Mother/Android: I sentimenti al tempo dell’apocalisse robotica

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Disponibile da qualche giorno su Netflix troviamo Mother/Android, pellicola thriller Sci-fi che vede il debutto alla regia dello sceneggiatore Mattson Tomlin.

Una pellicola che ha per protagonista la coppia formata da Georgia e Sam, due giovani fidanzati in dolce attesa che si ritrovano a dover sopravvivere ad una inaspettata apocalisse in cui gli androidi (e con loro tutta la tecnologia) sembra essersi ribellata negli USA.

Nella prima parte veniamo introdotti alla vita precedente di Georgia, che scopre di essere incinta proprio in un momento in cui la sua relazione con Sam sembra essere in bilico, lasciando la ragazza in dubbio su quello che vuole fare del suo futuro.

Durante la serata però avviene l’incredibile rivolta della tecnologia, un attacco su più fronti in cui gli androidi iniziano a seminare morti e i telefoni si trasformano in bombe pronte a colpire.

Quello della rivolta delle macchine non è certo un tema mai affrontato prima, Mother/Android è solo l’ultimo dei titoli ad accostarsi a questo scenario apocalittico Se vogliamo trovare una sottile differenza rispetto al passato possiamo parlare del fatto che in questo nuovo mondo nessuno sembra mai porsi la domanda riguardo a come tutto questo sia iniziato, tutti sembrano semplicemente aver accettato la nuova situazione come inevitabile, al punto tale che la “lotta” tra queste due fazioni non ha un ruolo pieno e concreto nell’economia della storia principale. Il conflitto diventa più un pretesto per mostrarci la storia di Georgia e di Sam, tornando all’interno della trama solo nell’ultimo atto, con un plot twist che i più attenti avranno visto arrivare dalla lunga distanza.

L’impressione che abbiamo avuto guardando il film è che sia stata costruita una trama da far ruotare attorno alla famiglia dei protagonisti, ma che questa sceneggiatura non preveda una loro crescita

Se l’intenzione dello sceneggiatore era quella di costruire una storia attorno ai suoi protagonisti l’errore grande è stato quello di non dare loro un vero percorso di crescita, entrambi partono e finiscono questa storia senza evolversi, mantenendo sostanzialmente le stesse medesime posizioni di quando tutto è iniziato. Sicuramente non ha aiutato l’assenza di un worldbuilding strutturato, non abbiamo mai una reale percezione di quanto globale sia la situazione, abbiamo il sentore – per via di una certa situazione che aleggia per tutto il film – che il tutto sia ridotto a solo una parte del mondo, però questo non è mai reso realmente esplicito nel film.

Mother/Android, è quindi un film che ci ha lasciato insoddisfatti, con la sensazione che il tutto il potenziale del progetto si riduca semplicemente a una occasione sprecata dal punto di vista del genere sci-fi, lasciando però anche qualche leggera buona sensazione positivo per quanto riguarda la sua componente più intima ed emotiva.

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD