Mute – La recensione Il regista di Moon e Source Code torna al mondo che lo ha lanciato nel cinema, con un film dal sapore di Blade Runner
Berlino, 2052. Leo Beiler (Alexander Skargård) è un barista del locale notturno Foreign Dreams, rimasto completamente muto in seguito ad un incidente subìto nella sua infanzia. La sua unica ragione di vita è Naadirah, la sua donna (Seyneb Saleh). Quando Naadirah scompare nel nulla, Leo parte per un viaggio che lo porta nei bassifondi della