Ecco il primo volume di Salgari e la misteriosa acqua portentosa…
Emilio Salgari e l’Acqua Portentosa è un fumetto di 70 pagine in bianco e nero al prezzo di 5,90€. Per maggiori informazioni vi rimando alla pagina facebook dell’editore.
STORIA
Il Wild West Show sbarca a Verona e Salgari non vede l’ora di scrivere un pezzo su questo spettacolo itinerante che ha riscosso un successo senza precedenti, ma ben altri individui si aggirano nella bella città veneta e non sembrano bene intenzionati…
Pubblicato da Cyrano Comics e realizzato grazie al collettivo Nasone, questo fumetto nasce da un fatto reale: nel 1890 Buffalo Bill e il suo Wild West Show giunge a Verona, dove un giovane Salgari ha il compito di riportare la notizia su un giornale locale, conoscendo dunque di persona il grande Colonnello William Frederick Cody.
Questo incontro dev’essere stato di grande importanza per il grande autore veronese, in quanto oltre ai Pirati della Malesia e al Ciclo dei Corsari ha scritto diverse opere western, confermandosi tra i più grandi “capitani di ventura della carta stampata”.
Altra ciliegina sulla torta sono le didascalie che recuperano il testo originale scritto da Salgari su Buffalo Bill e permettono al lettore di respirare la stessa aria di quei giorni unici e magici in cui Verona sembrava essere invasa dal vento caldo e la sabbia rossa del west.
Il soggetto dopo questo spunto iniziale vedrà il nostro Emilio allearsi con Bill alla ricerca di questa miracolosa “Acqua Portentosa” che si dice sia a Vigasio (altro spunto storico/mitico dannatamente ben inserito nella trama).
Enrico Martini scrive quindi un fumetto imperdibile per i fanatici di Salgari, senza però stupire con una sceneggiatura al fulmicotone o un soggetto orchestrato e calibrato al millimetro.
Un fumetto semplice con un incipit straordinario e una realizzazione ben più canonica e consapevole delle sue possibilità. Ma non per questo non degno del vostro tempo!
Tenete d’occhio i ragazzi di Cyrano Comics perché sono sicuro che ne vedremo delle belle!
DISEGNI

Giancarlo Brun, Marco Triolo, Andrea Bilancio (che potete ammirare qua sopra) e Davide Zuppini si spartiscono i capitoli, ognuno col proprio stile grafico e narrativo. Essendo un collettivo di giovani fumettisti alle prime armi (non tutti ma gran parte sì), non mi sembra il caso giudicarli negativamente.
C’è ampio spazio per migliorare ma la sceneggiatura in alcuni punti avrebbe messo alla prova anche il più abile dei disegnatori. Un esempio su tutti i cavalli, difficilissimi da disegnare, così come le scene più congestionate dove le vignette si riempiono di elementi e particolari difficili da tralasciare.
Detto questo non ci sono errori di “montaggio e disposizione dei personaggi”, non c’è confusione, solo un tratto ancora “timido”.
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STORIA - 7/107/10
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DISEGNI - 6/106/10
Riassunto
Un volume divertente ma senza pretese. Un sentito omaggio ad uno dei giganti della letteratura avventurosa e del fantastico dei primi del Novecento.

