ATTENZIONE SPOILER: il seguente articolo contiene SPOILER su X-Men Blue #34, attualmente in vendita negli Stati Uniti
Magneto riporta in scena una delle sue basi più note in X-Men Blue. Nel numero 34 della serie Marvel Comics assistiamo al ritorno di una storica struttura del Signore del Magnetismo: la base orbitale Asteroide M.
X-Men Blue #34, attualmente in vendita negli Stati Uniti, è scritto dallo sceneggiatore Cullen Bunn. Ai disegni troviamo Marcus To, con colori di Matt Milla e lettering originale di Joe Caramagna. Copertina di R.B. Silva.
Nell’albo Magneto torna dal suo viaggio 19 anni nel futuro, raccontato nello scorso numero della serie, in cui abbiamo anche assistito al rientro in scena della Confraternita dei mutanti malvagi. Non è un caso se quest’ultima e la base Asteroide M siano ricomparse insieme, in quanto segnano entrambe il definitivo ritorno di Magneto alle proprie radici malvagie.
Durante la trama di X-Men Blue il Signore del Magnetismo si era posto come guida e tutore dei cinque giovani X-Men originari dislocati nel tempo, protagonisti della serie. L’arco narrativo Mothervine ha però riportato a galla l’indole violenta e aggressiva di Magneto, costretto ad eliminare numerosi suoi fratelli mutanti perché infettati dal virus diffuso da Emma Frost, Havok, Bastion e Miss Sinister.
Il viaggio nel tempo intrapreso da Magneto, in cui ha assistito al futuro che attende i mutanti in Extermination, ha chiarito al Signore del Magnetismo come non esista altra via per proteggere i la sua specie se non quella della forza e della violenza. Una via che prevede, appunto, la ricostituzione della Confraternita dei mutanti malvagi e dell’Asteroide M come sua base operativa.
L’Asteroide M ha fatto la sua prima apparizione in X-Men #5 del 1964. Si tratta di una base posta su un asteroide in orbita intorno alla Terra, la cui creazione, tra l’altro, è intrinsecamente legata alla stessa nascita della Confraternita, il che rende dunque il loro comune ritorno in X-Men: Blue particolarmente significativo e suggestivo. E’ anche uno dei luoghi preferiti dai vari sceneggiatori degli X-Men, dato che nel corso degli anni ci sono state sei versioni dell’Asteroide M.
La prima, quella presente in X-Men #5 del 1964, fu creata da Magneto appunto per ospitare la sua nuova Confraternita, composta dai suoi figli Wanda e Pietro Maximoff, vale a dire Scarlet e Quicksilver. Era stata progettata in modo da potenziare i poteri mutanti di Magneto, ma non fu in grado di resistere all’attacco degli X-Men, che la distrussero.
Magneto ricostruì l’Asteroide M quando la sua cittadella antartica venne compromessa, ma anche questa seconda versione venne distrutta. Quando infatti Warlock, il personaggio dei New Mutants, giunse per la prima volta sulla Terra, entrò in rotta di collisione con la base orbitale, demolendola.
La terza versione dell’Asteroide M era molto più impressionante: costruita per sostenere un’orbita geosincrona a circa 250 km dalla Terra, ospitava strutture mediche e scientifiche, dozzine di robot di servizio, centinaia di stanze e persino una piscina. Fu costruita da Magneto quando iniziò a lavorare con il Club Infernale: conoscendo la slealtà dei membri del gruppo, la base era stata pensata dal Signore del Magnetismo come rifugio in caso di necessità. Questa versione della base venne stata distrutta dagli Accoliti che, originariamente, avevano ricevuto asilo sull’asteroide.
Una quarta versione venne creata da Xorn, un mutante che fingeva di essere Magneto (o era il contrario?) e che intrappolò Jean Grey e Wolverine sull’asteroide per farlo poi sfrecciare verso il Sole. La sua comparsa avviene alla fine della run di Grant Morrison su New X-Men, nella storyline Planet X, che ha visto anche Jean trasformarsi di nuovo in Fenice (seppur per morire poco dopo) e Logan decapitare Xorn/Magneto con rabbia cieca.
La quinta versione della base, l’ultima prima del suo ritorno in X-Men Blue #34, era completamente diversa dalle altre. Progettata dalla squadra di superscienziati dell’X-Club, sorse sulle rovine una forma più antica di asteroide M innalzatosi nella baia di San Francisco. Scelta da Ciclope come nuova casa degli X-Men, il suo nome venne cambiato in Utopia. A seguito degli eventi di Avengers vs. X-Men anche questa versione della base è stata danneggiata in modo irreparabile e quindi abbandonata.
Eccezion fatta per quest’ultima, tutte le versione dell’Asteroide M sono dunque coincise con un piano mortale architettato da Magneto. Solo il tempo potrà dirci quali sono le intenzioni del Signore del Magnetismo e dalla sua nuova Confraternita dei mutanti malvagi con questa inedita versione della base.
Se ulteriori dettagli non verranno rivelati nei prossimi due albi di X-Men Blue, la cui conclusione avverrà con il numero 36, è molto probabile che qualche informazione in più potrà venire dagli albi one-shot settimanali di X-Men: Black, al via alla fine di questo mese, prima del rilancio di Uncanny X-Men previsto per ottobre.
Fonte: CBR