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RoFF17 – L’ombra di Caravaggio, la recensione Si tratta del nuovo film diretto da Michele Placido, con Riccardo Scamarcio, alla 17ª edizione della Festa del Cinema di Roma

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RoFF17 – Michele Placido torna nei panni di regista con il suo L’Ombra di Caravaggio. Si tratta di una sua personale interpretazione della vita dell’artista. Il film è scritto da Fidel Signorile, Sandro Petraglia e lo lo stesso Placido. Nel cast ci sono Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert e Micaela Ramazzotti. Michele Placido, Gianfranco Gallo, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah e Alessandro Haber. Infine Moni Ovadia, Lorenzo Lavia, Brenno Placido e Tedua. La pellicola è stata presentata alla 17ª Festa del Cinema di Roma. Placido ha pensato a quest’opera chiedendosi chi fosse davvero Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Così ha immaginato un’indagine investigativa organizzata da Papa Paolo V e messa in mano a quest’uomo chiamato Ombra. È lui che va alla ricerca di dettagli e persone che lo hanno conosciuto. Per sapere chi è veramente. Il lungometraggio, quindi, è un vero e proprio un viaggio tra le azioni, i sentimenti e l’arte di Caravaggio. Di certo, un pittore rivoluzionario per l’epoca. Infatti, non era ben visto dalla Chiesa, perché dipingeva prostitute facendole diventare Madonne e Sante. Merisi viveva nella periferia romana, con poveri e ubriaconi. Gli piaceva bere e fare sesso. Ma non si tirava indietro nell’aiutare chi veniva picchiato o deriso. L’artista aveva la passione di tradurre a suo modo la religione cristiana e, proprio per questo, non apprezzato da tutti.

RoFF17 – Il film è stato girato nelle chiese di Napoli e a Cinecittà 

Solo Costanza Colonna (Isabelle Huppert) e il cardinale Del Monte (Michele Placido) lo avevano capito e amato. È grazie a Ombra (Louis Garrel) che lo spettatore può conoscere la vita di Caravaggio. Si scopre che c’erano artisti che lo invidiavano, come il pittore Baglione (Vinicio Marchioni). E coloro che lo ammiravano, come Artemisia Gentileschi (Lea Gavino). Ci sarà anche un incontro molto importante tra Merisi e Giordano Bruno (Gianfranco Gallo). Tra loro c’è un dialogo pieno di rivoluzione. E così, si possono ammirare La Madonna della Serpe, Maria Maddalena in estasi, Morte della Vergine, Crocifissione di san Pietro. Tutti capolavori che hanno fatto e faranno la storia dell’arte, per sempre.

RoFF17 – L’Ombra di Caravaggio uscirà nei cinema il 3 novembre 2022

Quadri dalla luce straordinaria e coreografia teatrale. Il film, però, è pieno di debolezze. Prima di tutto la sceneggiatura, anche se il linguaggio dell’epoca è credibile, i dialoghi sono deboli, cosi come gli archi narrativi di molti personaggi. Per non parlare della recitazione. Scamarcio s’impegna, ma esagera e cade sul sopra le righe quando si arrabbia. Louis Garrel è inespressivo, non solo in viso, ma anche con la voce. Va bene che recita in italiano, ma non lo fa al suo meglio. Vinicio Marchioni, per esempio, sembra aver paura a lasciarsi andare. Persino Isabelle Huppert in molte scene non convince. Purtroppo, colpiscono di più i costumi e le scenografie.

Durante la conferenza stampa al RoFF17Isabelle Huppert ha detto che il proprio personaggio riconosceva la potenza sociale e artistica di Caravaggio. In lui era molto molto forte ogni tipo di rivoluzione e per questo era scomodo e faceva paura. Nessuno, poi, stava vicino agli oppressi, solo lui. Louis Garrel, inoltre, ha dichiarato che per interpretare si è immaginato un uomo fascista, pieno di paure e conformismo. Percepiva la potenza di Caravaggio, ma confermava il fatto che non poteva essere accettato dalla Chiesa. Riccardo Scamarcio, poi, ha detto che ha lavorato a Caravaggio pensato a Elvis Presley. E ha dichiarato di avere qualcosa in comune con Merisi: entrambi meridionali, lavorano a Roma e hanno quella febbre per il loro mestiere.

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Renata Candioto

Diplomata in sceneggiatura alla Roma Film Academy (ex Nuct) di Cinecittà a Roma, amo il cinema e il teatro. Mi piace definirmi scrittrice, forse perché adoro la letteratura e scrivo da quando sono ragazzina. Sono curiosa del mondo che mi circonda e mi lascio guidare dalle mie emozioni. La mia filosofia è "La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".