A causa di un esaurimento nervoso e dei suoi problemi di alcolismo, Gloria ha perso sia il fidanzato che il lavoro a New York. Per rimettersi in sesto, decide di tornare nella sua città natale, dove ritrova l’amico d’infanzia Oscar che le dà una mano a rimettere su casa e la assume come barista nel suo locale. Il ritorno di Gloria in città coincide, però, con l’apparizione di un Kaijū dalle sembianze godzillesche che inizia a devastare Seoul, per poi svanire nel nulla.
Inizio dicendovi che per me non è semplice giudicare in maniera totalmente imparziale Colossal è un film che mette insieme due cose a cui sono particolarmente legato, Kaijū e Nacho Vigalondo.
Nacho è un regista quasi da rapporto amore\ odio, in grado di mettere su celluloide pellicole dal sapore originale e un po’ indie, come Los Cronocrímenes.

In Colossal lo spagnolo si è ritrovato a dirigere un film con mostri grossi, ma lo ha fatto come sempre a modo suo, sviando tutti prima ancora di iniziare le riprese con affermazioni tipo <<il mio prossimo film sarà un Godzilla >> e poi portando in sala una storia che infondo è tutta diversa.
Certo sullo schermo vediamo Kaijū, robottoni giganti e città distrutte, ma il tutto ha un aurea più da thriller che da disaster movie, un mix insolito no ??
Ok, prima di continuare traccio una riga e metto un avviso, SPOILER INSIDE
Abbiamo parlato dei protagonisti colossali della trama, bene la realtà è che con un twist scopriamo che Gloria è il Kaijù e Oscar il robot.
Con un risvolto di questo tipo era facilissimo perdere il controllo della trama e finire per cadere nel mondo dei B-Movie, eppure Nacho dimostra di saper cavalcare questo clima di lucida follia districandosi agilmente nell’impresa di bilanciare il dramma e il monster movie.

Sembra un paradosso ma Colossal funziona perchè è un film “piccolo” e semplice. Una larga fetta dei meriti della pellicola è merito del cast, che vede come centro di gravità la coppia formata da Anne Hathaway ( Interstellar ) e Jason Sudeikis ( The last man on earth) entrambi in ottima forma.
Una pellicola che difficilmente lascerà delusi gli spettatori amanti del genere e che potrebbe risultare godibile per una tranquilla serata senza pretese, fra birra e divano
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Trama
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Scenografia
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Fotografia
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Recitazione
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Colonna sonora

