Con l’inizio del nuovo anno ritorna il più grande evento mondiale dedicato allo sviluppo di videogiochi, e non solo!
La Global Game Jam è per me una tradizione, di cui ho bellissimi (e talvolta bizzarri) ricordi. La mia prima partecipazione risale al 2017, presso il Politecnico di Milano. Dormendo su un materassino gonfiabile tra i banchi delle aule e mangiando pizza d’asporto dai kebabbari aperti fino all’alba, ho programmato e sviluppato videogiochi insieme a tante persone provenienti da ogni parte del mondo, tutte riunite per un unico scopo: sviluppare un gioco (non necessariamente un videogioco) in sole 48 ore!
La GGJ, come viene spesso abbreviata, è il più grande evento di creazione di giochi al mondo. Si svolge contemporaneamente in centinaia di siti fisici e virtuali distribuiti in oltre cento paesi, coinvolgendo decine di migliaia di partecipanti (detti “jammers”).
Una game jam è simile a un hackathon: le persone si riuniscono per un breve periodo di tempo per creare giochi attorno a un tema centrale, rivelato all’inizio dell’evento. Di solito, i partecipanti si incontrano il venerdì pomeriggio, guardano un breve video introduttivo con consigli da sviluppatori di fama, e scoprono il tema segreto. Da quel momento, hanno fino alla domenica pomeriggio per completare il loro gioco.
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