’68 #1 – La recensione Zombie, vietcong e l'esercito americano. Un mix esplosivo e carico di adrenalina

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Il concetto e l’idea alla base di ’68 nacquero grazie all’intuizione dello sceneggiatore della serie Mark Kidwel che, nel 2004, si era ispirato al classico di George A. Romero John Russo La notte dei morti viventi. L’idea era quella di espandere la visione dell’apocalisse zombie al di là dei confini della Pennsylvenia rurale e porsi la domanda “Se lì è andata così, cos’è successo nel resto del mondo quando, nel 1968, i morti viventi sono tornati in vita?”

E’ grazie a questa domanda che la mente di Kidwell ha creato l’universo di ’68, mondo in cui i morti sono tornati in vita, la particolarità della storia? E’ ambientata in Vietnam. L’esercito americano è nel pieno della guerra del Vietnam e lotta ogni giorno nella giunga prestando attenzione agli agguati dei Vietcong. Il 13 febbraio 1968 prende il via la storia difatti l’esercito si ritrova faccia a faccia con qualcosa di più pericoloso e spaventoso dei vietcong, i morti sono tornati in vita e hanno famedi carne umana. L’apocalisse è iniziata!

’68 è stato inizialmente pubblicato da Dead Dog Comics che però ne blocco la distribuzione dopo pochi numeri. La serie venne così pubblicata da Image Comics ed ottenne un successo clamoroso  negli States. In Italia Saldapress ha già portato l’intera serie in volumi brossurato ma a partire dal 26 giugno ha deciso di riproporre la serie in spillati da 48 pagine così da ridare lustro ad una serie davvero valida.

Questo primo numero ha una funzione prettamente introduttiva spiegando brevemente in quale clima si trovi l’esercito americano e l’estremo desiderio dei soldati di ritornare a casa. Ancora non si capisce quali saranno i protagonisti, quanto è già diffuso il virus e nemmeno riusciamo a capire se qualcuno dei personaggi presentati stia realmente capendo cosa stia succedendo.

La narrazione di Kidwell è assolutamente perfetta perchè riesce a far immedesimare il lettore nel pesante clima della guerra in Vietman e devo dire che, nonostante qualche dubbio iniziale, il formato ridotto a 48 pagine non stona assolutamente. La serie ha molto da raccontare e spiegare ma nonostante questo riesce a muoversi agevolmente in meno di 50 pagine dando sin dal primo numero molti spunti interessanti.

Agli ottimi testi di Kidwell rispondono gli splendidi disegni di  Nat Jones che riesce a riportare in totale chiarezza e semplicità una storia carica di adrenalina. La combinazione perfetta tra i disegni di Jones e i colori di Jay Fotes la notiamo nelle sfumature e i giochi di colori/chine nere che danno pienamente l’idea di un’ambientazione cupa e dura come quella della guerra in Vietnam.

Vi consiglio la lettura dell’introduzione proposta da Saldapress perchè vi darà una breve panoramica della storia editoriale di ’68 e presenterà velocemente quello che ci aspetterà nei prossimi mesi.

Spero vivamente che questa serie riesca a trovare lo stesso (meritato) successo che ha avuto negli States. Non ci resta che aspettare il mese di luglio per scoprirne di più su questa “nuova” apocalisse zombie.

 

 

 

Andrea Patruno

Nerd certificato dal 1991, ha imparato a leggere con Topolino e romanzi storici. Tutt'ora divora libri, fumetti, film e serie TV. Laureato in comunicazione e marketing, con specialistica successiva in comunicazione, con una tesi dal titolo "Nuovi media e comics nella multicanalitá: la modernità semantica emergente del fumetto".