Supercar Gattiger

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Supercar Gattiger
( Cho Supercar Gattiger) è una serie televisiva anime giapponese creata da Hitoshi Chiaki (ispirata ad un manga di Hideharu Imamichi, pubblicato dalla rivista Terebi), e prodotta dalla Wako Productions.
Si compone di 25 episodi e fu trasmessa dal canale Tokyo Channel 12 tra il 1977 e il 1978. L’anime giunge in Italia negli anni ’80 con la sigla cantata dai Superobot (sullo sfondo si vede solo un fotogramma e l’alternarsi dei vari riconoscimenti). Una nuova sigla, che riprende le animazioni di quella originale giapponese, fu proposta negli anni ’90 per la trasmissione su Italia 7, assieme ad un brano diverso (“Gattiger” cantato da Giampi Daldello).
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Il professor Tabuki, ingegnere meccanico, insieme al dottor Wakazuky, il quale oltre ad essere un grande ingegnere automobilistico è stato anche un fortissimo pilota di F1 progettano un’auto frutto dell’unione di 5 veicoli più piccoli e capace di sfruttare l’energia solare in tempi in cui il petrolio e il carbone vanno esaurendosi. Il professor Tabuki presenta al mondo la sua nuova invenzione: il Gattiger, veicolo ad energia solare che si crea con l’unione di cinque auto. Durante la conferenza, il professor Kabuki nomina il team di piloti a cui è affidata la guida del prototipo,ovvero:
oe Tabuky(figlio del dottor Tabuky), Ken Igarashy, Iroky Waiany, Sakyo e Kagimy Wakazuky( figli del professor Wakazuky). Tabuki rivela al mondo il pericolo celato dietro l’organizzazione criminale dei “Demoni Neri”. Dopo l’annuncio, il professor Kabuki viene assassinato, e con la sua scomparsa il figlio Joe scopre che la madre, che si credeva morta, è in realtà viva e per trovarla dovrà affrontare la malvagia scuderia.Scatta la caccia alla madre, della quale possiede solo una foto. Il ragazzo prende coscienza, gara dopo gara che il pilota ignoto che da tempo lo sostiene in segreto potrebbe essere proprio lei. Solo tardi la verità gli viene rivelata grazie al racconto del custode del castello di famiglia: sua madre è la regina dei demoni, che sta cercando di ostacolare i disegni del padre anche a dispetto della stessa fiduca nei propri confronti. Il vero nemico del Gattiger, tuttavia, è Eric Wergen, perfido e tenace braccio destro del capo della setta, il quale, ucciso il padre di Jo, non esita a far esplodere anche l’auto della regina e quindi ad affrontare di persona lo stesso rivale, nella speranza di ucciderlo ed impossessarsi dei progetti del Gattiger. Demone nero, stufo dei continui fallimenti delle sue macchine è deciso a porre fine agli scontri. Ordina al capo dei suoi piloti, Eric di eliminare definitivamente Joe alla prossima gara. Intanto viene svelato il segreto sulla madre di Joe. La donna non è altri che la regina dei Demoni e Demone Nero il nonno. E’ stata la regina a rubare il progetto al dottor Tabuky per consegnarlo all’ambizioso padre. Nonostante questo, la donna non ha esitato ad aiutare anonimamente il figlio, travestendosi più volte da pilota.
Purtroppo Eric scopre tutto e organizza un’agguato alla donna, facendole inalare dei fumi radioattivi che la faranno morire lentamente. Intanto l’ultima gara in Messico a inizio, la pista diventa per l’ennesima volta un campo da battaglia, Eric è deciso a uccidere Joe, ma il Gattiger con una mossa a sorpresa riesce a eliminare il pilota e i suoi uomini, ponendo fine ai sogni di gloria di Demone Nero, il quale disperato si fa saltare all’interno della sua base. Ora è tutto finito, a Joe non rimane che il rimpianto di non essere riuscito a riabbracciare la madre,che non ha esitato a sacrificare la sua vita per proteggerlo.

 

 

Personaggi :

Jo Tabuki
Pilota dell’auto di testa della formazione unita: al figlio del suo progettista spetta il posto di comando dell’auto. Non è questione di bieco nepotismo, ma di abilità e qualità personali. Il ragazzo è leader del tiger team, e con il carisma che si ritrova riesce ad imprimere al gruppo una solida personalità. Tuttavia nella sua mente ronza un cruccio più rumoroso del rombo della sua auto: quella foto, quel volto, tanto misterioso quanto familiare e caloroso come la presenza di una madre tanto desiderata, ma assente. Il vuoto c’è e si sente. Lo spettatore conosce la verità, lui no. Sembra una beffa del destino, cioè degli ideatori, quello di lasciarlo al buio anche sotto il sole cocente dei circuiti di gara. Deve attendere fino a serie inoltrata per ascoltare la verità dal custode indiano che sorveglia il castello di famiglia. Un quadro e una foto gli rivelano la scomoda verità: il suo nemico giurato (il Demone Nero) è suo nonno, la regina addirittura sua madre. Insomma una “tegola” che non si digerisce facilmente, anzi, non si digerisce e basta. Tanto è vero che il ragazzo decide di farla finita con tutto e tutti. Ci vuole la forza per farlo tornare in pista, a combattere, ma non quella dei cazzotti di Hiroki, ma quella del rombo del Gattiger. Lui non lo sa, ma la madre lo ha sempre appoggiato, contro ogni ostacolo e a dispetto dei sospetti di tutti.

Sakjo Wakazaki
Pilota dell’auto di destra della formazione unita: non poteva mancare la fanciulla di turno in una formazione prettamente maschile. Ma non si tratta di ragazza comune, questo grazioso pilota è la figlia del professor Wakazaki, la prima dei due figli. Un episodio la vede protagonista vanitosa: si lascia sedurre dalle proposte allettanti del falso stilista Eric e mette nei guai l’intero gruppo. Serve tutta l’abilità dei compagni per ritarla fuori dai guai. Al di là del dettaglio, non di poco conto, la ragazza si fa rispettare sia come personalità, che come qualità di guida. Per gli amanti del gossip animato, è appena accennata la sua attrazione verso l’affascinante Jo, che sembra ricambiare le attenzioni. Ma lo spazio per i sentimenti non c’è in una serie che viaggia a 200 km orari e ad energia solare, nemmeno quando ad insinuare la presenza del “tenero” sono i compagni stessi.

Hiroki Waiany
Pilota dell’auto di sinistra della formazione unita: stavolta non c’è vincolo di parentela. Il bravo Hiroki tiene alla formazione unita quanto può tenere alla sua famiglia, della quale, non a caso, nulla si sa. Addirittura arriva alle vie di fatto con Jo quando si tratta di mantenere unita la compagnia. Il suo eroismo arriva a salvargli la vita, gesto poi ricambiato dallo stesso Jo.

Ken Igarashy
Pilota dell’auto di centro della formazione unita: il ragazzo ha chiare origini indiane, che spesso sbandiera ai quattro venti per sottolineare la fedeltà ai suoi valori. Il tecnico della superauto, peraltro grande e grosso, si invaghisce palesemente della giovane Barren, di pari origini, ma che (sfortuna vuole) scompare sul più bello, quando tra i due nasceva un caloroso sentimento di complicità. Niente da fare, tutto rinviato a tempi migliori.

Kajumi Wakazaki
Pilota dell’auto di coda della formazione unita: il più piccolo di tutti, il più esuberante di tutti ed anche, a volte, il più vulnerabile. Si spaventa (a buona ragione) per la nuova strategia di agganciamento, quella a rotazione. Per un ragazzino come lui superare la prova è più un miracolo che una questione di coraggio. Il falco, Taro, lo convince che di impossibile c’è poco o nulla. Lui, il falco, ha sconfitto un condor, almeno tre volte le sue dimensioni. Così il ragazzo si fa coraggio e prova il salto nel vuoto con contatto finale e avanti col Gattiger.

Il professor Wakazaki
Ingegnere elettronico, mente pensante e capo del team. Grazie a lui l’umanità conosce la potenza del motore ad energia solare. Il primo esempio di ambientalismo nelle serie televisive. C’è da esserne contenti. Questo scienziato illuminato dedica la sua vita al progresso scientifico e come il suo collega defunto il risultato più gratificante è proprio l’auto che cammina grazie al sole. Ma non è tutto qui, l’auto che progetta è una composizione di auto. Davvero geniale come idea.
Quando i demoni vogliono eliminarlo per impadronirsi dei progetti, si finge morto nell’esplosione. Si scatena il dolore di tutti, per una doppia scomparsa: lui e il falco. Colpi come questi fanno più male dei proiettili sinistri dei demoni. Ma, fortuna, la sua era tutta una finta. Persino i suoi ragazzi gli hanno creduto. Quando si ha mente acuta, questa funziona in ogni circostanza.

Il professor Tabuki
Il personaggio dalla vita più breve di tutti, dura circa 15 minuti. L’attentato dei demoni lo stronca, mentre viaggia in auto. Poi la sua sopravvivenza si trasferisce nei ricordi di Jo: il nastro che gli ha lasciato è un macigno per il figlio. Avrebbe forse fatto cosa più giusta svelandogliela in vita, una verità così grossa. Ma l’errore commesso in giovane età, sposando la figlia del demone nero, è più pesante del dovere di verità. Così ha finito per lasciare quella verità sepolta nella cassaforte più sicura che esista: se stesso e il proprio silenzio. Ma sono quei silenzi che durano finché qualcosa, o qualcuno, non li infrange: allora il rumore è più fragoroso dell’esplosione che gli manda in frantumi l’auto. Ora quel rumore si sposta e investe il figlio, innocente, senz’altro, ma investito di un carico forse più gravoso di di quello che possa tollerare. Ci mette un’intera serie per trovare se stesso.

I Nemici:
La Regina dei demoni
Ogni serie deve avere il personaggio “cattivo”, ma questo non è un personaggio comune. E’ l’unica persona dagli intenti leali pur tra persone malvage. Stride, in questo senso, il contrasto tra padre, tenebroso e insensibile, e figlia, comprensiva e quasi umana. Il disegno, particolarmente delicato e gradevole nel suo caso, deve rispecchiare proprio caratteri così positivi. Non dimentichiamo, d’altra parte, che si parla pur sempre della madre del protagonista della serie. Ma il suo ruolo non è quello della madre come tipicamente si rappresentano nelle serie: questa è una madre costretta alla lontananza dal figlio. Non disedegna, quindi, di intervenire sulle piste delle gare per aiutare sotto mascherate spoglie il figlio in difficoltà. Jo la sente, ne intuisce la presenza ma deve soffocare il suo desiderio di vicinanza. In questo senso la serie, breve e sintetica, riesce a rendere decisamente bene il rapporto combattuto a metà tra il dramma e un romanticismo che non scade mai nel noioso sentimentalismo di vicende simili.

Eric Wergen
Senza di lui questa serie non potrebbe giustificare la corsa senza tregua alla riuscita del motore ad energia solare e, soprattutto, non sarebbe ben reso il dramma di una famiglia nata per errori reciproci ma pur sempre legata da vincoli di sangue. E’, in sostanza, il personaggio “parafulmine” della serie. Così si assiste ai più nefasti atti di violenza verso creature assolutamente indifese, uomini, donne, animali. Qualche fotogramma non ci risparmia nemmeno gli interventi chirurgici su cani catturati e manipolati come si farebbe nei moderni e diffusi laboratori dove si pratica pseudo-scienza a basso costo. Ma Wergen, nome dalle sinistre assonanze occidentali di inizio secolo XX°, non si limita alla manipolazione e agli omicidi facili, arriva a compiere veri e propri atti terroristici, come avviene per il padre di Jo, per la sua regina. In breve quello che si direbbe un malvagio impenitente ed incorreggibile. Alla fine, quando lo si vede precipitare nel precipizio con l’auto in fiamme, viene spontaneo tirare un sospiro come quando un incubo è cessato.

Demone Nero
Pur essendo il capo dei malvagi, costui non incarna il male. Pur dando ordini al suo “braccio destro”, non riesce a suscitare il risentimento che meriterebbe. Il motivo è altrettanto chiaro, come sopra: è un “cattivo” di famiglia. Il suo aspetto tenebroso è stemperato da un amore paterno che lui vorrebbe rinnegare ma che non può trascurare. Così come la regina non può rinnegare l’amore materno verso Jo, così lui non può nascondersi dietro il proverbiale “dito” e fingere che la donna che in fondo gli trama contro è la figlia. Qui la serie diventa una sorta di metaforico boomerang dove ciò che si è lanciato contro gli altri, torna indietro più tagliente di quando è partito.

Armi:
Freccia a saetta,lame laterali,tifone,salto della tigre,sega a catena

Curiosità
Il nome “Gattiger” (erroneamente pronunciato “gàttigher” nella vecchia sigla degli anni Ottanta) nasce dall’unione della parola giapponese gattai (unione) con la parola inglese tiger (tigre). La pronuncia corretta sarebbe pertanto “gattàigher”.
_Anna Marchesini e Massimo Lopez consolidarono il loro rapporto lavorativo proprio durante il doppiaggio di questa serie.

Alan Rossi

Esperto di anime, è l'enciclopedia vivente di vecchi anime e di Tokusatsu!