Dragon Ball Z non è mai stato così bello su una console Nintendo!
Dragon Ball è un marchio che non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una serie nata decenni fa e che ha visto l’apice dei suoi videogiochi grazie alla potenza hardware degli ultimi tempi.
Fortunatamente esistono le console portatili che, grazie alla loro natura che obbliga la macchina a ospitare un hardware più modesto, consente di giocare a titoli aventi fattori che richiamano il Retrogaming, come una grafica a due dimensioni e una giocabilità più intuitiva.
Il gioco che andiamo a rivedere oggi rispecchia proprio questo concetto.
UN TENKAICHI SU GAME BOY ADVANCE?
Dragon Ball Z Supersonic Warriors è un titolo dedicato al mondo di Akira Toriyama su console portatile Game Boy Advance.
Rilasciato in un periodo nel quale i giochi di Dragon Ball uscivano a iosa, questo Supersonic Warriors ha dimostrato come sia possibile, anche su console tascabile, trasportare la magia dell’anime nonostante la natura portatile.
Basato interamente sulla serie Z, troviamo tutti i personaggi principali e le rispettive location seppur con qualche limite ma non per questo da rovinare l’esperienza di gioco complessiva. Ma ne parleremo più avanti.
Ciò che appare fin da subito è l’intenzione di Arc System Works (la stessa di Guilty Gear. ndr) di ricreare un videogioco in cui fosse offerta al giocatore la possibilità di volare, combattere tra i cieli e ricreare tutte le mosse speciali presenti nell’opera originale, con tanto di citazioni parlate e un sistema di bilanciamento che garantisce una discreta strategia nella composizione del team. Ma andiamo con ordine.
IMPOSSIBILE ANNOIARSI CON TUTTE QUESTE MODALITA’
DBZSW si presenta fin da subito come un ottimo titolo, con una marea di personaggi disponibili e tante alternative alle solite modalità di gioco.
STORY MODE: Prima fra tutte la modalità storia per ciascun personaggio. Sotto la firma di Akira Toriyama, scopriremo come sarebbe andata a finire la storia di Dragon Ball Z qualora il protagonista fosse stato diverso da Goku, anche dal punto di vista dei nemici. Giocare le tre saghe nei panni del perfido Majin Buu non ha davvero prezzo! Ma ancora più avvincente risulta giocare l’intera storia nei panni di Crilin. E vi assicuro che se ne vedono delle belle!
Personalmente ho apprezzato moltissimo la scelta di inserire i “What If…” oltre all’immancabile storia principale che, diciamoci la verità, conosciamo a memoria per filo e per segno.
CHALLENGE MODE: in questa modalità dovremo comporre la nostra squadra e scontrarci contro le otto assemblate dagli sviluppatori e divise per categorie (squadra sayan, squadra malvagi etc). Chiaramente la difficoltà è crescente e gli avversari si dimostreranno davvero impegnativi nelle fasi più avanzate.
Z BATTLE MODE: sostanzialmente una modalità Arcade in cui scalare la classifica e ottenere punti utili per lo Shop.
Free Battle Mode: modalità completamente personalizzabile in cui non esiste alcun limite di Punti Potenza per la composizione delle squadre.
Versus: la classica modalità duello tra due giocatori umani, suddivisa a sua volta da: 1v1, 3v3 o team bilanciati.
Training: immancabile sezione per prendere confidenza con i comandi di gioco e tutte le possibilità offerte dal suddetto come attacchi ravvicinati, colpi energetici, mosse supreme, contrattacchi, teleport e così via.
Come se ciò non fosse abbastanza, troviamo anche uno SHOP che ci consentirà di sbloccare i vari personaggi e le proprie varianti pagando con i Punti Battaglia ottenendo attraverso le varie modalità di gioco. Se da un lato ciò significa sbloccare anche le rispettive storie, d’altro canto notiamo la mancanza di figure illustri come il Super Sayan di terzo livello e l’ultima incarnazione di Majin Buu, evidenti limiti causati dalle dimensioni della cartuccia.
IN CHE MODO POSSO STENDERE L’AVVERSARIO?
L’intenzione degli sviluppatori era di ricreare un picchiaduro che non si limitasse solo agli attacchi fisici ed energetici, ma che offrisse una possibilità reale di combattimenti aerei. Diversamente da quanto visto in altri giochi precedenti (escludendo quelli rilasciati per PS2, naturalmente), questo fattore è sempre stato adottato in maniera estremamente limitata, permettendo ai giocatori di sollevarsi da terra ma privandogli della possibilità di muoversi liberamente. In poche parole era come spostarsi su una differente piattaforma sulla quale l’unica reale differenza era che, in caso di colpo critico, si precipitava al suolo, tornando sulla piattaforma precedente. Esempi di questo limite sono stati Hyper Dimension per Super Nintendo e Ultimate Battle 22 per console a 32 bit.
In questo episodio troviamo fattori comuni ai giochi appena citati come una grafica bidimensionale e un sonoro ricco d’atmosfera ma, in più, la possibilità di spiccare il volo e affrontare il nemico in un duello tra i cieli senza limiti di tempo o senza alcun ostacolo che possa rovinare l’esperienza. E tutto su console portatile.
A livello di gameplay nulla da dire. Possiamo combattere in enormi spazi aerei, scagliare l’avversario contro una montagna, effettuare tutte le mosse viste nell’anime (o nel fumetto), teletrasportarci, effettuare combo (sistema semplicistico ma pur sempre presente), diversi tipi di onde energetiche e altro ancora.
L’esecuzione di tali mosse non richiede un particolare impegno quanto una giusta combinazione di pulsanti al momento giusto. Tutte le tipologie di attacchi subiscono l’influenza di vari fattori, come la direzione, la distanza e eventuali contrattacchi del nemico.
Non mancano neanche cut scene in italiano tra un incontro e un altro, accompagnati da una colonna sonora ispirata. Insomma, nulla da dire, tenendo conto che tutte queste magie avvengono su una console portatile.
LIMITI INVALCABILI E CONCLUSIONI
Se Goku insegna che i limiti esistono per essere superati, non è questo il caso di Supersonic Warriors. A causa della sua natura e dello spazio disponibile su cartuccia, sono stati necessari dei tagli che in fin dei conti non rovinano l’approccio con il gioco. Certamente dispiace vedere l’assenza del Super Sayan di terzo livello, ma come si dice, non si può avere tutto dalla vita, specialmente se vogliamo giocarci su una console portatile con potenziale inferiore persino alla PSP.
Un titolo eccelso per Game Boy Advance. Non manca di niente, ha pure una splendida cover sulla confezione. Se non dovesse bastarvi nonostante la lunghissima longevità e tutti gli extra da sbloccare, esiste anche un seguito per Nintendo DS che include nuovi personaggi, storie e qualche feature interessante.