Terminano con questo quarto volume le avventure a fumetti di Dirk Gently, l’investigatore olistico nato dalla geniale mente di Douglas Adams (celebre anche per la serie di romanzi Guida galattica per gli autostoppisti). L’albo, pubblicato in Italia da Saldapress e in originale da IDW Publishing, contiene gli ultimi quattro capitoli della storia Il salmone del dubbio, cominciata nel volume precedente. Il titolo di quest’ultima riprende quello del romanzo incompiuto con cui Adams avrebbe dovuto idealmente concludere la serie di libri su Dirk Gently. Vediamo se il finale sarà degna del buon livello dei tre volumi che l’hanno preceduta!
Tutto è interconnesso!
Il motore della prima parte della storia è stata un’anomalia nei ricordi di Dirk: l’investigatore ha iniziato a ricordare episodi della sua infanzia che però non ha mai vissuto. Ciò ha portato ad un turbinio di eventi, che hanno portato molti personaggi a spostarsi lungo lo spazio, il tempo e le dimensioni. Come il protagonista ama ricordare, tutto è interconnesso, ma la scoperta sensazionale è che anche i mondi della serie fumettistica e di quella televisiva lo sono. I ricordi falsati di Dirk infatti appartengono alla sua versione vista nella serie TV, che ha vissuto un’infanzia diversa da quella del suo alter ego fumettistico. Dirk non è il solo personaggio preso dalla serie di Netflix che troviamo tra le pagine di questa storia, dato che avranno un ruolo anche tanti altri suoi protagonisti, come i fratelli Brotzman, Farah Black e l’assassina olistica Bart Curlish.
La volontà di inserire tutti questi personaggi e richiami dalla serie TV però mostra in questo volume il fianco. Di alcuni di loro infatti si perde traccia, ridimensionando l’importanza delle loro sottotrame ai fini della vicenda principale e facendoli risultare così poco più che semplici comparse messe per stuzzicare i fan. L’impressione, in poche parole, è che lo scrittore David abbia voluto mettere troppa carne al fuoco, realizzando una storia un po’ troppo dispersiva e confusionaria. Ad ogni modo gli autori hanno anche saputo mettere sul piatto alcune idee interessanti, condite dai soliti dialoghi brillanti e meno prolissi che in passato.
L’eredità di Dirk Gently
Riguardo il lato grafico, i disegni di Kyriazis sono nella media, piacevoli ma senza grandi picchi. Il punto forte dell’artista è però la regia, con tavole sempre varie e ben costruite, complesse, pur mantenendo allo stesso tempo una grande facilità di lettura. A Dani Strips sono stati affidati i disegni delle brevi storie di intermezzo tra un capitolo e il successivo, dedicate ognuna al background di uno specifico personaggio.
Terminati i nove capitoli di cui si compone Il Salmone del Dubbio, risulta chiara quale fosse l’intenzione di quest’ultima storia a fumetti: fare da ponte con la serie TV. Man mano che si prosegue con la lettura infatti si realizza il fatto che questa vicenda precede di pochissimo la puntata iniziale dello show televisivo, fornendoci le motivazioni per cui i personaggi che vediamo in TV fanno ciò che fanno. L’incontro tra i due Dirk poi rappresenta come un passaggio di testimone tra due media diversi come il fumetto e la televisione. La versione disegnata dell’investigatore continuerà la propria vita, con una “assistente” molto speciale, ma non ci è dato sapere come, dato che i riflettori saranno da qui in poi puntati su un’altra versione del personaggio.
La conclusione, insomma, è che Dirk Gently continuerà in qualsiasi caso a trovare l’interconnessione tra tutte le cose, non importa se ciò debba voler dire anche cambiare mezzo di comunicazione, che sia romanzo, fumetto, TV o altro. Un grande peccato che le sue investigazioni nel mondo delle serie TV siano state interrotte prematuramente, prima che il protagonista interpretato da Samuel Barnett abbia avuto l’occasione di passare a sua volta il testimone.
-
Trama
-
Disegni
-
Dialoghi
Riassunto
La saga a fumetti di Dirk Gently si conclude, aprendo le porte al futuro. La storia che chiude le investigazioni del personaggio nel mondo dei balloon fornisce un buon background alla serie televisiva, risultando però un po’ povera se considerata a sè stante.



