Acque Profonde: La recensione del film con Ben Affleck e Ana de Armas disponibile su Prime Video

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Da qualche settimana nel catalogo di Prime Video possiamo trovare Acque profonde (Deep Water), pellicola diretta da Adrian Lyne che nelle intenzioni della produzione dovrebbe segnare il ritorno dei thriller erotici con grandi star e che proprio per questo ha richiamato dietro la macchina da presa Lyne, assente da quasi 20 anni

Nel film Ben Affleck e Ana de Armas interpretano Vic e Melinda Van Allen, un’influente coppia di New Orleans il cui matrimonio sta cedendo sotto il peso di risentimenti, gelosie e sospetti. Man mano che le provocazioni e i giochi psicologici che i due infliggono l’un l’altra aumentano, la situazione si trasforma velocemente in un gioco mortale fra gatto e topo e i flirt extra-coniugali di Melinda iniziano a sparire.

Adrian Lyne per gli amanti del cinema è un nome che balza subito all’occhio, forse ancora di più dei due divi protagonisti, negli anni’80 è stato in grado di sfornare pellicole come 9 settimane e 1/2 e Attrazione fatale, quindi ovviamente vedere la sua firma su un thriller dalla venatura erotica è un ottimo modo per attirare l’attenzione. Ancora di più se pensiamo che si tratta di un genere che fatica ad essere ripreso e utilizzato, vittima sempre di più di un mondo di Hollywood a cui non piace rischiare di dare scandalo e che quindi rifugge certe situazioni nascondendosi il più possibile in una coltre di finto pudore, dove si può mostrare fondamentalmente tutto, ma sempre con una attenzione altissima su ciò che si dice e che si fa.

Acque profonde – basato sull’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, ci ha costretto a immergerci forse un po’ troppo nella sospensione dell’incredulità, non tanto per accettare la relazione aperta (lasciata trasparire e mai del tutto ufficializzata dal film) tra Vic e Melinda, quanto sul modo in cui si muove il mondo attorno a loro, dove tutto ciò che avviene è semplicemente accettato, che sia un flirt davanti a tutti, la morte di un tizio in piscina o la sparizione di una persona.

Ben Affleck e Ana de Armas non sono in discussione in quanto a talento, ma la chimica tra loro è praticamente nulla. Manca inoltre qualcosa a livello di sceneggiatura per permettergli di esprimere al meglio i loro personaggi, dargli più profondità e ambiguità, creare l’elemento da thriller psicologico che rimane troppo nascosto sullo sfondo, mai protagonista nelle due ore di visione.

Un peccato, perchè l’idea di fondo – quella di riportare sotto i riflettori il thriller erotico- poteva essere molto interessante, ma qualcosa nel progetto sembra non aver funzionato al 100%, nonostante la presenza  di un sempre ottimo – anche se un po’ arrugginito – Adrian Lyne .

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD