Il logo mi ricorda qualcosa che ha a che fare con Miami..
INTRODUZIONE (che se non avete capito è uguale per tutti)
Direi incredibile, stupefacente. In collaborazione con indievault.it, AESVI, possiamo dire il grande ente che è riuscito ad assemblare l’edizione 2015 della fiera videoludica più importante d’Italia, ha portato al Milan GamesWeek una flotta di giochi indipendenti tutti da provare, gustare e soprattutto vivere. Se questa ultima parola vi suona come estranea, sappiate che per me lo scenario indipendente è un vero paradiso per i miei occhi. Ma ciò che vi è sempre dietro a un videogioco indipendente, sono persone solitamente geniali, piene di spirito e soprattutto simpatiche, le quali si dimostrano sempre disponibili all’ascolto di nuovi feedback.
UNA BREVE RIFLESSIONE
Vi sono alcune realtà indipendenti che non riescono a emergere, alcune che riescono stare a galla grazie a idee pazzesche e a uno stile di sviluppo innovativo e altre che invece riescono davvero a cogliere l’interesse di grandi aziende. Quest’ultimi progetti, sicuramente i più fortunati nonostante siano davvero la minorità, solitamente sfociano o in grandi tormentoni, o in grandi e clamorosi flop che spesso vanno a condizionare un’intero genere. Esistono tuttavia altre umili realtà che nonostante riescano a ottenere l’interesse di grandi corporazioni internazionali, rimangono lo stesso coi piedi per terra e con la consapevolezza che il miglior modo per promuovere il proprio progetto è rimanere semplicemente sè stessi.
Ed è proprio questo il motivo che mi ha portato ad apprezzare alla follia Hyperdrive Massacre.
UN FRANCESCO COME AMICO

Hyperdrive Massacre è un videogioco ad arene in cui piccole macchinine somiglianti alle più celebri e iconiche Muscle e Super car del globo, si sfidano a duello in esplosivi combattimenti sia in locale che in singolo. L’idea di base è quella di restituire al giocare una immediatezza tipica dei videogiochi arcade anni ’80 e ’90 e non a caso, Francesco, è concorde con quanto detto dal Professor Iwatani durante la conferenza tenuta a Milano presso FieraMilanoCity venerdì 23 Ottobre. Per chi non lo conoscesse, Tohru Iwatani è stato (ed è, dato che è ancora vivo), l’ideatore e il creatore di PacMan e lo stesso genio giapponese ha affermato quanto detto da Francesco durante la nostra intervista: i migliori videogiochi sono proprio quelli che sin dalla prima occhiata, comunicano al giocatore cosa devono fare per divertirsi con il videogioco immediatamente dopo il primo avvio. 34BigThings ha applicato quindi la sua filosofia sul suo prodigioso e divertente titolo e ciò che ne è uscito è sicuramente l’esempio di come una filosofia vincente sia applicabile in qualsiasi modo.
La parte più divertente nella nostra visione e prova di Hyperdrive Massacre, è stato però parlare con Francesco, esponente del Team torinese che ci ha raccontato un sacco di cose riguardo il loro titolo. In questo gioco di sparatutto arena arcade, un motore grafico in 2.5D muove piccole macchinine differenziate in sedici team diversi le quali possono equipaggiare ben sei devastanti armi per combattere gli agguerriti nemici. Vi sono anche molteplici modalità: oltre ai vari classici Death Match, vi è Space Soccer (modalità in cui l’arena si trasforma in un campo da calcio), e il divertentissimo Spong: una versione riveduta e letale di Pong in salsa Massacre Hyperdrive.
Non è un caso che un team con personalità simpatiche e ambiziose come quella di Francesco abbia creato qualcosa di così immediato e creativo e sinceramente sono rimsto stupefatto della qualità tecnica del titolo. Detto sinceramente, comprendo benissimo il motivo per cui Hyperdrive Massacre è rientrato nel programma ID@Xbox di Microsoft e non mi sorprendo che l’azienda di Redmond abbia messo le mani addosso al progetto. Hyperdrive Massacre gira perfettamente, è un titolo già finito e come ci ha riferito l’ormai nostro caro Francé, il team ci ha lavorato un sacco per renderlo il più divertente possibile.
Francesco di 34bighings durante la nostra intervista
LA SCATOLA DELLE MERAVIGLIE
La creazione di 34bigthings è già da ora acquistabile su Steam per la cifra di 9,90 euro e il mio consiglio è assolutamente quello di acquistarlo. Stiamo parlando di un titolo italiano sviluppato a dovere e con una direzione artistica davvero ispirata: vi capiterà spesso di rimanere “in fissa” sui grandiosi background delle varie arene disponibili, magari poi arrabbiandovi con gli sviluppatori in quanto, per colpa della loro arte, avete perso un Death Match rimanendo fermi nel campo da gioco tutto il tempo. Se tutto ciò non vi ha convinto, sappiate che la colonna sonora nonché i modelli delle auto e delle armi, sono delle pure citazioni ai migliori arcade anni ’80 e probabilmente alcuni di voi coglieranno i numerosi riferimenti a celebri titoli del passato (ma dato che siamo burloni, non vi diremo il loro nome). Entro a fine ottobre dovrebbe essere disponibile anche su Xbox One e gli sviluppatori ci hanno promesso di avvisarci quando sarà disponibile sullo store della scatola di Microsoft.
LA FATIDICA DOMANDA
Seconvo voi lo senario indipendente italiano, potrà mai emergere a livello europeo e globale?
Secondo noi di 34bigthings c’è molto spazio per l’indie in Italia. E’ infatti un mercato praticamente nuovo e sperimentare è la parola d’ordine. Certo è che non bisogna mai demordere e nemmeno fare l’errore di equipararsi alle grandi aziende con il pericolo di demoralizzarsi. A tal proposito, noi organizziamo una sorta di Game Jam in cui invitiamo gruppi di ragazzi volenterosi in veri e propri Workshop in cui imparare a sviluppare videogames e mettere in pratica una idea magari partorita in passato. Il nostro obiettivo è proprio quello di incentivare i ragazzi a sviluppare nuovi videogiochi e a far capire a loro che c’è sempre una possibilità. Inoltre, lo scopo dei nostri laboratori è quello di far incontrare menti diverse che potrebbero unirsi nello sviluppo di un nuovo grandioso videogioco: per noi è davvero importante supportare lo scenario indipendente italiano.
Ebbene: le parole di Francesco non potevano che essere rincuoranti. Sono felice che una azienda di successo come 34bigthings sia impegnata anche nella ricerca di uno scenario indipendente italiano migliore, il che è stupefacente.
Noi di ProjectNerd consigliamo di visitare il sito internet http://34bigthings.com/ per ottenere maggiori informazioni e contattare il Team per partecipare alle loro Game Jam.
Ragazzi creativi avvisati, ragazzi creativi mezzi salvati.