Top Gun Maverick

Top Gun Maverick: la recensione del film con Tom Cruise Dopo 36 anni arriva il sequel di Top Gun, film diretto da Tony Scott, diventato ben presto un cult

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Top Gun: Maverick diretto da Joseph Kosinski si può definire come uno dei pochissimi sequel davvero necessari. Lo ha desiderato soprattutto chi ha amato Top Gun di Tony Scott del 1986. Il fan del film originale, infatti, voleva sapere quale sarebbe stato il futuro di Pete Maverick Mitchell (Tom Cruise). Si tratta del pilota di caccia da combattimento sovversivo e dotato d’ingegno. Una cosa è certa, la pellicola dell’86 ha lanciato Tom Cruise come una delle star più amate e richieste di Hollywood. Si pensa, infatti, che anche per questo attore era molto importante fare Top Gun Maverick.

La creazione di Top Gun Maverick è cominciata già nel 2010. Paramount Pictures ha fatto un’offerta a Jerry Bruckheimer e Tony Scott per realizzarlo. Ovviamente, Tom Cruise avrebbe interpretato di nuovo il proprio personaggio. Sembra, però che Tony Scott fosse contrario a un remake, desiderava, infatti, una nuova pellicola sulla fine dei combattimenti aerei. Soprattutto, sull’importanza dei droni nella nuova guerra aerea. Il progetto, però, nel 2012, è stato bloccato, a causa del suicidio di Tony Scott. Ma il produttore Jerry Bruckheimer è rimasto concentrato, anche perché Tom Cruise e Val Kilmer erano interessati a parteciparvi.

Top Gun Maverick

Nel 2017 è stato annunciato ufficialmente Top Gun Maverick

Top Gun Maverick è stato perfettamente in grado di rispettare il film originale. Perché lo ha aggiornato e rivisitato. Ha usato tutta l’emotività del passato per emozionare di nuovo nel presente. Quindi, sono gli appassionati di Top Gun ad apprezzare di più questo sequel. E poi, Tom Cruise ha fatto un ottimo lavoro nel regalare lo stesso Maverick. Ovviamente, 36 anni dopo, Pete è uomo sempre ribelle e pieno di talento, ma è anche più saggio e maturo. Di certo, per questo aspetto, il merito non è solo dell’attore, ma anche della sceneggiatura di Ehren Kruger, Christopher McQuarrie ed Eric Warren Singer.

In Top Gun Maverick si vede il futuro della storia del 1986, ma ha come base un altro racconto. Un racconto che, nonostante i cambiamenti, è comunque legato al passato. Maverick, infatti, ha a che fare con Bradley Rooster Bradshaw (Miles Teller), figlio del suo miglior amico Goose. Ed è il rapporto tra Pete e Bradley ha essere la colonna portante di Top Gun Maverick. Proprio perché a questo legame sono collegati tutti gli aspetti emozionanti dell’intera storia, passata e presente. È importante sottolineare la bravura di Teller. Ha dato, infatti, una forte e coraggiosa personalità a un personaggio così significativo.

Top Gun Maverick

Top Gun Mavericks regala delle vere e proprie chicche registiche

Con le più avanzate tecnologie, infatti, il regista Joseph Kosinski è riuscito a ricreare delle eccezionali e spettacolari sequenze aeree. Creando, in questo modo, delle straordinarie coreografie di combattimento in cielo. Tutto appare reale, come se lo spettatore stesso fosse il vero protagonista di ogni scena. Di Top Gun Maverick, inoltre, non va sottovalutato l’effetto nostalgia. Quindi è importante che questo film inizi con Top Gun Anthem e Danger Zone di Kenny Loggins. Non mancano neanche il giubbotto e la moto di Pete dell’86. Sono presenti, inoltre, tutte quelle scene che hanno fatto di Top Gun un film iconico, sequenze che faranno sorridere ed emozionare tutti gli appassionati della pellicola originale.

Quindi è affascinante vedere Pete incontrare una sua vecchia fiamma, Penny Benjamin (Jennifer Connelly), proprietaria di un bar. E poi, è molto emozionante vedere che rapporto Maverick ha con i suoi allievi, tra cui Rooster. Top Gun Maverick, inoltre, ha incassato 1 237 362 568 dollari. E questo lascia intendere che il Maverick di Tom Cruise sia entrato in profondità nel cuore degli appassionati della storia e ha incuriosito i nuovi spettatori. La pellicola, poi, è alla 20esima posizione della classifica delle cinquanta pellicole con il maggior incasso nella storia del cinema.

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Renata Candioto

Diplomata in sceneggiatura alla Roma Film Academy (ex Nuct) di Cinecittà a Roma, amo il cinema e il teatro. Mi piace definirmi scrittrice, forse perché adoro la letteratura e scrivo da quando sono ragazzina. Sono curiosa del mondo che mi circonda e mi lascio guidare dalle mie emozioni. La mia filosofia è "La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".