Loot box non sono gioco d’azzardo, a dirlo è la Associazione di Intrattenimento Software, un corpo costituzionale fatto da tutti i grandi publisher americani – guarda caso, tra questi figurano EA, Activision, Ubisoft, Take 2 (GTA5). Questo corpo costituzionale, la Associazione di Intrattenimento Software, che da ora in poi chiamerò AIS per farla breve, si è opposto agli utenti che si erano lamentati delle case presenti in Star Wars Battlefront 2, dichiarando che “le loot box sono una opzione aggiuntiva a certi videogame per offrire ai giocatori vie alternative per ottenere oggetti virtuali che possono essere usare per migliorare l’esperienza di gioco.” dicono, “Non sono gioco d’azzardo. Dipende da come il gioco è strutturato, alcune loot box possono essere offrite come premio per il giocatore, altre possono esser comprate. In alcuni giochi, hanno degli elementi che possono aiutare i progressi del giocatore tramite il videogioco. In altre, possono avere oggetti opzionale che non sono richiesti per il progresso del gioco. In entrambi i casi, è una decisione del giocatore.” dicono intervistati da The Rolling Stone.
La AIS è un corpo costituzionale nato per fare in modo che l’industria videoludica americana si regoli a sé stessa, rappresentando l’interesse dei publisher americani. Insomma, non è una sorpresa quindi che si lamentino di ciò, nonostante stiano praticamente dicendo che le loot box sono pratiche predatorie che tendono a rendere il giocatore dipendente da queste, molto simile al gioco d’azzardo, insomma.
Vi ricordate quando il Belgio voleva intervenire contro le loot box? Il caso del belgio era esclusivamente Europeo e centra poco con la AIS americana, perciò la situazione è ancora in sospeso…


Da sottolineare che le leggi americane sono molto diverse da quelle europee. Per quello che mi riguarda, sono d’accordo con la corte di Bruxelles