Vuoi che la tua AI smetta di risponderti a vanvera? Allora stupiscila con i marcatori che possono salvare la vostra relazione… linguistica.
Nel vasto campo del prompt engineering l’arte di scrivere istruzioni per ottenere risposte ottimali da modelli di linguaggio passa per i marcatori che rappresentano uno strumento tanto sottile quanto potente. Invisibili agli occhi di chi non li conosce, ma fondamentali per chi desidera guidare i modelli con controllo e coerenza, i marcatori sono elementi testuali e strutturali che definiscono contesto, intenzione, memoria e struttura dell’interazione. In questo articolo esploriamo la loro funzione, i diversi tipi, i loro effetti sulla performance del modello e le implicazioni simboliche e future che ne derivano.
Cosa sono i marcatori nel prompt engineering
I marcatori sono elementi che delimitano, organizzano o evidenziano porzioni di testo all’interno di un prompt. Possono assumere la forma di marcatori testuali, come ###, <!– –>, “””, // o —, usati per separare sezioni, distinguere istruzioni, o simulare commenti oppure marcatori strutturali, frasi guida come “Agisci come…”, “Ricorda che…”, “Il tuo compito è…”, che incorniciano l’identità e il comportamento atteso del modello. Insieme, questi marcatori agiscono come ancore cognitive per il modello, aiutandolo a inferire ruoli, contesto e coerenza narrativa.
Differenza tra marcatori testuali e strutturali
Marcatori testuali
Questi elementi servono a delimitare visivamente il prompt, proprio come la punteggiatura in un testo. Ad esempio…

