Michael B. Jordan è pronto per tornare in sala nei panni di Adonis Creed nel terzo capitolo del celebre franchise Creed, in uscita in sala il 2 marzo 2023 per Warner Bros , ma che noi di ProjectNerd.it abbiamo avuto l’onore di poter vedere in anteprima, per potervene parlare qui, come sempre rigorosamente spoiler free.
In Creed 3 per la prima volta troveremo Jordan non solo sul ring, ma anche dietro la macchina da presa, su una sceneggiatura firmata da Keenan Coogler & Zach Baylin.
Dopo aver dominato il mondo della boxe, Adonis Creed ha avuto una brillante carriera e una soddisfacente vita privata. Quando un amico d’infanzia ed ex prodigio della boxe, Damian (Jonathan Majors), si rifà vivo dopo aver scontato una lunga pena in prigione, è ansioso di dimostrare che merita di salire sul ring. L’incontro tra ex amici è più di un semplice combattimento. Per regolare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro per combattere contro Damian, un lottatore che non ha nulla da perdere.
Ammettiamo di essere entrati in sala per l’anteprima con le solite classiche aspettative da film di Rocky, l’idea di goderci “un classicone” che nonostante la rivitalizzazione portata avanti in questa seconda gioventù post Rocky non ha mai abbandonato alcuni dei suoi cardini fondamentali. Questo Creed 3 però sotto alcuni aspetti è finito per sorprenderci, costruendo per Adonis un avversario tridimensionale e molto più “umano”, dandogli una storyline difficile e con la quale a tratti provare anche una certa empatia. Perchè il Damian di Majors non è il classico Villain alla ti spiezzo in due, è uno a cui è bastata una mossa per vedere il futuro sognato sgretolarsi inesorabilmente e che ora è intenzionato a fare di tutto per prendersi un pezzo di quello che sarebbe potuto essere, di quello che sognava e che ora appartiene a quello che era suo fratello, ma che lo ha abbandonato nel momento del bisogno.
Una struttura che lo porta ad essere più interessante del capitolo precedente e sfiorare quasi il genere thriller, anche se non riesce a raggiungere quello che è stato il boom emotivo del primo capitolo
Da una parte abbiamo un Adonis più complesso che mai, un campione sul ring, orgoglioso e fragile, sfaccettato e insicuro. All’altro angolo Majors è l’uomo giusto al momento giusto, il suo Dame è rabbioso, vendicativo e potente, tutte caratteristiche che questo film riesce a farci arrivare chiaramente.
Dal punto di vista della regia Jordan convince, soprattutto quando ci porta dentro agli incontri, dove si approccia alla cinepresa con creatività facendoci immergere nella sua visione della boxe prima e in quello che che hanno nella mente i due contendenti poi.
Pur avendo una sceneggiatura tutto sommato semplice e priva di guizzi, Creed 3 esegue il tutto in maniera ottima, portando a segno quasi ogni colpo e vincendo il match, non tanto per KO Tecnico, quanto ai punti, che tutto considerato è comunque una bella vittoria.
Il finale lascia aperta sostanzialmente ogni possibilità, che la saga di Adonis si chiuda in questo capitolo, così come che possa continuare con nuovi protagonisti o altre forme, ma in ogni caso sarebbe un’ottima chiusura e un ottimo punto di partenza .
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