Steam, Origin e uPlay sono solo tra i più famosi distributori videoludici online. Il download digitale dei titoli ha innumerevoli vantaggi, tra cui la comodità e i prezzi oltremodo vantaggiosi. Per questo motivo non è una sorpresa per gli appassionati del settore sapere che GameStop non sta avendo vita facile nel suo campo, e che ben presto potrebbe essere acquistato da un’altra compagnia.
Sono molteplici le motivazioni che hanno portato allo sconforto collettivo. La catena ha infatti ricevuto alcuni brutti colpi negli ultimi mesi. Primo fra tutti, l’inaspettatissimo abbandono di Micheal Mauler per motivi personali. Dopo soli tre mesi, il nuovo CEO ha lasciato il posto al suo collega Shane Kim. Durante l’anno scorso, inoltre, sono state chiuse ben centocinquanta (150) filiali, dovendo successivamente affrontare alcuni problemi di sicurezza.
Per farla breve: i contenuti digitali hanno schiacciato GameStop che non gode di certo di una bella fama. Sono molti gli utenti che hanno deciso di abbandonare il marchio e acquistare, dove possibile, solo da piccoli rivenditori, portando la compagnia a cominciare le trattative per un’acquisizione esterna.
La vendita del franchise interesserà soprattutto i grandi investitori, ma i dettagli non sono stati ancora rilasciati e non vi è ancora alcuna promessa.
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GameStop è paragonabile ad un padre di famiglia in piena crisi di mezza età. E’ stato un uomo in carriera, ai suoi tempi era un luminare del suo settore, ma cerca di confondersi tra i giovani non realizzando che i tempi sono cambiati, e i jeans a zampa non vanno più. Nonostante sia conosciutissimo e cerchi di rinnovarsi con migliaia di promozioni diverse, il marchio di GameStop poggia sulla vendita di console, copie fisiche e videogiochi usati. Tutto questo, per i nuovi giocatori, non è abbastanza. L’utente medio può acquistare la nuova xBox con comodità dalla sua cameretta e scaricare l’ultima uscita in giusto qualche ora. Ad un prezzo decisamente migliore.
Vendere l’intero gruppo non risolverà i suoi problemi, ma potrebbe essere un’ottima chance per tentare di rinnovarsi. La comunità videoludica ha intrapreso, negli ultimi anni, una vera e propria crociata contro il gigante del retail, accusandoli ironicamente di furto in varie occasioni.
Projectnerd.it seguirà, naturalmente, tutti gli sviluppi, ma per il momento non sono stati rivelati altri dettagli.
