Io, Dio e Bin Laden: La recensione del film La storia incredibile di Gary Faulkner, che per 11 volte, da solo ha cercato di trovare Osama Bin Laden

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Era solo questione di tempo prima che la storia di Gary Faulkner attirasse l’attenzione di qualcuno a Hollywood, la storia di un uomo che da solo, armato di una katana, si imbarca per una missione solitaria in Pakistan allo scopo di uccidere Osama Bin Laden, dichiarando che la missione di ucciderlo l’avrebbe ricevuta direttamente da Dio.

Una storia vera dai contorni decisamente grotteschi che ha attirato l’attenzione di Larry Charles, spesso collaboratore di Sasha Baron Cohen, come nei casi di Borat e Il Dittatore, esperienze che sicuramente lo qualificano abbastanza per prendere le redini di un progetto ai limiti dell’assurdo come Io, Dio e Bin Laden, uscito negli USA nel 2016 con il titolo di Army of One.

Ovviamente non stiamo parlando di un marines addestrato a uccidere, ma di un uomo di mezza età, con qualche precedente penale e debilitato dalla mancanza di un rene che lo costringe a sedute settimanali di dialisi, sicuramente non un Action Man, ma un istrionico personaggio fermamente convinto della sua missione per conto di Dio, al punto che lo vedremo fallire più di una volta nei suoi surreali tentativi, alcuni dei quali ricorderanno più uno strampalato tentativo di Willy il Coyote che una storia realmente accaduta, come per esempio il tentativo di raggiungere il Pakistan in barca a vela dagli USA.

io, dio e bin laden - projectnerd.it

La chiave di volta per un film di questo tipo sta tutta nella scelta dell’attore protagonista, nella ricerca dell’uomo giusto per interpretare un ruolo sicuramente non semplice, la scelta è ricaduta sull’attore premio Oscar Nicolas Cage, spesso stroncato dalla critica, ma che ogni tanto indovina la prestazione perfetta caricandosi l’intera pellicola sulle spalle.

Io, Dio e Bin Laden è un one man show, l’attore si dimostra ancora una volta a proprio agio quando il ruolo lo lascia totalmente libero di agire sopra le righe, dando libero sfogo a tutta la sua verve comica fra battute al fulmicotone e gag di ogni sorta che giocano con le incomprensioni culturali senza mai cadere nella trappola del razzismo. A fare da perfetta spalla ad un Cage decisamente in palla troviamo Russel Brand (Rock of Ages) nei panni di un Dio molto particolare, frutto della mente di Gary, decisamente una versione diversa da quella che potrebbe piacere ai cattolici, ma che evita il tranello della facile blasfemia.

Gary Faulkner, con i suoi 11 tentativi di trovare Osama Bin Laden rende materiale la figura di Don Chisciotte della Mancia scritta da Cervantes, ne rappresenta una versione moderna e americana, convinta di agire per uno scopo superiore al punto da non credere alle parole di Obama, che annuncia la cattura e la morte del leader di Al Qaeda.

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Se siete detrattori di Cage, vi consigliamo di vedere questo film, perchè potrebbe farvi cambiare idea sulle sue potenzialità, spesso vittima delle pessime sceneggiature che si ritrova ad accettare.
In generale Io, Dio e Bin Laden è un film grottesco, estremamente comico, reso solamente leggermente più dolce dalla storia romantica fra il protagonista e la sua ex compagna di scuola interpretata da Wendi McLendon-Covey (The Goldbergs), una commedia fresca, da guardare senza troppi pensieri, perfetta per il periodo estivo, la dimostrazione di come spesso la realtà superi la fantasia.

Il film  diretto da Larry Charles arriverà nelle sale italiane il 25 luglio 2018, distribuito da Koch Media.

 

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD