4Hoods 2: Navi Nella Nebbia – La recensione Continua l'avventura fantasy degli avventurieri incappucciati nella nuova serie Bonelli Young, varrà la pena di continuare questo viaggio?

Prosegue con il secondo numero, dal titolo Navi Nella Nebbia, la nuova serie mensile fantasy della linea Bonelli Young: 4Hoods. Per avere tutte le informazioni sulla serie in generale e sapere il nostro parere sul numero d’esordio vi rimandiamo alla recensione del primo albo di 4Hoods. Anche in questo caso troviamo due storie all’interno: Navi Nella Nebbia, quella principale e divisa in due parti, e Ampio Castello Finemente Ristrutturato. Occasione!, ambientata “diverse lune prima”. Entrambe sono state scritte da Federico Rossi Edrighi, la prima con disegni di Riccardo Torti e colori di Andrea De Dominicis, mentre il lato artistico della seconda è stato affidato a Giulio Rincione (Paperi, Paranoiae, Vite di Carta), una scelta decisamente inaspettata.

Squali spettrali, Navi fantasma e Trichechi mannari

La storia che dà il nome all’albo riprende l’avventura principale dei 4Hoods, che dopo aver salvato la Principessa Coraggio, devono ritornare sani e salvi al Club dell’Avventura. I cinque avventurieri si rivolgono quindi al loro vecchio amico Dentescuro, pirata e capovillaggio di Porto Zannavorio, in cerca di un passaggio su una nave mercantile. Partire però è impossibile perchè il villaggio è circondato da una fitta nebbia, che non si diraderà finchè gli spiriti che l’hanno evocata non saranno scacciati. I nostri eroi decidono quindi di risolvere il problema, imbarcandosi in un’avventura che mescola elementi marinareschi e spettrali: un gigantesco squalo che nuota nella nebbia, un vascello pirata fantasma, una grande battaglia contro i corsari sul ponte della loro nave a suon di magie, spadate e oggetti magici. Il tutto ci offre una storia appassionante, che nonostante una linearità che fa parte della natura di questa serie, offre dei buoni colpi di scena e risulta migliore e più interessante di quella letta nel primo numero. I cinque personaggi principali si riconfermano tutti simpatici e ben affiatati, dando ancor più mostra ognuno delle proprie peculiarità, sia come carattere che negli scontri. Anche i personaggi secondari e i nemici sono ben delineati e viene fornito loro un minimo di background. Sia ben chiaro, non è nulla di troppo approfondito (giustamente dato il target giovane di 4Hoods), ma li rende sicuramente più affascinanti di un Gigante delle Nevi il cui unico scopo è spaccare tutto.

Anche dal lato artistico il lavoro rimane molto buono, con il solito mix di stile semplice per i personaggi e più realistico per gli sfondi e i nemici più grandi e spaventosi. Come il primo numero offriva paesaggi innevati ottimamente realizzati, anche in questo caso il disegno più dettagliato, unito a colori splendidi, delineano un’ambientazione molto suggestiva, tra cui spiccano le tavole che vedono la nave fantasma solcare il mare di nebbia. Una piccola mancanza è il fatto che non sia stata utilizzata la tecnica di passare al realismo anche per i personaggi in occasione di alcune azioni speciali, come visto nel primo numero.

L’architetto pazzo

A chiudere l’albo troviamo Ampio Castello Finemente Ristrutturato. Occasione!, storia ambientata nel passato dei 4Hoods, che già dal titolo fa intuire che ci troviamo davanti a qualcosa di un po’ diverso dalle avventure del filone principale. Ciò che salta all’occhio fin da subito sono i magnifici disegni di Giulio Rincione, che uniscono in modo perfetto lo stile semplice che fa da base alla serie e quello spigoloso e unico dell’artista. Questa volta il quartetto dovrà riportare alla normalità un castello che un architetto folle ha trasformato in un crogiolo di mostri tentacolati, porte dentate e portali verso nuove dimensioni. La vicenda risulta quindi perfetta per permettere a Rincione di dare sfogo al suo estro, realizzando tavole esplosive e di grande impatto, intricate e dal gusto lovecraftiano. Sicuramente qualcosa di inaspettato per una serie come questa, ma altamente gradito. Si spera che l’idea di realizzare storie secondarie, che permettono di sperimentare maggiormente, con trame e disegni più particolari venga ripetuta in futuro.