Rainbow Six Siege: sempre più Pay2Play

2563 0

Fa discutere l’ultima news in casa Ubisoft. La casa Parigina ironicamente impegnata nello sviluppo di un FPS a sfondo terroristico, ha oggi evidenziato un dettaglio che fa comprendere a noi di Project Nerd quanto abbiamo avuto ragione nel definire Rainbow Six Siege un progetto Pay2Play sin dalla sua Beta, articolo che potete leggere cliccando qui.

Ebbene: lo sviluppatore francese ha oggi dichiarato che per sbloccare tutte le varie classi presente nel gioco serviranno oltre 200 ore di gameplay effettivo. A questo punto voi penserete che tale informazione sia molto positiva: 200 ore è effettivamente una longevità invidiabile. Qual è il problema? Semplice: per giocare in modo ottimale le differenti classi SERVONO, motivo per cui Ubisoft permetterà ai giocatori più stupidi, ovvero quelli che acquisteranno il gioco, di pagare circa 6 per ogni classe disponibile per sbloccarle senza problemi o, in alternativa, acquistare il season pass di 29,90 dollari per avere armi aggiuntive.

rainbow_six_siege_new_screen_1
Mi dispiace ragazzi ma probabilmente rimarrete sullo scaffale
R6-operators-doc_211282
La vedi questa mano? Sai dove te la infilo?

Nella nostra anteprima bocciammo questo nuovo Rainbow Six per il semplice motivo che già dalla beta ci sembrava un Free to Play a pagamento: livello tecnico approssimativo, level design scarno, classi da sbloccare e kit con armi temporali. Ebbene: tutti questi dettagli rendono Rainbow Six un qualcosa che si allontana profondamente da una esperienza competitiva, ma soprattutto fa comprendere quanto vi sono videogiocatori disposti ad acquistare un free to play mancato al prezzo di un gioco retail.

La politica di Ubisoft di mettere a pagamento contenuti che sin dall’inizio dovrebbero essere in nostro possesso obbligando i giocatori al loro acquisto pena un esborso enorme di tempo, mi fa comprendere quanto l’azienda parigina sta forse osando un po’ troppo con Rainbow Six Siege e spero che i videogiocatori comprendano quanto sia importante non dare fiducia al progetto, o almeno non dare fiducia a questo modello di business: il pay2play, ovvero giochi retail con un modello business ripreso dai più classici free 2 play, è secondo me una vera tragedia.

 

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.