Utenti scontenti di SFV accusano Capcom

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Capcom vuole continuare la sua linea di sviluppo con SFV


 

Non è difficile essere scontenti di Street Fighter V. La quinta evoluzione del picchiaduro arcade/competitivo per antonomasia, è stato pubblicato con una filosofia di sviluppo ormai molto popolare anche per le grandi aziende: l’Early Access. Nel caso della creazione di Capcom, non solo il titolo è stato pubblicato incompleto, con modalità assenti, personaggi temporanei e livelli ancora non pubblicati, ma è stato proposto al pubblico a prezzo pieno, con la promessa che la quinta opera ludica ufficiale della serie sarebbe nel tempo migliorata diventando il capitolo definitivo. Al momento però, è innegabile la qualità altalenante del titolo, motivo per cui una nutrita schiera di utenti si sono rivoltati contro Capcom.

Street-Fighter-V-1

 

Per chi non lo sapesse infatti, Street Fighter V è stato pubblicato senza la modalità Arcade, ovvero quella che permette al giocatore di sfidare la CPU in intensi scontri, senza alcuni importanti personaggi, tra cui Sagat e Blanka e con la promessa di tonnellate di contenuti scaricabili a pagamento in arrivo nel prossimo futuro. La scelta di Capcom di monetizzare in modo così provocatorio il suo modello di business con SFV, risulta tutt’ora una follia se confrontato coi canoni tipici della serie e del publisher. A tal proposito, Yoshinoro Ono, producer esecutivo del progetto, si espresso riguardo alla filosofia di sviluppo del suo team:

Il team di sviluppo ha sottovalutato l’importanza che il pubblico attribuisce alle feature riservate al single player. In ogni caso, la software house prevede di continuare a supportare il titolo per molti anni, forse anche più di Street Fighter IV

A quanto pare Capcom vuole dedicarsi maggiormente all’online piuttosto che al single player. Nonostante il feedback negativo dei giocatori, la società nipponica sembra voler perseguire la sua decisione, anche a costo di risultare impopolare. Sembra ovvio che i dirigenti si dicano sicuro sul percorso intrapreso con Street Fighter V e alcuni giocatori affermano di essere fiduciosi nel futuro del gioco. Inoltre, successivamente ai miglioramenti implementati dopo il disastroso Day-One, l’infrastruttura Online è diventata più solida e affidabile, ma di certo non giustifica l’esborso di 70 euro per un titolo così carente di contenuti. A incentivare i giocatori a continuare a giocare a SFV, vi è stata la promessa di poter acquistare i futuri DLC con i crediti guadagnati nel gioco finendo partite. Basterà per risollevare il morale della comunità?

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.