Only Murders in the Building: la recensione della seconda stagione

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Lo scorso anno, Only Murders in the Building ha rappresentato una delle più gradite sorprese che abbiamo avuto nell’ambito delle serie TV, lasciandoci con l’estrema voglia di vederne ancora e soprattutto con l’asticella delle aspettative settata pericolosamente in alto, in una di quelle posizioni da cui è facile farsi prendere dalle vertigini e finire schiantati al suolo nel giro di qualche episodio.
Beh, questo non è il caso di Only Murders in the Building, che con la sua seconda infornata di episodi, disponibili tutti ora su Disney +, che si è dimostrata ampliamente all’altezza delle nostre aspettative, andando anche oltre e per quanto possibile alzando ulteriormente il livello, nell’attesa di una 3 stagione.

La serie giallo\comedy con protagonista lo strampalato trio composto da Steve Martin,  Martin Short e Selena Gomez riprende esattamente da dove si era interrotta, ovvero con un nuovo crimine all’interno del palazzo. I sospettati questa volta sono proprio i tre protagonisti, che una volta scarcerati torneranno alla carica con il loro podcast, alla ricerca della verità, tra ritorni e nuovi personaggi ( da Amy Schumer nei panni di se stessa fino a Cara Delevingne ).

 

La situazione che vede loro stessi coinvolti all’interno del caso su cui indagano è un piacevolissimo modo per non cadere nella trappola della routine narrativa, differenziando così la trama da quella del caso precedente e permettendoci inoltre di poter approfondire la storia di Charles e Oliver, solamente accennata durante gli eventi passati e che in questa nuova infornata di episodi trova prezioso spazio.
Only Murders in the building continua a sorprendere grazie al suo ritmo- perfetta la scelta degli episodi a cadenza settimanale -e con gli ottimi tempi comici, frutto di un cast ormai rodato e affiatato, per non parlare della sua capacità di essere meta-prodotto, come nella situazione riguardante il reboot di Brazzos.

L’Arconia, i suoi abitanti e i suoi misteri colpiscono ancora, ora l’asticella è realmente in alto, riusciranno a superarsi con la terza stagione ?

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD