Molti esperti del settore, da sempre, hanno puntato il dito su Netflix e i suoi prodotti originali tacciandoli di scarso coraggio, sottolineando come spesso i prodotti della grande N rimangano in parte vittima di questo aspetto, quasi costretti a non esagerare mai con il rischio per evitare che questo si trasformi in un potenziale pericolo di fallimento.
Un assioma che più di una volta si è rivelato veritiero,ma come ogni regola esistono delle eccezioni e in questo caso The Perfection sembrerebbe rientrare in questa categoria. Disponibile sulla piattaforma dal 24 maggio, si tratta di un a pellicola di genere thriller\horror firmata dal regista Richard Shepard.
Il suo pregio principale è legato soprattutto alla capacita di cambiare più volte registro all’interno della sua breve durata, con piccoli cambi di passo e colpi di scena che tolgono sicurezza allo spettatore, incerto su quale direzione il racconto voglia prendere negli istanti successivi.
La trama ci porta nel mondo del violoncello, dove facciamo conoscenza con Charlotte , un ex prodigio dello strumento costretta a ritirarsi dalle scene, e Lizzie, la studentessa che ne ha preso il posto e che con lei condivide la maestria nell’utilizzo della musica. L’incontro fra le due fa nascere una scintilla che le porterà su binari decisamente inaspettati.
In alcuni punti la pellicola ci propone scene che per una spettatore non abituato possono risultare disturbanti, dove la paranoia e la violenza prendono il sopravvento all’interno del film vengono toccate tematiche importanti come l’omosessualità e la solidarietà femminile, ma anche momenti in grado di generare una forte repulsione alla visione come scene di stupro e di mutilazione,
The perfection ci porta in un vortice di generi che si mescolano senza perdere di consistenza, ogni elemento, dal thriller basato sulla gelosia al body
horror passando per il revenge movie, trova il suo equilibrio e il suo spazio in questo mondo folle.Allison Williams ha convinto il mondo delle sue potenzialità con la sorpresa Scappa – Get Out e qui si conferma decisamente a suo agio in questo genere di pellicole, ma altrettanto buona è la prova recitativa di Logan Browning, entrambe sono chiamate a mostrare diverse sfaccettature dei loro personaggi durante il film, con ottimi risultati.
La prova registica Shepard è solida e funzionante, dosa benissimo tutte le sue componenti, compreso il non semplice utilizzo di alcuni rewind della pellicola a scopo chiarificatore, un elemento funzionale non sempre semplice da gestire e da far digerire allo spettatore.
Sicuramente The Perfection non è una pellicola adatta a tutti gli spettatori, ma è altrettanto certo che rappresenta uno dei tentativi più audaci e soddisfacenti realizzati dal colosso dello streaming nell’ultimo periodo.
Per tutte le notizie sul mondo di Netflix seguite punto Netflix su Facebook