Jurassic World Exhibition - projectnerd.it

Jurassic World: The Exhibition – l’esposizione interattiva a Parigi Fino al 2 settembre 2018 la mostra nella capitale francese con dinosauri animatronic e le scenografie originali del film

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In occasione dell’uscita nelle sale di tutto il mondo di Jurassic World – Il regno distrutto, a Parigi è approdata una mostra interattiva interamente dedicata al celebre franchise, Jurassic World: The Exhibition. Allestita nello spazio della Cité du Cinéma, a Paris- Saint Denis, che già aveva ospitato esposizioni simili, come quella degli Avengers o quella a tema Harry Potter, l’esposizione resterà nella capitale francese fino al 2 settembre 2018.

Visto il successo che il nuovo episodio della saga sta avendo in tutto il mondo, e in particolare in Italia, dove è campione di incassi, abbiamo pensato potesse essere interessante andare a dare un’occhiata di persona all’esposizione, per assicurarsi che possa valer la pena per i fan italiani di passaggio in quel di Parigi di visitarla.

Jurassic World: The Exhibition è una mostra immersiva e interattiva, creata utilizzando parte delle scenografie originali dei film e un discreto numero di dinosauri animatronic. Lo stesso Jack Horner, il paleontologo statunitense già consulente di Spielberg ai tempi del primo Jurassic Park, ha contribuito a rendere la ricostruzione il più credibile e fedele all’originale possibile.

Lo sforzo per ricreare le atmosfere del film è in effetti notevole: appena arrivati ci si imbarca nel battello che trasporta i visitatori all’Isla Nublar, con tanto di video informativo su ciò che ci aspetta sull’isola (sfortunatamente, solo in francese con sottotitoli in inglese). Quando si aprono le porte della stanza, ci si trova davanti ad una versione, ridotta ma pur sempre estremamente simile a quella del nostro ricordo del film, del portone di ingresso al parco.

Jurassic World The Exhibition projectnerd.it
Jurassic World – The Exhibition: la porta d’entrata

Il primo impatto è decisamente impressionante: un enorme brachiosauro ci sovrasta, muovendosi in maniera realistica (per quanto non ci siano oggettivamente termini di paragone – chi ha mai visto come si muova un dinosauro dal vero?). Complici comunque la taglia degli animatronic e alcune luci sapientemente dosate, l’effetto generale è di trovarsi se non in una scena del film, quantomeno sul set di uno dei tanti Jurassic.

Dopo una serie di dinosauri in ordine sparso si arriva al laboratorio del dottor Wu, perfettamente ricostituito in tutti i dettagli: una collezione di rocce d’ambra con dentro imprigionati i vari insetti da cui ricavare il DNA dei dinosauri, le incubatrici con uova e piccoli rettili neonati che a sorpresa fanno qualche movimento, e anche la possibilità di creare una propria immagine di dinosauro da inviarsi alla propria mail. O a quella di projectnerd, se volete.

Jurassic World non sarebbe però tale senza qualche dinosauro che perde la pazienza e si mette a minacciare visitatori ignari. Per rendere l’illusione completa, si entra allora nella gabbia del temibile T-Rex, e si assiste alla scena ormai cult del primo film, quando il simpatico carnivoro tenta di ribaltare l’auto con imprigionati i bambini. DISCLAIMER: non sono stati usati visitatori veri, bambini o pupazzi rappresentanti bambini nella scena.

Jurassic World - T Rex projectnerd.it
Jurassic World – The Exhibition – il T-Rex all’attacco

Per accontentare fan vecchi e nuovi, si incontra anche Blu (l’unico dinosauro non animatronic dell’esibizione), in una stanza buia per garantire “l’inganno dei sensi”, ma oggettivamente un filo troppo, al punto che, nel caso ci sia molto pubblico, si rischia di vedere ben poco. Non manca l’ibrido iper-aggressivo del primo Jurassic World, che fa il suo show di ruggiti vari ed eventuali davanti ad un impassibile stegosauro zen che continua a brucare l’erba come se niente fosse.

Si termina in una stazione conclusiva, con ologrammi, possibilità di spolverare fossili, creare ibridi, e darsi ad altre attività – adatte per la maggior parte più che altro a dei visitatori bambini, oggettivamente. Se amate immergervi fino in fondo nell’esperienza jurassica, avrete anche la possibilità di inserire la vostra mano (non proprio fino al gomito) in un cumulo di gioiosi escrementi rettiliani, come prima di voi hanno fatto la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern) e l’impettita manager interpretata da Bryce Dallas Howard, in una scena alquanto disgustosa fortunatamente tagliata dalla versione finale del primo Jurassic World.

Nel complesso, l’esibizione è molto ben fatta, gradevole per gli adulti (soprattutto se parecchio fan della saga) e molto piacevole per i bambini, per cui sono pensate molte delle interazioni.

L’unica grande pecca è che è oggettivamente troppo corta, soprattutto per il prezzo del biglietto, 19,10 euro per gli adulti e 15,90 per i bambini (con possibilità di pass famiglia 2 adulti 2 bambini a 64,90 euro).

Da fan dell’universo Jurassico può probabilmente valere la pena. Certo, se avessero aggiunto qualche sala in più, il costo dell’entrata sarebbe sembrato più giustificato. La durata totale della visita varia da 1 ora a 1 ora e mezza.

Fateci sapere le vostre impressioni e i vostri pareri nel caso decidiate di andare, e date un’occhiata al nostro reportage video dell’esperienza che abbiamo fatto noi per voi.

Ginevra Van DeFlor

Autrice di “BACK TO SCHOOL L’insostenibile pesantezza dell’essere Genitori-di-Allievi”, libro umoristico sulle disavventure quotidiane che tormentano papà e mamme di bambini in età scolare, vive attualmente a Parigi con la sua famiglia. Amante del cinema, frequenta regolarmente le sale sia con i figli sia con le amiche, il compagno o da sola, e collabora con diversi siti scrivendo, tra le altre cose, recensioni dei film visti, spesso in anticipo rispetto alle uscite in Italia. Soffre di un'acuta forma di binge-watching di serie tv, in particolare genere sci-fi, sovrannaturale, ma anche period dramas, qualche chick-flick tv shows, crime shows, insomma, chi più ne ha più ne metta. Divoratrice di libri (ultimamente anche molti per l'infanzia, per ovvie ragioni), appassionata di arte, teatro e viaggi, vive in perenne lotta contro il tempo. E di solito vince il tempo.