Shang-Chi: Jim Starlin parla delle sue speranze riguardo al film il maestro del Kung Fu arriverà nei cinema con la fase 4 del MCU

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Il successo di Endgame non fa che aumentare la curiosità su quelli che saranno i piani dei Marvel Studios per la cosiddetta Fase 4 del loro MCU.

Una fase che ancora sembrerebbe non avere una “rotta” ufficiale, ma che sappiamo inizierà dopo il prossimo film dedicato a Spider-Man, che avrà quindi il compito di traghettarci nel nuovo mondo,

Uno dei titoli, ancora non ufficiali, ma in lizza per far parte di questo nuovo mondo in espansione è il film stand-alone dedicato al maestro del Kung-Fu Shang-Chi, uno dei più grandi esperti di arti marziali dell’universo dei fumetti Marvel, che condivide con Thanos uno dei suoi creatori: Jim Starlin.

Di recente durante un’intervista il co-creatore (assieme a Steve Englehart ) ha affermato di non essere a conoscenza della volontà dello studio di realizzare una trasposizione dedicata al suo personaggio:

“Non sapevo sarebbe arrivato. Lo hanno annunciato solo un paio di settimane prima dell’uscita di Endgame ed io e mia moglie eravamo in Sud Africa, cercando di evitare la maggior parte della roba pubblicitaria e, pertanto, non ne ho saputo nulla finché non me ne ha parlato un reporter lo scorso lunedì“.

Ha poi apertamente ammesso le sue speranze per il film diretto da Destin Daniel Cretton:

“Sono veramente curioso di vedere cosa faranno con Shang-Chi perché la difficoltà principale è proprio quella di differenziarlo dai milioni di film di Kung-Fu che sono stati prodotti in precedenza. Non vogliamo solo un altro film di Bruce Lee, vogliamo qualcosa di diverso, qualcosa che possa intrattenere parecchio. Sono molto curioso e non vedo davvero l’ora di sapere che tipo di direzione prenderanno per renderlo differente da ciò a cui siamo abituati.“

A lavorare sulla trasposizione del personaggio per il grande schermo dovrebbe essere lo sceneggiatore Dave Callaham. Il suo compito – per nulla semplice- sarà quello di modernizzare Shang-Chi senza snaturare il personaggio, allontanandolo da ogni sorta di stereotipo razziale legato alle sue origini, ma rendendolo allo stesso tempo un film in grado di omaggiare il suo retaggio e in generale la cultura orientale. L’intenzione dichiarata è quindi quella di replicare quanto fatto con la cultura africana e afroamericana in Black Panther, cercando anche in questo caso di fare leva sull’impatto culturale per fare da catalizzatore per il successo della pellicola e del personaggio

 

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD