L’abbiamo incontrata per caso nel corso della scorsa Sagra dei Fumetti di Verona. Lei, Laura Tisato, in arte Robin Rose, bellissima, diciannovenne, è solita personificare personaggi dei suoi anime preferiti, tra cui quelli femminili appartenenti al gigante universo di Dragon Ball descritti dalla matita di Akira Toriyama.
Chiacchierandoci assieme, noi di Projectnerd.it abbiamo capito subito di non essere davanti a una personalità comune, bensì a una persona volenterosa e determinata a cambiare il concetto di cosplaying all’italiana, nonostante la giovanissima età. Le abbiamo quindi posto alcune domande, tutte scelte e scritte dal nostro Agos di Fiducia: il suo senso critico sarà utile per spulciare la personalità di Laura quindi.. incominciamo!

AGOS: Ciao Laura, è un piacere rincontrarti. È passata qualche settimana dalla Sagra dei Fumetti, evento di Think Comics in cui ci siamo incontrati. In quella occasione tu impersonavi una Bulma Girl: come mai questa scelta?
Innanzitutto ciao a tutti! Alla Sagra dei Fumetti mi sono divertita veramente molto, tant’è che ho avuto l’onore di intervistare il doppiatore italiano di Vegeta, Gianluca Iacono, in quanto inviata da Dragon Ball Legacy (uno speciale ringraziamento agli admin, Damiano e Massimiliano XD); la scelta di ricadere sul cosplay di Bulma è stata istintiva: Bulma è il mio personaggio preferito femminile, assieme a C-18, dell’universo Dragon Ball creato da Toriyama. Fin da bambina adoravo Bulma per il suo carattere lunatico, alle volte un po’ fuori controllo, e molto impulsivo… più o meno come me insomma. Adoro Bulma in tutte le sue sfaccettature, tanto che all’origine doveva essere lei la protagonista di Dragon Ball, e non Goku (e invece poi Toriyama ha cambiato idea).

Essendo ancora molto giovane (ho meno di vent’anni), so che può sembrare strano ma è così: per me essere una cosplayer significa evadere dalla realtà di tutti i giorni, dallo stress, dal lavoro, dallo studio e potersi immergere nel fantastico mondo degli anime. Quando indosso un cosplay non mi sento Laura, ma Robin Rose: mi sento quasi un’altra persona. Attenzione ragazzi, non fraintendetemi perché Laura non soccomberà mai sotto le direttive di Robin Rose. Laura sono io, mentre Robin Rose rappresenta la fantasia e la mia voglia di non crescere e la mia infanzia e spensieratezza. C’è una cosa che mi piace molto, ovvero la “sperimentazione”: come potete vedere dalle foto ho trasformato il personaggio di C-18 ispirandomi ad un look american urban. Sperimentare per me è molto importante, oltre che divertente (altrimenti sai che noia sempre i soliti coordinati xD)
Inoltre per essere una cosplayer non serve essere, parlando soprattutto alle ragazze, super belle, con un seno enorme e un sedere di marmo. Certo: le cosplayer sono apprezzate soprattutto per le doti di Madre Natura, ma proviamo ad andare un po’ più in là: “si può essere belle e avere un fisico perfetto, ma se la testa non ce l’hai non so proprio dove andrai”. Questo è il mio motto!

Purtroppo in Italia c’è sempre meno occupazione e i ragazzi sono costretti ad abbandonare il loro paese per andare a cercare lavoro all’estero. Ciononostante quello del cosplayer non è considerato un lavoro, bensì un hobby, con mio grande rammarico. Certo, poi ci sono alcune cosplayer famose del nostro paese che magari ce l’hanno fatta, ma non è affatto semplice. Ci vuole molto tempo, dedizione e pazienza per poter fare quello del cosplayer un lavoro che porti introiti consistenti. Al massimo si può sempre cercare un lavoro (se hai fortuna) e tenere la pratica del cosplaying come passione. Io la vedo così, ora come ora.

Come sempre gli italiani sono divisi in qualunque argomento, anche nel mondo del cosplaying. Guarda, il o la cosplayer è colui o colei che si traveste, si immedesima, si fonde al suo personaggio del cuore, sia fabbricando il costume da sé, sia che lo compri o lo noleggi su Internet. Alla fine è la cura dei dettagli che conta, sentirsi bene con se stessi interpretando quel preciso personaggio.
Non tutti hanno l’abilità di farsi un cosplay da sé, ma non significa che il cosplayer che chi acquista un vestito on-line non possa essere definito tale.

Sono giovane, forse alle volte impulsiva, ma credo fermamente in quello che voglio. Se so di avere le capacità di farcela, perché no. La cosa non sarà immediata, non esiste mica la bacchetta magica, ma un giorno vorrei riuscire nel mio sogno. Lo dico sempre, volere è potere. Su questa domanda sono stata breve perché sono solo all’inizio della mia carriera e ringrazio tutti coloro che mi seguono e riescono a farmi vedere giorno dopo giorno il mio sogno sempre più vicino. Grazie ragazzi! Ma il bello deve ancora venire.

Il fatto che siano donne a raggiungere l’apice è palese: se sei carina e hai successo e costanza puoi ottenere veramente molte attenzioni. Per gli uomini è molto più complicato perché forse in Italia il fattore cosplayer = uomo non è ancora ben radicato; su questo si dovrebbe investire molto di più.
Parlando di me, io ho fatto due spettacoli teatrali, uno persino da protagonista. Ho studiato teatro per molto tempo e mi piacerebbe molto continuare questa strada. Lo confesso: il mio sogno è quello di diventare doppiatrice di anime, ma anche di film. Ho studiato dizione per un paio d’anni (che noia!) e forse un giorno sentirete la mia voce in TV. Per il momento però mi limito a volare basso, quindi partecipo a fiere e porto avanti i miei progetti. Con il tempo arriverà tutto, quando meno te lo aspetti.

Ditemi chi non ama Dragon Ball! Io sono cresciuta con Dragon Ball, è stata la pietra miliare della mia infanzia – e sicuramente non solo della mia – praticamente vivevo a pane e Dragon Ball. Sono una fanatica delle due prime due serie: per me Dragon Ball Z è il top. Forse molti diranno che la sua trama banale e non c’è molto da dire, ma quanti di voi non si sono emozionati vedendo Goku trasformarsi per la prima volta in Super Sayan?! Pazzesco!
Certo, poi da bambina rimbecillita ho provato a fare la fusione, ma trovavo ragazzini sempre più bassi di me (le bambine all’epoca non credo fossero molto interessate a Dragon Ball, a mio parere). Ho anche provato a creare una sfera di energia, ma niente. Dimostrazione palese di quanto Dragon Ball Z mi abbia rincitrullito. Però se tornassi indietro, rifarei esattamente le stesse cose. Dragon Ball è Dragon Ball, punto e stop.

Certo! Oltre ad amare i personaggi femminili di Dragon Ball, devo ammettere che il mio personaggio preferito è Nico Robin di One Piece. Metto subito in chiaro che mi piace si Dragon Ball che One Piece, i quali sono stati, e lo sono tutt’ora, gli anime portanti della mia infanzia. Però adoro il magico mondo di One Piece, pieno di avventure e luoghi sempre nuovi da scoprire. Oltre a Bulma, ho fatto il cosplay di C-18, vari cosplay di Nico Robin, dell’Imperatrice Pirata Boa Hancock (personaggio che adoro), Mia Wallace di Pulp Fiction (adoro i film di Tarantino!), mentre ora sto lavorando ai cosplay di Erza Scarlett di Fairy Tail e di Tifa Lockhart di Final Fantasy VII. Insomma mi piacciono tutti!
In futuro ho in mente alcuni cosplay, come 2b di Nier Automata, amatissimo cosplay ormai; Sailor Mars, qui andiamo sulla cultura Japanese pop inizi anni ’90, e la navigatrice più famosa del mondo, Nami di One Piece. Insomma ne ho tantissimi, ma non dico nulla. Vi tengo un po’ sulle spine!

Hai usato il termine giusto, ambizioso. È un progetto che mi è venuto così, di getto. Mi sono detta: ma perché non faccio un video parlando della società, della cultura giapponese, ma anche di manga e anime?
Alla fine ce l’ho fatta. Il mio primo video delle “Pillole di Robin Rose” è uscito a fine luglio e parla della nascita del cosplay e chi realmente sono i cosplayer. Mentre ad agosto è uscito il mio secondo video, nel quale stilavo la mia classifica dei ragazzi più sexy di anime/manga (non vi dico chi è il capolista xD).
Ogni mese avrà un tema diverso, tratterò anche temi che la società nipponica cerca di nascondere: non è tutto oro quel che luccica. La cultura giapponese mi affascina e voglio andare a fondo, scoprire più cose possibili perché è proprio la curiosità il cibo per nutrire il nostro cervello. Nei video indosso i miei cosplay, appunto per sottolineare come noi occidentali (me compresa) pensiamo che il Giappone sia il giardino dell’Eden; in verità non è affatto così, perciò l’accostamento cosplay/società reale secondo me ha un buon impatto. Io rappresento l’occidentale incantato dal Giappone, travestito da personaggi di manga e anime, ma allo stesso tempo ho la consapevolezza di essere molto lontano da quella realtà. Il progetto come ho detto è ambizioso, ma io quando intraprendo una strada la percorro tutta. Difficile che mi fermi.
E ora le domande divertenti:
AGOS: Se un soffice e coccoloso gatto provasse ad ucciderti, cosa faresti?
Dunque, visto il considerato che ho paura dei gatti (non mi prendete in giro, ho sempre la fobia che mi possano graffiare), mollerei il guinzaglio del mio bel cagnolino, che è un bulldog, e poi vediamo se il cattivo soffice e coccoloso coso peloso prova ancora a farmi fuori. Oppure chiamerei Vegeta! Sì, meglio che mi rivolga alla potenza di un saiyan.

AGOS: è vero che le Bulma Girl si possono innamorare soltanto di Vegeta?
Vogliamo paragonare Yamcha a Vegeta: 0 a 100. Bulma e Vegeta sono fatti l’uno per l’altro.

AGOS: Ti è mai capitato di trovare qualcuno con un’aura potentissima?
Sì, la mia ex professoressa di economia. IT’S OVER 9000! No, scherzavo. Purtroppo non l’ho ancora trovata, ma chissà cosa mi riserverà il futuro. Questa era una citazione del grande Alberto Oliviero, ex doppiatore di Junior che si è ritirato dalle scene. Mi mancherà la storica voce di Junior (Piccolo nella versione originale).
Mmm, e se facessi il cosplay di Junior?!

Se volete contattare Laura Tisato – Robin Rose in privato, vi basterà mettere un bel “Like” sulla sua pagina Facebook disponibile a questo link.
Di seguito altre foto di Robin Rose:


