Diretto da Nicolas Winding Refn e tratto da un libro scritto da James Sallis. In Drive, Ryan Gosling interpreta il ruolo di un autista di macchine di Los Angeles, che di giorno lavora come stuntman per le produzioni cinematografiche, mentre di notte guida le auto nel corso delle rapine. Driver è per natura un lupo solitario, eppure non riesce a fare a meno di innamorarsi di Irene, la sua affascinante vicina; una giovane e indifesa madre, che dopo il ritorno del marito, Standard, dal carcere, si ritrova invischiata in un pericoloso giro criminale. In seguito ad una rapina andata male, il cui scopo era ottenere il denaro necessario a Standard per pagare il pizzo, Driver si trova costretto ad agire per difendere la ragazza di cui è innamorato, mentre è inseguito da una pericolosa organizzazione di criminali.
La trama di Drive è semplice, la sinossi non nasconde nessun plot twist fra le sue pieghe, una sceneggiatura che probabilmente lasciata nelle mani di altri registi si sarebbe scolta come neve al sole, ma che fortunatamente per gli spettatori è finita nelle mani giuste. Refn, infatti, dimostra ancora una volta la sua bravura dietro la macchina da presa, mettendo il suo stile al servizio della trama. Ecco quindi che lo spettatore si ritrova una pellicola con pochi dialoghi e lunghi sguardi, dove le riprese sono curate in maniera quasi maniacale.
Il ritmo è lento, ma pronto ad esplodere in attimi di violenza e sangue repentini e feroci, il tutto accompagnato dalla colonna sonora curata da Cliff Martinez.
“Dammi ora e luogo e ti do cinque minuti: qualunque cosa accada in quei cinque minuti sono con te, ma ti avverto, qualunque cosa accada un minuto dopo sei da solo. Io guido e basta!”
Basta solamente il lunghissimo prologo per capire se il mondo di Drive fa per voi. Se il vostro gusto abbraccerà la visione del regista danese, difficilmente rimarrete delusi dal mix d’azione ed emozione, sentimento e violenza che vi troverete a vedere nei quasi 100 minuti di durata dell’opera.
La pellicola si esalta anche grazie alle prestazioni sopra le righe dei suoi protagonisti, primo su tutti Ryan Gosling (La La Land) perfettamente calato nel ruolo del taciturno protagonista senza nome. Driver, però non è l’unico degno di menzione, assieme a lui nel cast anche Carey Mulligan ( Nemico Pubblico), Bryan Cranston (Breaking Bad), Albert Brooks (Taxi Driver) , Oscar Isaac (Ex Machina) e Ron Perlman (Hellboy)
Con Drive, Refn è riuscito a strappare consensi a pubblico e critica, vincendo il premio come miglior Regia al Festival di Cannes 2011 e lanciando definitivamente se stesso e il suo protagonista nel mondo del cinema che conta. L’estrema capacità del regista di generare immagini “forti” ha portato in vita un protagonista iconico, un vendicatore notturno che usa il suo giubbotto in raso come emblema, diventato subito il simbolo di un titolo entrato di diritto negli instant classic del cinema contemporaneo.
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