Il cantante iconico, Keith Flint, leader della band The Prodigy è morto. È stato trovato in casa sua la mattina del 4 marzo dalla polizia e da una squadra di paramedici dopo una chiamata. Sembrerebbe che l’artista si sia suicidato.
La stessa polizia, date le circostanze in cui è stato trovato il cantante, non ritiene che la morte dell’artista sia da considerarsi sospetta.
Questo scrive Liam Howlett, co-fondatore della band techno.
In un dichiarazione ufficiale della band si legge:
Non somo mancati i messaggi di cordoglio da parte di amici e colleghi.
Si sapeva da tempo che Flint facesse uso di droghe e che stava combattendo contro la depressione. Tanto che nel 2015 disse, durante una intervista, queste parole profetiche.
Keith Flint: la sua storia in breve
Siamo nel lontano 1990 e alcuni ragazzi, tra cui Liam Howlett e Maxim, si uniscono per formare una nuova band della scena techno. L’idea è quella di creare una unione artistica tra DJ, musicisti e ballerini. Tra questi c’era anche Keith Flint. Già i primi lavori della band avevano riscontrato un discretto successo nella scena underground ma è con l’album The Fat of the Land che arriva il successo internazionale.
Questo album sancisce anche il passaggio di Flint da ballerino a secondo cantate della band. L’album ebbe un successo incredibile trainto dai singoli Breathe, Smack My Bitch Up e Firestarter. Proprio in questo album il cambio di look da parte di Flint diventa iconico. L’acconciatura a due creste colorate, il trucco pensate agli occhi e i movimenti sconnessi e scattanti sono il marchio di fabbrica di Flint nelle sue performance.
Flint venne soprannominato Firestarter a causa del video della canzone di cui è protagonista.
La band produsse altri tre album di discreto successo (Always Outnumbered, Never Outgunned, Invaders Must Die, The Day Is My Enemy). L’ultimo lavoro della band, con il titolo No Tourist, risale al novembre dell’anno scorso.
[Fonte: The Sun]