Nevill.
Fra gli ingredienti della pellicola ci sono :
- Una comitiva di amici
- Un bosco
- Una casa abbandonata
- Strane presenze
Inutile dire che il pensiero corre velocemente ad un classico del genere boschivo come The Blair Witch Project, del però quale non eredita la telecamera in stile Mockumentary, ma sicuramente molte ispirazioni del regista provengono dritte dritte da questa pellicola.
Una variabile dai miti del nord
Prodotta dalla casa produttrice Imaginarium del guru della motion capture Andy Serkis e distribuito da Netflix. The Ritual mescola abilmente un alto numero di topoi del genere, con scricchiolii sinistri, rami che si muovono all’improvviso e versi inquietanti; introducendo nell’equazione la variante scandinava della creatura lo Jǫtunn, il mangiatore di uomini, figlio bastardo di Loki.
La creatura disegnata da Keith Thompson ( spesso collaboratore di Guillermo Del Toro) è la nota più positiva dei 94 minuti di film, peccato solo che lo Jǫtunn e il suo culto vengano introdotti solamente sul finire, senza poterli quindi esplorare con il dovuto minutaggio.
Al contrario della trama, interessante ma opaca, brillano le musiche di Ben Lovett, sempre molto disturbanti e con i giusti tempi per non cadere nei soliti espedienti Jumpscare. Ottimo anche il comparto fotografico guidato da Andrew Shulkind,il quale giocando con i colori e rendendo ogni scena splendida da vedere.
Il cast
Solamente pochi nomi, i 5 membri del gruppo di amici iniziale composto da Rafe Spall (La grande scommessa), Arsher Ali, Robert James-Collier (Downton Abbey), Sam Troughton (Alien vs Predator) e Paul Reid.
La trama gioca poco con il background psicologico dei personaggi (2 o 3 accenni per sbloccare qualche passaggio morto) e i dialoghi solo spesso semplici e prevedibili quindi il lavoro dei 5 non risulta molto complesso, una prestazione nella media.
In conclusione
The ritual non rimarrà nella storia del cinema horror, ma nella sua mancanza di originalità trova il giusto equilibrio fra gli elementi che gli permette di attraversare quasi indenne le insidie di un bosco pieno di titoli simili e raggiungere una buona sufficienza piena.
Per tutte le notizie sul mondo di Netflix seguite punto Netflix su Facebook