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Festival di Cannes 2019: il potere conclamato di Netflix farà cedere il tradizionalismo? Gli Oscar di quest'anno hanno affrontato una svolta epocale che potrebbe condizionare il concorso europeo.

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Il sito del Festival di Cannes sta scandendo il tempo che ci separa dall’inizio della manifestazione in tempo reale, mentre la stampa francese ha iniziato i suoi primi sondaggi su quali saranno i possibili partecipanti e come si comporterà l’organizzazione nei confronti delle nuove sfide imposte al cinema da Netflix. Infatti, tra i titoli citati come possibili partecipanti, la vera incognita è The Irishman, il nuovo film di Martin Scorsese realizzato grazie al contributo della piattaforma streaming, che ne è anche distributrice.

Il fattore determinante che mette in bilico sia il Festival di Cannes che tutte le altre organizzazioni dei premi che contano – eccezione fatta per il Festival di Venezia, già dimostratore di sapersi assumere dei rischi e di saper stare al passo coi tempi – è appunto la modalità di distribuzione del film. Si prevede che The Irishman, in uscita questo autunno, dovrebbe avere una distribuzione nelle sale ben più massiccia rispetto a quanto accaduto a Roma.

Con un budget di circa 140 milioni di dollari, il film, che potrebbe giocarsi la sua carta al Festival di Cannes – almeno fuori concorso – ha bisogno di una strategia distributiva ben diversa dal solito, rivedendo in primo luogo la finestra temporale tra la release in sala e sulla piattaforma – motivo questo che ha spinto il Festival di Cannes ha cassare come improponibili per la gara i film Netflix, sebbene la piattaforma sia già all’opera con dei grandi maestri quali Soderbergh e Meirelles.

Tra i titoli che il Festival di Cannes potrebbe presentare in Croisette, oltre a The Irishman, le prime voci citano le produzioni di casa come Roubaix, une ville de Lumière, di Arnaud Desplechin, Portrait de la jeune fille en feu, di Céline Sciamma, Une fille facile di Rebecca Zlotowski, il Sybil di Justine Triet, Notre Dame di Valérie Donzelli ed Extra di Guillaume Nicloux.

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Francesco Paolo Lepore

Redattore presso PJN e CinemaTown, laureato in Nuove Tecnologie dell'Arte, studente di Social Media Marketing. Il cinema è una costante della sua vita. Ha scritto e diretto diversi progetti per le università e il territorio. Amante dei mass media, ne studia minuziosamente i meccanismi utili alla comunicazione emozionale. Scrive da sempre, osserva da sempre, ricorda tutto da sempre.