Sulla mia pelle: La pellicola Netflix più potente e decisiva prodotta in Italia Sulla mia pelle è l'ultima fatica di casa Netflix, che ha dato una grossa mano alle produzioni Italiane

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Sulla mia pelle. Mai titolo fu più appropriato. La pellicola è stata presentata durante loa 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, facendo rilasciare al pubblico ben sette minuti di applausi. Crudo, decisivo, drammatico, dinamico ed impattante. Un impatto talmente forte consolidato dalla perfetta e stratosferica peromance di Alessandro Borgi che grazie alle eccellenti riprese di Alessio Cremonini, che ha costruito e preparato il personaggio, in maniera perfetta, credibile e incredibile, tanto da far piangere lacrime amare agli spettatori, che con una forte morsa nella stomaco vengono divorati, e trasportati nel vortice in cui è caduto Stefano Cucchi, il ragazzo romano di appena 30 anni, deceduto in carcere per circostanze ancora non definite.

Ovviamente non stiamo qui a parlare di questo drammatico e triste caso, ma andiamo ad analizzare la pellicola, che si appresta a diventare un punto fermo della produzione italiana targata Netflix, che andrà ad influire in maniera positiva anche sul mercato estero, così da innalzare i nostri talenti italiani.

Stefano Cucchi è un giovane ragazzo romano, che durante una serata condivisa con un amico viene fermato dai Carabinieri, che insistentemente cercano e scovano alcuni tipi di droga, in possesso dai due ragazzi, e vengono quindi portati in caserma.

Qui, Cucchi affronta a viso aperto la sua “piccola condanna” inconscio di quello che stava per accadere, inconsapevole che avrebbe affrontato l’inferno sceso in terra.

Due righe per la trama bastavano e avanzano purtroppo. Tutta Italia, nel lontano 2009, ha assistio in maniera indiretta a questo caso, che ha sconvolto tutto e tutti, tanto da diventare uno dei casi di cronaca nera più incisivi ed immortali del nostro paese.

Alessio Cremonini, dirigie una delle pellicole più forti e brutali del nostro tempo, andando a raccontare una vicenda devastante che ha distrutto la famiglia interessata, e l’Italia intera. Un prodotto cupo, massacrante e distuttivo raccontato in maniera eccellente dal cast che ha partecipato alla produzione, che ha saputo confezionare un’opera d’arte destinata a diventare immortale.

In Sulla mia pelle, nulla è laciato al caso, tutto si distrugge. La pellicola è ovviamente un atto di denuncia verso l’evento descritto, ma non vuole assolutamente lasciare passare il messaggio che Stefano fosse innocente, nulla lascia pensare a questo, il concetto sia chiaro. Il film deve essere apprezzato, visionato ed ispezionato dallo spettatore, che da “impotente” deve assistere alla vicenda finita inguistamente per la vittima, che in poche parole racchiude tutte l’essenza della sua consapevole colpa, che gli è costata la vita per causa di un sistema democratico non funzionante come dovrebbe:

Io mi dichiaro innocente per quanto riguarda lo spaccio e colpevole per quanto riguarda la detenzione.

Due righe per raccontare una persona, per raccontare la vicenda che ha afflitto Stefano nel film “Sulla mia pelle”. Il ragazzo fin da subito ha ammesso le sue colpe, ha sempre detto le cose come stanno, ma questo non è bastato. Il volto della verità e dell’anima, massacrato violentemente per un azione che non avrebbe avuto conseguenze devastanti, un volto che rimarrà per sempre impresso nella nostra memoria.

punto Netflix

  • Sceneggiatura
  • Scenografie
  • Fotografia
  • Musiche
  • Recitazione
4

Riassunto

Sulla mia pelle è una pellicola forte, devastante ed incisiva. Un pugno forte ti arriva nello stomaco, ma il dolore si espande piano piano, e proprio come Stefano Cucchi, veniamo devastati in maniera lenta e dolorosa. La prova attoriale di Alessandro Borgi, che oltre alla trasformazione radicale che ha subito, rilascia anche una mimica facciale da brividi, che il regista Alessio Cremonini cattura e fotografa in maniera meravigliosa. Un eccellente mix tecnico che racchiude tutta l’essezna della vicenda, che grazie a questa produzione nessuno potrà ne dimenticarla ne ignorarla.

Nicola Gargiulo

Nerd dal 1994. Da ormai 23 anni sperimenta, analizza ed esprime la grande evoluzione di questa cultura, invadendo le vostre casa con righe struggenti e evolute (poca autostima).