Avete presente quando la vostra cultura è legata a un popolo invaso da innumerevoli generali, spartito arbitrariamente nel corso delle epoche tanto da comparire e scomparire dalla cartina geografica più volte e che ha dato vita a scrittori e musicisti quali Bruno Schulz e Chopin? Ecco: sto parlando della Polonia, patria di CD Project RED, studio di sviluppo e publisher compost da persone provenienti dalla dura epoca sovietica capaci di tirar fuori i migliori giochi con budget da urlo (ovvero bassissimi) e tecnologie inarrivabili. Proprio come detto dai ragazzi di Waking the Glares, se sei abituato ad avere poco, nel momento in cui ottieni qualcosa che ti porta alla pari degli altri, riuscirai a fare di più e meglio. Come dargli torto?
I polaccoidi che hanno dato vita all GDR ispirato dalla penna di Andrzej Sapkowski, scrittore di The Witcher tra l’altro presente allo scorso Lucca Comics & Games, hanno felicemente confermato lo stato avanzato dello sviluppo di Cyberpunk 2077, la loro nuova proprietà intellettuale, affermando che lo sviluppo dello stesso è stato condizionato dal successo di The Witcher 3. Che lo studios stia dicendo che il gioco verrà male perché si stanno concentrato nella creazione di più contenuti possibili per spillare denaro ai giocatori cavalcando l’onda con la terza fatica di Geralt? Ovviamente no, altrimenti non sarebbe CD Project.
Schermi economici, Coca-cola, torta al cioccolato della nonna, sedia rubata al bar accanto: è così che si lavora! (foto studio CD Project)
I Boss di CD Project, rispettivamente Adam Kiciński e Adam Badowski (il fatto che entrambi si chiamino Adam insospettisce sulla possibilità che vi sia una loggia “Adam” all’interno dello studios), hanno presidiato nei giorni scorsi una conferenza in cui hanno enunciato gli incredibili dati finanziari della società. Contando che The Witcher 3 è costato 17 milioni di dollari, una nullità se confrontiamo la sua qualità con prodotti commerciali americani ben più costosi e constatando il successo sempre più solido di GOG.com, piattaforma di Digital Delivery di CD Project con una politica orientata ad offrire la miglior esperienza all’utente con prezzi unificati e senza DRM, si può intuire come gli amici polacchi stiano davvero facendo i soldi. Tuttavia, come lo spirito sovietico impone, riposare sugli allori non è contemplato:
Attualmente ci sono 400 persone che lavorano ai nostri prodotti ogni giorno. Vogliamo però raddoppiare il nostro organico per potenziare la nostra attività e permettere lo sviluppo di videogiochi più innovativi e rivoluzionari, permettendo alla società di completare la nostra roadmap la cui fine è fissata per il 2021. Grazie al successo di The Witcher 3, abbiamo potuto incrementare il numero di idee implementate in Cyberpunk 2077, il quale si dimostrerà più grande e più sensazionale di The Witcher 3 e vogliamo che questo sia garantito
Dopo parole di questo genere, è difficile non rimanere a bocca aperta. Elevo al momento CD Project come la migliore società in attivo nel mondo videoludico, intraprendente, solita e con le idee chiare. Lo scopo di lucro asseconda l’enorme creatività del team il quale sembra essere abituato a lavorare a lungo termine. Fa nulla se per i prossimi 2 anni CD Project non pubblicherà giochi, l’importante è che i titoli attualmente in sviluppo, possano davvero risultare della massima qualità possibile. Complimenti a loro, un esempio per tutti.

