Come ogni anno, anche nel 2022, si è tenuto l’esame più importante per il futuro dei coreani, il Suneung 수능 ( noto anche come CSAT, acronimo di College Scholastic Ability Test ).
Questo 17 novembre, a Seoul, si è fermato perfino il traffico aereo, seppur per un breve lasso di tempo, così come cantieri, uffici e il trasporto pubblico in generale hanno subito importanti modifiche.
Parola d’ordine: “studio”
Tutto per un esame scolastico. “Roba da matti” penseranno alcuni, ma per i giovani coreani quel giorno, si decide il futuro, la differenza tra successo e insuccesso.
In Corea del Sud, per poter accedere a lavori cosiddetti “prestigiosi” e quindi anche più remunerativi, è necessario venire ammessi alle più rinomate università.
Fallire il Suneung significa non venire ammessi ad una buona università, non accedere ad una buona carriera e vedere infine sfumare il derivante prestigio sociale.
Quella dello studente coreano è essa stessa una carriera durissima, i ragazzi iniziano dalla più giovane età con quest’unico obiettivo, studiano solo per questo.
In Corea, infatti non è strano che gli studenti, oltre alla scuola d’obbligo, frequentino lezioni aggiuntive private nel pomeriggio e fino a sera molto tardi, così come l’iscrizione ad accademie private.
Il test è a risposta multipla e verte su cinque diverse aree o materie, alcune delle quali sono obbligatorie ( come il coreano, la matematica, l’inglese e la storia coreana ), altre a scelta dello studente da una macro area di studi (es: ulteriore lingua straniera, materia scientifica, studi sociali… ).
Il test Suneung inizia al mattino per terminare nel pomeriggio inoltrato (orario circa 8:40-17:40).
Al termine dell’esame serve attendere circa un mese per i risultati, resi pubblici a livello nazionale (provate a immaginare l’impatto psicologico).
Obiettivo: “SKY”
L’importante non è solo conquistarsi una buona università, ma le migliori, ovvero le SKY.
La parola SKY è formata dall’unione della prima lettera che forma i nomi delle tre università più prestigiose della penisola ovvero: Seoul National Univeristy, Korea University e Yonsei University.
Molti studenti, ricevuto un punteggio troppo basso o non abbastanza alto decidono di prendersi un anno “sabbatico” (in realtà di studio intensivo), per ritentare l’anno successivo.
Su questi ragazzi pesa una pressione sociale incredibile sin dalla giovane età, ma cosa rende ancora più peculiare questa giornata? (come se non fosse già sufficiente).
Il giorno dell’esame, Seoul resta in “silenzio” (o quasi).
Uffici ed esercizi commerciali aprono un’ora in ritardo (comprese le borse), in modo da non disturbare, ma soprattutto da non creare ingorghi di traffico che rischierebbero di far arrivare gli studenti in ritardo.
Taxi, mezzi pubblici e agenti di polizia si mobilizzano per rendere i trasporti quanto più efficaci (alcuni studenti vengono addirittura scortati dagli stessi agenti di polizia).
Il traffico aereo si blocca letteralmente: durante l’esame di ascolto di lingua, gli aerei non volano e i cantieri si fermano.
Le chiese sono prese d’assalto dalle preghiere dei famigliari.
Vari negozi creano su misura gift bag di dolciumi da regalare agli studenti che si presenteranno al test come supporto.
Ricordiamoci anche che siamo nel 2022, e chi ha contratto il Covid-19? Niente paura, anche gli studenti ammalati hanno potuto sostenere il test in ospedale con opportuna organizzazione.
Quest’anno si sono presentati circa 510,000 studenti.
Consapevoli o meno dell’enorme stress, pressione psicofisica e sociale a cui sono costretti questi ragazzi, i coreani non sembrano però avere intenzione di cambiare le carte in tavola.
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